Giovakkino supremacy
Guest
Sono commosso dalla tua cultura.
Ma, se a te sembra giusto chiedere ad un lavoratore
- che - ad esempio - oggi ha 40 anni, e
- al quale hanno detto che dovrà lavorare - per esempio - fino a 67 anni (ma se non è idiota sa che, nel giro di qualche lustro, l'età minima sarà arrivata almeno a 72),
- per percepire una pensione minore rispetto a chi va in pensione oggi o ci è da poco andato,
- e questo 40enne sa che i suoi diritti lavorativi attuali e futuri sono inferiori a quelli del 55-60enne che ne ha usufruito fino ad oggi (in altre parole: il 40enne d'oggi potrà essere licenziato senza troppi problemi anche a 69 anni), a differenza di chi è stato esodato, magari volontariamente e con una buonuscita "pesante"
allora sei libero di considerarti un nobile Komunista, ma a me sembri un sostenitore dell'Apartheid tra lavoratori.
E' vietato dire "Sbagli prospettiva: vanno ripristinati i diritti dei lavoratori d'oggi anziché penalizzare i lavoratori che vorrebbero diventare ex-lavoratori il più velocemente possibile", perché questa è la situazione, piaccia o non piaccia.
Dire propagandisticamente "iniziamo a tutelare gli esodati, e intanto lottiamo per ripristinare i diritti dei lavoratori 40enni" concretamente vuol dire "tuteliamo gli esodati e poi prendiamoci i meriti per averlo fatto (e gli altri s'attacchino)".
Scommetterei 10.000 euro contro 1.000 che le modifiche legislative che limitano le tutele ai lavoratori NON saranno avversate dai sindacati (supporto dei soli lavoratori "A", a mio giudizio) con un impegno neanche lontanamente paragonabile a quello messo sul tema esodàti.
Attendo smentite.
visto ke domani mi tokka, ti rakkontero la lecture della ministra se ha risposte ai tuoi quesiti esistenziali
http://www.carloalberto.org/assets/events/locandinaugannoacc.pdf