Per l’intelligenza artificiale l’elettricità del mondo può non bastare
Maurizio Blondet 20 Gennaio 2024
Per l’Intelligenza Artificiale l’elettricità del mondo può non bastare
L’Intelligenza artificiale è così mostruosamente energivora, ha bisogno di tale quantità di elettricità far funzionare le sue batterie di centinaia di supercomputer, che per rischia di non avere futuro se non si adotta l’energia nucleare, più precisamente la fusione atomica – una tecnologia che non è proprio dietro l’angolo.
Lo ha detto al Forum di Davos Sam Altman, il padrone di Open AI qualche giorno fa. Rallegriamoci : come dovrebbe essere chiaro, la Intelligenza Artificiale (AI) a noi non serve; serve a loro, ai plutocrati, primariamente per non pagare più i giusti salari a milioni di lavoratori intellettuali, aumentando di milioni le “Bocche inutili” inquinanti da eliminare; ma ancor più la AI per rendere perfetto e totale l’apparato di schiavitù, dall’abolizione del contante alle camere a riconoscimento facciale collegate con il credito sociale, fino alla realizzazione dell’aberrante Progetto Transumano, con l’integrazione di chip e corpi umano ea altri deliri concepiti dal superomismo di Harari e di Schwab.
Notiamo da questa rivelazione che l’AI provoca più effetto serra e CO2 dell’agricoltura che in USA Kerry, nominato zar climatico, vuole “eliminare” (non ridurre, eliminare) perché colpevole del 30% del riscaldamento climatico; più delle auto private che ci vogliono togliere e del riscaldamento della casa che ci vogliono vietare.
Notiamo infine che la titanica quantità d energia elettrica che i lorsignori del digitale consumano per la loro AI, ha un prezzo, gigantesco; lorsignori preferiscono pagare per quella, piuttosto che i salari giusti. La consolazione è che non riusciranno ad espandere a livello totale la schiavitù AI.
Qui sotto alcuni testi che spiegano il problema:
Il futuro dell’intelligenza artificiale dipende dall’energia: lo ha detto il CEO di OpenAI a Davos
l CEO di OpenAI, Sam Altman, ha dichiarato che serve
una svolta in materia di energia per sostenere i progressi nel campo dell’intelligenza artificiale.
Il pensiero di Altman è molto semplice:
l’IA richiederà sempre più potenza di calcolo e di conseguenza hardware più energivoro. Intervistato da Bloomberg (
via Reuters), Altman ha affermato che è necessario investire su fonti di energia più rispettose del clima, in particolare la
fusione nucleare
“
Non c’è modo di arrivarci senza una svolta“, ha detto. “Questo ci motiva a investire di più nella fusione”. Altman è già passato dalle parole ai fatti con un investimento nel 2021 di
375 milioni in Helion Energy, società che persegue la fusione nucleare.
Helion Energy ha già siglato un accordo per
fornire energia nucleare da fusione a Microsoft a partire dal 2028, anche se non mancano gli scettici che ritengono impossibile rispettare una tale tempistica. Microsoft è il principale investitore di OpenAI, quindi non sembra causale che abbia stretto un’intesa con un’azienda sostenuta da Sam Altman.