FTSE Mib Futures Fib Giugno...ci proviamo

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Piazza Affari è la vera piazza emergente del 2014. Gli investitori esteri arrivano a frotte per non perdersi il recupero di un listino che vale ancora la metà rispetto ai livelli del 2007. «A Piazza Affari c’è oggi una grande liquidità e si vedono volumi sostenuti. Merito dei grandi investitori che si stanno accaparrando quote di rilievo nelle ultime settimane. Io stesso ho provato ad aprire una posizione ribassista sul listino italiano, ma non c’è stato verso ho dovuto chiudere subito lo short». A parlare è un gestore di lungo corso del listino milanese che oggi si sorprende della forza che il mercato azionario tricolore mostra di avere, nonostante i timori legati all’Ucraina e alla crescita cinese.
Ma forse dietro questa corsa a Piazza Affari c’è proprio una nuova percezione del rischio. L’Italia, seppur a fatica, sembra tornata un Paese più sicuro in cui investire con un spread lontano anni luce da quelli del 2011 (in questi giorni viaggia intorno ai 177 punti base) e con la prospettiva che dal rigore si possa arrivare a una politica più rivolta allo sviluppo. I grandi gestori esteri in fuga dalle piazze emergenti, oggi considerate poco sicure, e in cerca di una redditività maggiore a quella offerta dai listini che hanno già superato i livelli pre crisi, guardano a Milano con grande interesse. Lo dimostra il fatto che Milano da inizio anno ha registrato un apprezzamento da record con l’indice Ftse Mib che ha guadagnato il 12%, l’indice Ftse Mid Cap che è salito del 13,5% e l’indice Ftse Star che è cresciuto del 15%. Nello stesso periodo l’indice Msci World è rimasto allo stesso livello di inizio anno, il Dax tedesco è sceso dell’1% e il Cac francese è salito di appena l’1,9%.

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Ancora nuovi massimi per l’indice italiano nelle ultime sedute, con un deciso salto di venerdì oltre quota 21.200, ma l’aumento della volatilità comunque indica la presenza di venditori. Se dovessero prevalere questi ultimi, il ribasso che si innescherebbe potrebbe arrivare a 19.750.Il mercato azionario italiano è certamente impostato positivamente nel medio/lungo termine, anche grazie ai continui strappi rialzisti che sono avvenuti negli ultimi mesi, con la frequente formazione di “configurazioni V” a partire dal luglio 2013. I prezzi dell’indice FTSE/MIB, infatti, continuano a correre e superare i precedenti massimi relativi, così come anche le rare sedute negative, dovute a prese di beneficio, vengono sempre recuperate con forza e molto rapidamente.Finchè il “trend is your friend” le posizioni in portafoglio non hanno alcun motivo di essere neppure ridotte, o perlomeno, non è ancora il momento: i supporti, sia dinamici che statici, sono ancora molto lontani e solo alcuni oscillatori sembrano essere in leggero “ipercomprato”, mentre alcuni altri forniscono addirittura una indicazione “neutrale”.Gli unici indizi di una eventuale perdita di forza di questo rally può essere individuato nel fatto che, in questo mese di marzo, i tentativi di ritracciare dell’indice sono stati più frequenti del solito e molto ravvicinati. Il pericolo, quindi, è che l’aumento della volatilità delle ultime settimane sia dovuta all’ingresso sul mercato anche di “mani forti” ribassiste: se così fosse, il trend in corso potrebbe esaurirsi all’improvviso ed invertire violentemente la propria direzione.In definitiva, se il FTSE/MIB riuscirà a superare e confermare la tenuta della prossima resistenza posta a 21.675 (area di massimi dell’autunno 2010), poi potrà tranquillamente continuare a salire fino a raggiungere nuovi massimi individuabili nell’intorno di 22.500 (sempre con la solita modalità delle “configurazioni a V”). A quel punto, comunque, sarà necessaria una prolungata fase di congestione.
Altrimenti, diventa fondamentale monitorare il supporto posto a 20.620, costituito dal minimo di lunedì 24/3 e dalla contemporanea presenza della media mobile a 25 daily. Se questo livello dovesse essere violato al ribasso, lo scenario di breve diventerebbe negativo e converrebbe cominciare a diminuire la percentuale di azionario in portafoglio, o almeno coprirlo con futures o Etf short. Il ribasso, infatti, dovrebbe portare i prezzi del FTSE/MIB ancora una volta sotto la soglia dei 20.000 punti, addirittura fino al livello 19.750 - See more at: Salto in alto per il FTSE MIB | Pagina 2 | Trend Online
Aldrovandi Alessandro
 
la Destra stravince in Francia

ma pare che all''euro non faccia una piega e ci accingiamo ad aprire ancora super verdi

la finanza sta mettendo in campo tutta la sua forza

alle 11 il dato che suggellera' o no i movimenti della BCE di giovedi'
 
lun-mart-merc

giovedi' mezza seduta

io penso che la finanza creera' una giornata di tensione in queste 3 sedute..tanto per far capire cosa puo' succedere con un nulla di fatto alla BCE

una chiusura del gap di venerdi'
 
d'altronde il giochino e' stato scoperto

sabato su rainews hanno passato , al telegiornale delle 20, un servizio sulla baldanza del nostrano

con 90 miliardi di euro di entrata dei fondi americani nel solo 2013

con un oltre 13% di salita dall'inizio 2014 contro valori quasi fermi sugli altri listini europei

con la 4° entrata del fondo Black Rock che ha quasi il 2% di Banco popolare ( si, quella che i genii di Marshall stanno shortando a sangue)..dopo Uni,Intesa, Mps.

insomma, il paese delle meraviglie..fino a 2gg fa nessun diceva nulla ( qui sono giorno che lo si dice), ora..lo dicono tutti

quando succede cosi'...di solito..siamo al capolinea...di solito
 
poi ci sono 67800 fib in open a 1 settimana dai rollaggi...

valori altissimi

se sale pagano molto bene
 
dato che e' facile scrivere e dare targets , per quanto mi riguarda sono sempre con delle puts su Enel..e sono in religiosa attesa, senza incrementare...

contro le banche centrali e' dimostrato che ogni ragionamento o grafico, vale ZERO..percio' sono gia' esposto, come contrarian

ma le idee posso accompagnare un'operativita'..con un po di kulo
 
ultima nota : la comunicazione di uscita da Eni con il loro 1% da parte del fondo usa Knight

non mi pare una buona notizia
 

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