Falck Renewables - Migliora la gestione caratteristica nel 3Q 2016 11/11/2016 17:33 - ALN
Il gruppo, che fa capo alla famiglia Falck, ha registrato nel periodo luglio-settembre dell'esercizio in corso una riduzione dei ricavi e del margine operativo lordo rispettivamente del 2,5% a 51,3 milioni e dell'1,3% a 24,6 milioni. Alla base di questa flessione la forte contrazione dei prezzi medi di cessione dell'energia elettrica in Italia, Regno Unito e Spagna, accompagnata dalla svalutazione della sterlina. Balza invece l'Ebit da 4,8 a 8,7 milioni, grazie ai minori ammortamenti contabilizzati nel periodo. Migliora il risultato ante imposte, passato in positivo a 0,4 milioni rispetto al deficit di 4,6 milioni riportato nel periodo di confronto. L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 (comprensivo del fair value dei derivati) si esprime in 591 milioni, sostanzialmente in linea al dato di giugno 2016.
Nel terzo trimestre 2016 i ricavi del gruppo, guidato da Toni Volpe, sono scesi su base annua del 2,5% a 51,3 milioni. Il decremento e' attribuibile principalmente ai minori ricavi di energia, a seguito di una significativa contrazione dei prezzi medi di cessione dell'energia elettrica in Italia, Spagna e Regno Unito, oltre che alla svalutazione della sterlina sull'euro (-15,6% rispetto al terzo trimestre del 2015) che ha influenzato il valore della produzione nel Regno Unito.
L'Ebitda del periodo risulta pressoche' stabile a 24,5 milioni, recuperando quasi interamente il calo dei ricavi grazie ad una attenta politica di contenimento dei costi che ha consentito una crescita della marginalita' che passa dal 47,3% al 47,9%.
L'Ebit cresce dell'82% raggiungendo 8,7 milioni, una dinamica che e' stata possibile in quanto nel pari periodo del 2015 erano stati contabilizzati accantonamenti prudenziali per 3,0 milioni a fronte del rischio di addebito di oneri per il trasporto e la distribuzione dell'energia elettrica riferiti a precedenti esercizi.
Grazie anche alla riduzione degli oneri finanziari netti, che passano a 9,4 milioni dai 10,3 milioni del 2015, l'utile ante imposte si esprime in 0,4 milioni, confrontandosi con la perdita di 4,6 milioni del medesimo periodo del 2015.