Roma, 25 set. (TMNews) - "L'articolo 18 non si tocca". Lo scrive sul suo blog, in difesa dello Statuto dei lavoratori, Beppe Grillo, il quale afferma: "Qui, qualcuno deve ancora spiegare le ragioni per cui togliere diritti ai lavoratori come l'abolizione dell'articolo 18 possa far ripartire l'economia.
Senza certezze un lavoratore investirà di meno, la banca gli negherà un prestito". "Una riforma per ricattare i lavoratori - prosegue il leader del M5S - che possono essere licenziati senza giusta causa. E perchè? Perchè ce lo chiede l'Europa... ma l'Europa, con rispetto parlando, può andarsene a fanculo. I lavoratori si sono guadagnati quei diritti minimi con decenni di lotte e non li cederanno alla massoneria o alle banche che hanno distrutto intere economie con la bancarotta della finanza del 2008". Quindi Grillo conclude: "L'equazione che vogliono far passare questi pescecani è semplice: chiudere i buchi della finanza internazionale con la sottrazione dei diritti sociali. Trasformare i lavoratori in schiavi. E per farlo, da noi hanno messo lì un vecchio e un bambino. L'articolo 18 non si tocca".
su qs punto non si può dire che abbia torto.. se poi si deve prorpio applicare deve valere per tutti altrimetni è anti costituzionale, e per tutti intendo
anche ai lavoratori del P.A.... ma col kaiser che lo faranno...
