Evviva l'entropia che le macchinette si porti via

Praticamente sono costretti a salire, mattone su mattone, pietra su pietra, finchè non arriveranno in gloria.


Sicuramente salgono e stan fermi a piacere... a babbo morto...poi un giorno perché farà comodo o chissà perché...qualcosa saranno costretti a inventarsi....


Ma non vorrei arrivarci spossato a quel giorno. :perfido:
 
Sono una manica di pervertiti mangiasbafo per come la vedo io...

Non per niente ieri gli ho rimesso la preghiera per il giorno del ringraziamento e mi sono messo la faccia giusta.

C'è una piccola distonia però, se loro sono laidi crapuloni il resto del mondo sono vermi. Fino a prova contraria.
 
L'anticipatore si è attaccato a quelle medie come una zecca in mezzo alle chiappe.

C'è poco da fare, non è mercato è cosa loro.

Baciamo le mani.

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Vediamo che dice il settimanale.

La media gialla, sma 55, per ora ha tenuto ma non è stata recuperata la media rossa, sma 610, ancora discendente.
Quindi queste due medie sono i primi livelli da monitorare all'apertura di lunedì.
I volumi sul prezzo presentano un picco significativo a 22250, proprio in corrispondenza della media gialla.

Sotto c'è un probabile supporto a 21320, sia supporto statico da circa un anno in qua che 50% del ritracciamento rosso e fan al 23,6% di un ventaglio tracciato sul tf mensile.
Ancora più giù non si può non notare il gap, che verrebbe chiuso a 19510, apertosi il 24 aprile 2017 con cui è stata saltata la sma 144 e da allora mai più ritestata. Penso che questo sia un segno inequivocabile dell'estrema debolezza strutturale del mercato e del conseguente infinito laterale che si è sviluppatto fra 21500 e 24000 con la netta preponderanza dei volumi proprio nella fascia medio bassa di questo intervallo. Visto così sembra distribuzione.

Gli oscillatori, piatti e con poca valenza nella attuale fase laterale, tuttavia hanno incrociato al ribasso con la chiusura di ieri, in misura minima il momentum e lo stocastico un po' più netta l'RSI.

Conclusioni: mercato che sembra che stia per prendere una piega decisa verso il basso con prime conferme sotto 22200 e poi 21980; primo supporto, abbastanza debole e con possibilità che venga violentemente saltato a 21300; primo target la chiusura del gap di un anno fa a 19510.

Solo un recupero di 22860, meglio 23070, apertura della settimana appena trascorsa, potrebbe segnalare perlomeno la continuazione del laterale o l'avvio di una fase positiva, ma il macato superamento della bollinger+ avvenuto con l'ultimo massimo non lascia spazio a molte illusioni.

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In quanto alla politica:

Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Penso che sia questo articolo della Costituzione la chiave per risolvere il conflitto istituzionale che si sta palesando fra Presidenza della Repubblica e Parlamento.

La questione di fondo è se l'appartenenza alla unione europea sovrasti l'esercizio della sovranità statuale e se il Presidente della Repubblica sia il referente ultimo a garanzia dei trattati.

Io penso di no nella misura in cui nella Costituzione si fa esplicito riferimento a che l'utilità dei trattati internazionali sia condizionata ad assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni. Quindi, se per decisione politica, non vengano riconosciuti questi presupposti la potestà legislativa del Parlamento sovrasta il potere regolatorio dei trattati internazionali parificando questi, come forza normativa, alla legge ordinaria.

Ma se poi così non fosse e per questo occorresse una norma di livello costituzionale per la modifica o la denuncia dei trattati il quadro non cambierebbe di molto in quanto sempre il Parlamento sarebbe l'attore definito per intervenire.

Comunque il sovvertimento del sistema politico che si è verificato nelle ultime elezioni, in mancanza di collaborazione fra organi primari dello stato, al di là delle "fregnacce" propagandate dal sistema dei media, sta configurando una crisi del sitema istituzionale paragonabile a quella della Repubblica di Weimar, ove il potere nascente si va a contrapporre ad istituzioni lontane dalle volontà popolare, dove i partiti tradizionali si aggrappano a presunte prerogative per cercare di salvarsi da un'estinzione incombente e dove poteri sovrannazionali non democratici scorrazzano impunibili ed impuniti in immani razzie depredatorie.

Non resta che auguraci buona fortuna.
 

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