Il diritto all’oblio oncologico
Proprio ieri, dopo confronti con le associazioni scientifiche e di pazienti, Paola Boldrini, Vice Presidente Commissione Sanità in Senato, ha illustrato in Senato, in conferenza stampa, il disegno di legge sul diritto all’oblio oncologico. «Un DDL che reputo un segno di civiltà e per cui ho chiesto l’iter veloce senza il passaggio in Aula». ha detto Boldrini. Il testo prevede che chi non ha recidive da 10 anni o 5 anni, nel caso la malattia sia insorta prima dei 21 anni, non possa più essere considerato malato. Tradotto, le informazioni relative alle passate condizioni di salute non possono più essere un ostacolo per quanto sopradescritto.
«Per il diritto all’oblio, mi sono battuta con forza, consapevole che la salute e la sanità non riguardano solo gli ‘strumenti’ e le ‘risorse’ da mettere in campo ma anche l’approccio culturale e la sensibilizzazione autentica. Chi è stato affetto da tumore è guarito fisicamente ma conserva la ferita, la paura, il trauma. Non va ulteriormente penalizzato come individuo».
Con questo testo si stabilisce che gli ex oncologici sono da reputarsi guariti, quindi con gli stessi diritti di chi non ha dovuto combattere la malattia. La patologia smette di essere per banche e assicurazioni una informazione utile a calcolare rischi e solvibilità. Lo stesso sottosegretario, Pierpaolo Sileri, a nome suo e del Ministro Roberto Speranza, ne ha confermato il valore. Ora, incassato il sostegno anche del Dicastero, confido venga approvato a stretto giro, all’unanimità e diventi legge. Sarebbe fondamentale anche per debellare lo stigma, che diversamente si alimenta».
Federica Bandirali per corriere.it carolina marconi alessandro tulli 8 Carolina Marconi ha terminato nel gennaio 2022 le sedute di chemioterapia necessarie a combattere un tumore al seno. Battaglia vinta. Un percorso che Carolina, con grande coraggio, ha sempre condiviso con i
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