tontolina
Forumer storico
Camfin e quel nuovo partner che porterebbe un po' di pace
Di Francesca Gerosa
Seduta sopra le righe per Camfin a Piazza Affari. L'azione balza del 6% a quota 0,4768 eurocon lo 0,4% del capitale passato di mano in scia alle voci secondo cui sarebbero in corso contatti tra Marco Tronchetti Provera e Andrea Bonomi, fondatore del private equity InvestIndustrial (l'ultimo fondo ha recentemente raccolto 1,25 miliardi), per valutare se investire nella catena di controllo di Pirelli, probabilmente in Camfin, in sostituzione dei Malacalza.
I contatti sarebbero in fase preliminare, tanto che si parla anche di un ingresso nel patto di sindacato ma solo nel 2013. In ogni caso l'interesse di Bonomi eliminerebbe le incertezze legate all'azionariato di controllo del gruppo. "Crediamo che InvestIndustrial possa sostituire Malacalza, nel caso questi voglia monetizzare il suo investimento, riducendo il rischio di overhang sul titolo", commentano gli analisti di Mediobanca che sul titolo Camfin hanno un rating outperform e un target price a 0,56 euro.
Pre quanto riguarda la controllata Prelios (-1,86% a 0,0949 euro in borsa), i Malacalza hanno depositato una denuncia-querela contro "l'indebita sottrazione di corrispondenza riservata". Sembra inevitabile una disdetta dei patti a gennaio ma finché siederà in consiglio, Davide Malacalza, figlio di Vittorio, si è riservato "di agire contro chiunque insinui o anche solo sollevi ombre sulla correttezza formale e sostanziale del suo agire".
Il riferimento è al cda di Prelios che ha dato mandato a un legale per valutare ogni opportuna azione a tutela degli interessi della società con riguardo al comportamento e al contenuto delle affermazioni del consigliere Davide Malacalza. La scorsa settimana il cda di prelios ha esaminato le offerte ricevute lo scorso 19 settembre da parte di Feidos, la cordata guidata da Massimo Caputi e dall'imprenditore Roberto Haggiag, e dall'americana Fortress per ricapitalizzare il gruppo immobiliare.
Prelios punta a scegliere il nuovo parter non oltre la prima decade di ottobre quando il cda tornerà a riunirsi. L'esame delle proposte avverrà con il coinvolgimento formale delle banche, verso cui Prelios è esposta per oltre 500 milioni di euro, nonché dei soci aderenti al patto di sindacato, cioè Camfin (che ha già assicurato il suo sostegno), Generali, Mediobanca, Intesa Sanpaolo ed Edizione della famiglia Benetton.
Di Francesca Gerosa
Seduta sopra le righe per Camfin a Piazza Affari. L'azione balza del 6% a quota 0,4768 eurocon lo 0,4% del capitale passato di mano in scia alle voci secondo cui sarebbero in corso contatti tra Marco Tronchetti Provera e Andrea Bonomi, fondatore del private equity InvestIndustrial (l'ultimo fondo ha recentemente raccolto 1,25 miliardi), per valutare se investire nella catena di controllo di Pirelli, probabilmente in Camfin, in sostituzione dei Malacalza.
I contatti sarebbero in fase preliminare, tanto che si parla anche di un ingresso nel patto di sindacato ma solo nel 2013. In ogni caso l'interesse di Bonomi eliminerebbe le incertezze legate all'azionariato di controllo del gruppo. "Crediamo che InvestIndustrial possa sostituire Malacalza, nel caso questi voglia monetizzare il suo investimento, riducendo il rischio di overhang sul titolo", commentano gli analisti di Mediobanca che sul titolo Camfin hanno un rating outperform e un target price a 0,56 euro.
Pre quanto riguarda la controllata Prelios (-1,86% a 0,0949 euro in borsa), i Malacalza hanno depositato una denuncia-querela contro "l'indebita sottrazione di corrispondenza riservata". Sembra inevitabile una disdetta dei patti a gennaio ma finché siederà in consiglio, Davide Malacalza, figlio di Vittorio, si è riservato "di agire contro chiunque insinui o anche solo sollevi ombre sulla correttezza formale e sostanziale del suo agire".
Il riferimento è al cda di Prelios che ha dato mandato a un legale per valutare ogni opportuna azione a tutela degli interessi della società con riguardo al comportamento e al contenuto delle affermazioni del consigliere Davide Malacalza. La scorsa settimana il cda di prelios ha esaminato le offerte ricevute lo scorso 19 settembre da parte di Feidos, la cordata guidata da Massimo Caputi e dall'imprenditore Roberto Haggiag, e dall'americana Fortress per ricapitalizzare il gruppo immobiliare.
Prelios punta a scegliere il nuovo parter non oltre la prima decade di ottobre quando il cda tornerà a riunirsi. L'esame delle proposte avverrà con il coinvolgimento formale delle banche, verso cui Prelios è esposta per oltre 500 milioni di euro, nonché dei soci aderenti al patto di sindacato, cioè Camfin (che ha già assicurato il suo sostegno), Generali, Mediobanca, Intesa Sanpaolo ed Edizione della famiglia Benetton.