Giù le mani dal TFR: strumentalizzazione politica? (2 lettori)

matabo

Nuovo forumer
slowdown ha scritto:
ma sei tu che - forse dall'altra parte - hai scritto che farai campagna per l'adesione ai fondi perchè così resti solo te col tfr all'inps ed allora , forse si salva perchè lo dimenticano?

Hai perfettamente ragione.

D'altra parte segui il ragionamento: l'ultimo sondaggio di Repubblica afferma che il 62% dei lavoratori, terra' il TFR in azienda. L'amico Damiano (che, molti non sanno, e' stato presidente del consiglio di amministrazione di Cometa) si aspetta il 50% di adesioni ai fondi.

Secondo te cosa succedera'? Per come la vedo io, e per i precedenti italioti, cio' che non e' stato fatto per amore, sara' imposto per forza.

D'altra parte tu hai citato giustamente il caso francese. Li' esiste una "coscienza di classe" (ecco l'ho detto..anche se oggi sembra una bestemmia. In realta' si tratta solo di non prenderlo in quel posto e dire grazie,- la classe c'entra poco. Le uniche distinzioni di classe che riconosco sono fra chi ha la capacita'/possibilita' di imporre i prezzi e chi deve subire i prezzi). Li' un Damiano sarebbe stato preso a calci nel didietro.

Qui in italia siamo dei pecoroni indisciplinati e asociali che si ritengono geni individualisti.
Se la gente gode nel fare il branco, che si goda i fondi. E le loro conseguenze.
Quello che mi sbalordisce e mi angoscia e' che proprio adesso i dipendenti si sveglino e vogliano tenere il TFR in azienda! E no, cavolo! Che continuino a fare i pecoroni!

Si salvi chi puo'. Del resto e' cio che ha fatto - chi ha avuto la possibilita' di farlo, non certo i lavoratori dipendenti - dal 2001 a oggi. Ognun per se'.

Poi e' ovvio che ci sono persone come te, che non hanno certo bisogno dei miei "interessati suggerimenti" (mi riferisco alla "campagna" per tenere i fondi in azienda :) ) visto che sanno come stanno le cose.
E condivido appieno le tue affermazioni.

Fermo restando l'apprezzamento per l'articolo di D'Orta che non vuole certo cambiare il mondo, ma cerca di analizzare un po' di numeri. Non e' certo colpa sua se i dipendenti stanno come stanno.
 

giomf

Forumer storico
giuseppe.d'orta ha scritto:
Adesso (dal 1 gennaio 2007) c'è solo il tetto quantitativo alla deduzione (5164,67 euro), niente più tetto del 12% dell'imponibile o del doppio del TFR, poi c'era la limitazione ai FIP che erano deducibili (in assenza di altri redditi) solo se si era prima aderito al fondo di categoria...tutti limiti che valgono fino al 31 dicembre 2006.

Esempio :

se io aderisco a un fondo pens. e verso una cifra/annua uguale o più piccola
del maturato/annuo del mio TFR . .
. . insomma ...sarebbe che non porto nulla in detrazione nella denuncia dei redditi
. . .è . .così . . ?
 

ginus

Forumer attivo
giuseppe.d'orta ha scritto:
Non ricordo se qui o nell'altro thread ho parlato di scelta tra il minore dei mali.
Il vero buco nero è la rendita, secondo me: non si sanno i coefficienti, o meglio si sanno ma si sa che potranno essere cambiati in futuro. Quindi si analizzando fondi (e quindi stimare il miglior montante finale possibile) ma senza poi sapere in quale rendita si trasformerà il montante finale.

Infatti, in questo stesso thread ti chiedevo come calcolare la rendita appunto per questo motivo.
Quello che non mi piace, al di là di tutto, è il fatto che non è possibile riscattare l'intera cifra. In pratica, loro gestiscono i miei soldi e poi sempre loro si prendono la libertà di decidere come e quanto ridarmeli ( mi verrebbe da dire anche se ... ridarmeli)
:(
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
slowdown ha scritto:
te prova a sostituire al tuo "" clienti"" il mio "" lavoratori dipendenti la cui gestione INPS è attiva...."

La gestione in attivo diventerà presto in passivo, da qui l'aumento costante dei contributi, vedi i parasubordinati dal 2007 (batosta dovuta al voler ostacolare i rapporti di lavoro dipendente spacciati per cococo ed affini)...ma poi basterà cambiare le regole in futuro, ed ecco fatto anche qui.
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
matabo ha scritto:
Fermo restando l'apprezzamento per l'articolo di D'Orta che non vuole certo cambiare il mondo, ma cerca di analizzare un po' di numeri. Non e' certo colpa sua se i dipendenti stanno come stanno.


Io non sono un tifoso sfegatato di questa legge, ma la situazione è quella che è ed allora cerchiamo di capire, analizzare, ecc. per scegliere avendo a disposizione il maggior quantitativo di dati possibili. Anche perché dall'altra parte ci sono non solo interessi politici ma anche quelli di banche ed assicurazioni che badano solo al loro conto economico.
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
giomf ha scritto:
se io aderisco a un fondo pens. e verso una cifra/annua uguale o più piccola del maturato/annuo del mio TFR . .
. . insomma ...sarebbe che non porto nulla in detrazione nella denuncia dei redditi
. . .è . .così . . ?


La deduzione spetta per i contributi, non per la quota di TFR. Ecco su cosa non ci intendavamo.
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
ginus ha scritto:
Infatti, in questo stesso thread ti chiedevo come calcolare la rendita appunto per questo motivo.
Quello che non mi piace, al di là di tutto, è il fatto che non è possibile riscattare l'intera cifra. In pratica, loro gestiscono i miei soldi e poi sempre loro si prendono la libertà di decidere come e quanto ridarmeli ( mi verrebbe da dire anche se ... ridarmeli)
:(

Diciamo che è anche logico: è prodotto previdenziale, offrono anche facilitazioni fiscali apposite e quindi è naturale che alla fine devi optare soprattutto per la rendita. Sulla possibilità di ottenere il capitale e non la rendita ci sono alcuni calcoli di convenienza (se la conversione in rendita di almeno il 70% del montante finale genera un assegno inferiore alla metà dell'assegno sociale, si può prendere tutto il capitale. Qui, poi ci sono interpretazioni sugli eventuali anticipi..io propendo per tenerne conto nei conteggi, altrimenti finisce che tutti prendono il capitale).

Sul calcolo della rendita, poi, abbiamo detto che i coefficienti si potranno cambiare in futuro e quindi qualsiasi conteggio resta teorico.
 

nic.73

Forumer attivo
Eppure alcune cose interessanti ci sono:
1) la tassazione della futura rendita non avverrà in base alle aliquote marginali (come per la pensione inps), bensì la tassazione sarà fissa al 15% ed inoltre la stessa potrà scendere fino al 9% a seconda degli anni di contribuzione;
2) con l'attuale riforma ciò che viene accantonato non va perso. Se il contribuente decede durante il periodo di attività lavorativa il capitale va agli eredi, se il contribuente è in pensione può decidere per la reversibilità;
3) è vero che non si può riscattare in toto il capitale maturato, ma a quanti è capitato di trovarsi in un'azienda che alla fine il TFR non ce l'ha più? magari per fallimento?
4) per gli autonomi e i liberi professionisti è stato rimosso il tetto del 12% del reddito. Rimane solo il tetto dei 5.164 euro;

Chiaramente poi ci sono anche i lati negativi. Alla fine le più penalizzate sapete chi sono? Le aziende con più di 50 dipendenti che si trovano i dipendenti stessi che optano per dare il TFR all'INPS. Infatti l'INPS brucierà in pochi istanti i soldi per tappare i buchi disastrosi qua e là (es.Ferrovie dello Stato), ma sapete cosa accadrà quando il dipendente avrà diritto alla restituzione del TFR? Sarà l'AZIENDA che pagherà il TFR rivalendosi poi sull'INPS (e forse rivedrà i propri soldi in 50 anni).
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
nic.73 ha scritto:
Eppure alcune cose interessanti ci sono:
1) la tassazione della futura rendita non avverrà in base alle aliquote marginali (come per la pensione inps), bensì la tassazione sarà fissa al 15% ed inoltre la stessa potrà scendere fino al 9% a seconda degli anni di contribuzione;
2) con l'attuale riforma ciò che viene accantonato non va perso. Se il contribuente decede durante il periodo di attività lavorativa il capitale va agli eredi, se il contribuente è in pensione può decidere per la reversibilità;
3) è vero che non si può riscattare in toto il capitale maturato, ma a quanti è capitato di trovarsi in un'azienda che alla fine il TFR non ce l'ha più? magari per fallimento?
4) per gli autonomi e i liberi professionisti è stato rimosso il tetto del 12% del reddito. Rimane solo il tetto dei 5.164 euro;



Ma senza sapere come il capitale si trasformerà in rendita saltano tutti i discorsi.
Se l'azienda fallisce è l'Inps a pagare il TFR, comunque.
 

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