E NELLE MONTAGNE VADO A PERDERE LA MIA MENTE E A TROVARE LA MIA ANIMA

taglio tasse al sud e il resto d'Italia si arrangi... federalismo subito

Seeee...senza tetto limite tasse vedrai te...gia' ora vige un ESPROPRIO DI STATO DI NOME IMU CHE PORTA A SVENDERE, una tari da 11eur al mq x commercio, parcheggi quasi solo a caro prezzo tariffe acqua da sagrantino....e autovelox comunali x fare cassa mentre Bollo auto in nome GREEN costa ormai x molti come rca...ma non dovevano abolirlo?
Non dovevano fare riforma catasto?
Parole elettorali e basta!

Basta STRApotere a regioni e, comuni grazie

P.s ultima comune vt posionamento tutor su cassia sud abbassando limite a 60Km/h
 
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Seeee...senza tetto limite tasse vedrai te...gia' ora vige un ESPROPRIO DI STATO DI NOME IMU CHE PORTA A SVENDERE, una tari da 11eur al mq x commercio, parcheggi quasi solo a caro prezzo tariffe acqua da sagrantino....e autovelox comunali x fare cassa mentre Bollo auto in nome GREEN costa ormai x molti come rca...ma non dovevano abolirlo?
Non dovevano fare riforma catasto?
Parole elettorali e basta!

Basta STRApotere a regioni e, comuni grazie

P.s ultima comune vt posionamento tutor su cassia sud abbassando limite a 60Km/h

sto parlando di questo, autonomia regionale così ogniuno sistema i suoi conti da se

Annotazione 2020-08-09 174348.png
 
sto parlando di questo, autonomia regionale così ogniuno sistema i suoi conti da se

Vedi l'allegato 569515
l
Lei ricorda dati crescita pil e quindi maggior contributi ma dimentica motivi e sopra tutto che oggi proprio dove e' rosso ai cittadini chiedono piu' in termini tasse locali a fronte di servizi spesso indecenti utilie solo a dare posti pubblici inutili se non sanzionatori.
al comune di foumicino trova piu sportelli x multe stradale che servizi...esempio di follia moderna!
non sarebbe meglio avere gabbie salariali x regione in base costo reale della vita?
esistono parametri OMI che la dicono lunga in termini convenienza tra stipendiato della lombardia e calabria...al primo mezzo stipendio parte per solo affitto casa....idem parametri commerciali.
senza un tetto a tasse locali il risultato e' visibile:
giovani chee espatriano, pensionati che possono idem, resto diventa debitore in casa propria grazie a governo guida letta che ha reso impignorabile prima casa altrimenti non saprebbero dove mettere le persone.
e chiudo qua, ognuno ha occhi x vedere il declino creato da crescente tassazione,,, talmente tanto numerose che non si contano+.
Non solo tutto questo viene eluso da big con sede estero ed ecommerce con ovvi vantaggi che hanno portato una vera e propria desertificazione delle p.iva minori in particolare esercizi commerciali, anche pre covid.
 

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Voglio darti un'altra CHICCA su cui riflettere...nel 2007 governo prodi contava con aumento pazzesco canoni demaniali di ottenere un gettito costante......dopo 13 anni oggi il governo SVINCOLA dai parametri OMI il sistema di cakcolo piddino CRIMINALE e audite audite......finestra che allego per la miriade contenziosi.
Detto che un piccolo lido zona litorale romano paga,,,pardon dovrebbe pagare...mediamente OTTANTAMILA eur......ragionate su chi puo' usufruire della % minore allegata dopo 13 anni di mora su differenza vecchio canone ( fino a 900% in meno) ....e tirate conclusioni su chi aiutano questi politici: I RICCHI!
Domanda....era TROPPO PRIMA....o TROPPO POCO adesso.....?
13 anni....per rivedere errore madornale, messo a bilancio... e' INEFFICENZA ALLO STATO PURO, di 60mila aziende molte hanno cambiato padrone, gia'ricchi ovviamente, e x niente del mestiere sicuramente, semplici investitori con riscontri politici in molti casi, basta vedere PARENTELE dei concessionari attuali.
P.s. al max dei morisi chi aderiva sib nazionale ha pagato il DOPPIO del vecchio canone tipo 25k invece che 80k.

Ah dimenticavo...ora in ome civid esentano per 2020 i concessionari che gestiscono direttamente aree commerciali da imu....buffo visto che un conduttore non paga mai imu..ma per lidi hanno trovato due parole magiche: SOGGETTO PASSIVO.
Aliquota 1,06 x 1000 su medi valori di.....miliardo vecchie liree....sulla carta, nei fatti spesso vetuste strutture al limite fruibilita' x condizioni manutenzione.

Per case popolari perche' non vale....?....x gran numero di voti che confluiscono a sn a favore ovvio
 

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Lei ricorda dati crescita pil e quindi maggior contributi ma dimentica motivi e sopra tutto che oggi proprio dove e' rosso ai cittadini chiedono piu' in termini tasse locali a fronte di servizi spesso indecenti utilie solo a dare posti pubblici inutili se non sanzionatori.

appunto, con il federalismo se governi male la tua regione fallisci e non arrivano più aiuti dall'esterno
 
Ultima modifica di un moderatore:
Nel silenzio dell’estate agostana, con mezza Italia impegnata a sopravvivere e metà, quella garantita, in vacanza,
si compie il delitto perfetto, con tanto di utili idioti che si occupano di distrarre la pubblica opinione…


Vediamo il comunicato congiunto del MEF- MES, tanto che si potrebbe tranquillamente parlare di associazione a delinquere:



Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, e la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo,
hanno inviato a Bruxelles la lettera con cui il Governo italiano richiede formalmente l’attivazione di SURE
(Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency), lo strumento messo in campo dalla Commissione europea
per mitigare i rischi di disoccupazione dovuti all’emergenza Covid19.



Quindi in una serata di mezza estate un governo colpevole ormai di quasi ogni errore riesce ad aggiungere il crimine politico ed economico
di farsi prestare i soldi dalla Commissione e dall’unione ad un tasso che si scosta di poco e che comunque NON CONOSCIAMO,
da quello dei propri BTP, per poter piegare la nostra nazione ad un debito EUROPEO e quindi PRIVILEGIATO,
che verrà a degradare il debito nazionale passato ad essere Junior.




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Complimenti vivissimi per un’opera di distruzione dell’economia e dello stato Italiano che non vede eguali dalla fine dell’Impero Romano.

Valentiniano III e Romolo Augustolo vi fanno un baffo.

Naturalmente si evita di dire che il SURE non è altro che un debito (il termine loan, “prestito”, compare ben 6 volte nel comunicato della Commissione che ne ha comunicato la creazione ).

Lo stesso comunicato affermava che questo provvedimento aveva carattere “temporaneo” – si presuppone fino al termine dell’emergenza –
e che sarà commisurato ai vincoli di bilancio europei, al momento sospesi.
Quindi, appena tornano i vincoli di bilancio europei, preparatevi ad una stretta di austerità da togliere il fiato.



Tra l’altro tutta questa sicurezza che la Commissione riesca a finanziarsi molto meglio di quanto possa fare l’Italia c’è,
nell’incertezza legata al bilancio dell’Unione contestato ed a entrate proprie ancora non chiare, a parte la tassa sulla plastica.

Tra l’altro si parla di Status “De facto”, non “De lege” perchè tutto quello che avviene a livello comunitario è un grandissimo pateracchio giuridico peggiorato dalla Brexit.

Se uno stato non rimborsa il SURE che succede?

Subentrano gli altri?

Vi è un default parziale?

Tutte cose che non creano l’entusiasmo che i vari Gualtieri si immaginano, ma che anche il Financial Times inizia a notare…



flurry.jpg



Però non abbiate dubbi: l’Unione, con la collaborazione attiva del MEF riuscirà a trovare metodi adeguati per spremervi e far ripagare i soldi del SURE.

Oppure interverrà la BCE sul mercato secondario rendendo lo “Strumento” una brutta copia del BTP, che, se non altro, ha più mercato.


Una misura così importante è stata discussa dal Parlamento?

ASSOLUTAMENTE NO
.

Sulle cose importanti ed epocali la democrazia nell’Epoca di Conte è diventata ormai una sorta di must che il Parlamento NON venga coinvolto in nessuna discussione ,
che NON ci sia uno studio attento degli elementi legali, che NON si valutino le conseguenze economiche.

Si va avanti così,

“Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare” ,

con Gualtieri novello Virgilio che conduce l’Italia all’Inferno, ma per lasciarcela, lui che meriterebbe Caina.


Anche dal punto di vista comunicativo il gioco è perfetto: NESSUN GIORNALE PARLA DI COSA SIA VERAMENTE IL SURE, CIOE’ UN PRESTITO.

Tutti parlano di “Strumento”, come se fosse un oboe, una chitarra o un violoncello,
evitando attentamente di ricordare che ad essere suonati saranno il nostro debito e gli italiani ed il loro risparmio,
ma ormai a questa vergogna comunicativa ci siamo abituati.


Però anche i giornali di solito di centrodestra o critici con il governo danno una mano a quest’operazione di distrazione di massa,
mettendo in prima pagina i cinque fessi deputati che hanno preso i 600 euro degli aiuti a fondo perduto, per un “Abuso”, a norma di legge, per ben 3000 euro.

Nello stesso tempo si sorvola su 28,5 miliardi del SURE che rischiano di portare un danno multimiliardario al debito italiano
e che portano un danno difficilmente misurabile alla nostra sovranità.

Una volta si sarebbe parlato di sciocco che guarda il dito quando si indica la luna,

oggi siamo oltre, si guarda il pelo sulla mano, mentre la luna stà già cambiando.
 
Questi coglioni dovrebbero dimettersi.

È di ieri 8 agosto la notizia che il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo
hanno inviato a Bruxelles una lettera con cui il governo italiano richiede formalmente l’accesso al programma europeo “anti-disoccupazione” denominato SURE
(Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency), un fondo con una dotazione «fino a 100 miliardi di euro», istituito lo scorso aprile,
finalizzato in teoria ad aiutare i paesi europei a sostenere i costi della cassa integrazione.

Nella missiva, indirizzata ai commissari Dombrovskis, Gentiloni, Schmit e Hahn,
il governo italiano ha chiesto di poter accedere alle risorse del SURE nella misura di 28,5 miliardi.



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Ora, la prima cosa da dire è che il SURE – esattamente come il MES e il (grosso del) Recovery Fund – opera secondo la logica tipicamente europea del debito:
essenzialmente la Commissione reperirà fino a 100 miliardi di euro sui mercati finanziari e, a propria volta,
li presterà ai singoli Stati (andando a gravare sul debito pubblico di questi), che ovviamente dovranno restituirli.



Come per il MES e il Recovery Fund, dunque, l’unico reale vantaggio dal punto di vista finanziario consisterebbe nello spread
tra il tasso di interesse offerto dalla Commissione e il costo che un paese come l’Italia dovrebbe affrontare per reperire gli stessi soldi sui mercati
(ed eventualmente sulla durata del prestito).

Peccato che il tasso di interesse pagato dai singoli paesi sui loro titoli di Stato dipenda, in ultima analisi, dalla BCE,
che se volesse potrebbe tranquillamente portare a zero (o meno di zero), domani stesso,
il tasso di interesse sui nostri titoli di Stato a lunga scadenza (quello sui titoli di Stato a due anni o meno è già negativo).

La ragione per cui non lo fa è abbastanza scontata: in quel caso verrebbe meno il vantaggio, già piuttosto esiguo, del sistema dei prestiti europei.


La strategia della UE, in ultima analisi, è abbastanza chiara:

tenere i tassi di interesse pagati dai singoli Stati abbastanza bassi da garantire la solvibilità degli stessi,
ma abbastanza alti da rendere “attrattiva”, soprattutto nei confronti dell’opinione pubblica,
la prospettiva di indebitarsi nei confronti della UE tramite strumenti come il MES, il Recovery Fund e il SURE,
favorendo così il trasferimento alla UE di quel brandello di sovranità democratica che ci è rimasta
e l’accentramento di ulteriore potere nelle mani di istituzioni anti-democratiche quali la Commissione europea.




Ue-sure.jpg



Ovviamente tutto questo non sarebbe possibile senza la connivenza di “proconsoli” europei come il nostro ministro dell’Economia Gualtieri,
sempre in prima fila nel promuovere la svendita della sovranità nazionale e gli interessi dell’Unione europea.

Non sorprende, dunque, che l’Italia sia in prima fila nel richiedere l’accesso ai fondi SURE
(ma lo stesso dicasi dell’entusiasmo mostrato dal governo nei confronti del Recovery Fund, che altro non è che un MES all'ennesima potenza.


Nel caso del SURE, però, siamo di fronte ad una situazione ancor più paradossale,
non solo perché ciascuno Stato dell’UE deve versare delle «garanzie irrevocabili, liquide e immediatamente esigibili» alla Commissione
affinché questa possa emettere sul mercato i titoli necessari a raccogliere le risorse da prestare agli Stati in difficoltà
– nel caso dell’Italia la somma dovrebbe ammontare a un po’ meno di 3 miliardi, di fatto vanificando qualunque vantaggio ottenuto dal differenziale tra tassi di interesse –;
ma perché il fondo – delle cui risorse la ministra Catalfo chiede addirittura il «rapido sblocco» – nei fatti neanche esiste ancora.


Ai sensi dell’art. 12 del regolamento SURE, infatti, il programma si attiverà solo successivamente alla messa a disposizione di garanzie da parte degli Stati membri per un minimo di 25 miliardi.


Peccato che la partecipazione al programma sia su basi volontarie e che non vi sia nessun obbligo al versamento delle suddette garanzie.

E infatti pare che il fondo di garanzia sia ben lungi dall’essere costituito.

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Meno di un mese fa Herman Michiel, direttore del sito belga Ander Europa, ha scritto alla Commissione proprio per sapere a che punto fosse la costituzione del fondo SURE.

Questa la risposta della Commissione:

«Non è ancora stato istituito alcun fondo di garanzia. […] Attualmente, tutti gli Stati membri sono in procinto di organizzarsi
in conformità con i rispettivi quadri decisionali nazionali per impegnare una garanzia a favore dell’UE.
Questo processo non è ancora completato. […] La concessione del sostegno finanziario da parte del Consiglio dipende dalla disponibilità del SURE,
che a sua volta dipende dall’impegno di garanzie nei confronti dell’Unione da parte di tutti gli Stati membri.
Poiché questo processo non è stato ancora completato, come spiegato sopra, è troppo presto per fornire informazioni su quali Stati membri
potrebbero vedersi concesso un sostegno finanziario nell’ambito del SURE.
Nessun sostegno finanziario può essere fornito a nessuno Stato membro finché tutti gli Stati membri non avranno impegnato una garanzia.
Va inoltre notato che le proposte di sostegno finanziario della Commissione saranno rese pubbliche non appena il SURE sarà disponibile
e gli Stati membri avranno fatto richiesta formale di un sostegno nell’ambito del programma.
Finora non sono state avanzate richieste formali di questo tipo».



Insomma, nel pieno della peggiore crisi che si ricordi, il nostro governo, per reperire le risorse necessarie per far fronte alla drammatica crisi occupazionale,
non ha pensato di meglio che chiedere aiuto a un fondo europeo che, nei fatti, neanche esiste ancora.

Ma, soprattutto, viene da chiedersi: l’Italia ha già versato la propria garanzia al fondo SURE e, se sì, a quanto ammonta?
 
Anche questa settimana riciclo il 3d :specchio:
Mi sa che ad agosto e settembre sarò molto ecologista con i riciclaggi :d:
Buona settimana a tutti :)
 
Si parla di seconda ondata, ma sapete che cosa veramente sia?

Perchè i dati reali corrispondono ben poco alle parole.

Prendiamo ad esempio l’andamento della Spagna sui nuovi casi, effettivamente a Madrid si può parlare di una seconda ondata,
ma possiamo parlare di una seconda ondata in altri paesi ?

Vediamo la media mobile spagnola dei casi ogni milione di abitanti


problemi-spagnoli.png




Effettivamente la Spagna ha un andamento della media mobile eccentrica rispetto a tutti gli altri paesi
e sarebbe interessante capire come mai questo paese si distacchi dagli altri, quale sia stato il fattore di differenziazione.


Questo maggior numero di casi viene a corrispondere con una maggiore rischiosità^ dipenderà da un maggior numero di test?

Vediamo i dati da Worldmeter, che ci fornisce i dati giorno per giorno, fornendoci però anche i morti ,
ma soprattutto i ricoverati in rianimazione, vero indicatore dell’efficacia delle cure.

Vediamo


casi-e-intensiva.png



La Spagna ha effettivamente un numero di casi Covid-19 in intensiva che è 12 volte quello italiano ed è il 40% oltre quello francese.

Facendo le proporzioni è molto superiore perfino a quello Belga, che è di 69 in terapia intensiva su 11 milioni di abitanti.

Nello stesso tempo non sono segnalati morti, indicatore che le cure funzionano, che le persone si ammalano, ma guariscono.


Il problema è che queste notizie negative hanno una ricaduta pesantissima sulle prospettive economiche, visto il peso sul PIL spagnolo di turismo e trasporti.

Il settore servizi ha già subito un fortissimo ridimensionamento:


spain-gdp-from-services-1.png




Tutti i guadagni del turismo spagnolo negli ultimi 8 anni sono stati, letteralmente, cancellati.

Chiaramente anche la borsa viene a pagare queste prospettive economiche non positive:


Ibex-9-8.png



Però la Spagna è il cocco di Bruxelles, per cui non ne parla nessuno….
 
L’iscrizione al registro del codice LEI (Legal Entity Identification) è indirizzata a tutte le persone giuridiche (enti finanziari) che intendono partecipare nelle transazioni finanziarie.


In Italia l’iscrizione al registro è obbligatoria dal 2018 ed è rivolta a:


  • Banche e istituzioni finanziarie
  • Provider di servizio titoli
  • Compagnie assicurative
  • Fondi di investimento

Il codice LEI apre un nuovo capitolo nell’archiviazione e standardizzazione dei dati forniti dalle entità finanziarie
con lo scopo di rendere le transazioni più sicure, trasparenti, ridurre la propria complessità.


Le banche e i servizi di investimento devono essere sicure che il trader disponga di un codice LEI valido se desidera partecipare alla compravendita di strumenti finanziari.


Per mantenere dei titoli non è obbligatorio disporre di un codice LEI solo ma consigliato
in quanto un codice scaduto o non valido potrebbe essere un ostacolo nel momento in cui si decidesse di vendere i titoli.


A chi va indirizzata l’iscrizione?

L’iscrizione va indirizzata alla LOU (Local Operation Unit) di zona, l’ente si occuperà di raccogliere i dati forniti dalla persona giuridica
attraverso un formulario online secondo la struttura e sistema giuridico nazionale.


All’interno del codice di 20 cifre alfanumeriche viene riportato la sede principale, sede legale, ragione sociale e informazioni sulla struttura di titolarità e si compone di:


  • Caratteri da 1 a 4: prefisso della LOU che rilascia il codice
  • Caratteri 5, 6: caratteri impostati a 0
  • Caratteri dal 7 al 18: codice entità specifico
  • Caratteri 19, 20: codice di controllo

Questo codice a sua volta segue lo standard ISO 17442 che specifica gli elementi più importanti di questa riforma finanziaria.

Il motivo di tale manovra è comprensibile, per snellire il sistema bisogna adottare un unico sistema globale di raccolta dati,
uniforme a tutti i soggetti giuridici che opera nel mercato finanziario.

Il registro

I primi ad utilizzare il codice LEI ed il sistema GLEIS (sistema globale LEI) furono Stati Uniti ed Unione Europea come misura provvisoria.

Il registro del codice LEI vuole essere uno strumento di identificazione globale e trasparente,
in questa enorme banca dati le informazioni vengono archiviate con il fine di garantire un accesso pubblico,
garantire che non ci sia un uso diverso dal interesse pubblico in ambito finanziario,
capace di far risparmiare tempo e migliorare la gestione del rischio di una crisi finanziaria.


Prima di uno standard globale, esistevano altre direttive:la MiFID 2 – Markets in Financial Instruments Directive e la EMIR.


La funzione era quella di stabilire i requisiti relativi all’introduzione di un nuovo strumento finanziario
e autorizzazione di società d’investimento nei mercati per monitorare, valutare il rischio di una transazione,
reprimere gli abusi di mercato ove si presentino e obbligare queste società alla totale trasparenza durante una negoziazione.

Come fare la richiesta?

La richiesta può essere fatta in maniera diretta, attraverso un delegato oppure un agente di registrazione.

Data la complessità della materia in questione è consigliabile affidare la registrazione ad un intermediario
che si occuperà dell’intero caso e di raccogliere le informazioni necessarie ad una corretta iscrizione.



Il costo per registrarsi ed ottenere il codice è abbastanza economico e può essere acquistato per un periodo di 1, 3 e 5 anni,
per chi ne avesse bisogno ci si può registrare anche per pochi mesi.


È importante ricordarsi della scadenza per evitare una nuova registrazione, i costi e i tempi di iscrizione.


Se per un qualsiasi motivo uno volesse cancellare la propria iscrizione, la cessazione anticipata funziona esattamente come una prima attivazione,
quindi obbligato ad una contestuale pubblicazione.

Tecnologia e sicurezza

La tecnologia, la nascita e lo sviluppo di applicazioni hanno reso decisamente la nostra vita più facile,
ma allo stesso tempo hanno messo le nostre informazioni personali a rischio di attacco.


Basti pensare alla quantità di dati presenti in una carta di credito ogni volta che facciamo un acquisto, i nostri dati vengono letti e verificati con il pagamento.

Questi dati inoltre ci consentono di estrapolare informazioni importanti sulla vita economica di qualcuno.


Nel registro LEI, grazie alla trasparenza e completezza di informazioni, possiamo controllare la validità del codice e visualizzare i dati dell’azienda associata.


Questi dati forniscono informazioni importanti in termini di autenticità e sanzioni legali, due tra i requisiti fondamentali a base degli investimenti finanziari.
 

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