Azioni Italia Grafici indici e titoli

Il mercato e gli istituzionali acquisteranno il ns debito finche’sara’ ritenuto “ sostenibile” , a mio avviso non lo e’. Detengo btp Italia fino scad 2024 , per i lunghi preferisco rating migliori dove dovro’ solo preoccuparmi dell’ inflazione.

Ogni opinione è legittima.

La durata media dei titoli di Stato che ho in portafoglio è di 6,34 anni per quel che riguarda l'indicizzato all'inflazione italiana e di 3,65 anni per quel che riguarda il tasso fisso. Il portafoglio è ripartito all'85% sull'indicizzato e al rimanente 15% sul fisso.

Sarebbe da allungare la durata del fisso viste le previsioni di una prossima fine dei rialzi dei tassi da parte della Bce

Ma scopo della parte in titoli di Stato nella mia gestione è di potersi rendere disponibile, con al più perdite contenute, ad eventuali switch di riequilibrio sull'azionario nei casi, piuttosto frequenti, almeno una volta l'anno, in cui quest'ultimo subisca un ribasso consistente

Quindi prediligo, per l'obbligazionario, la massima prudenza

Certamente, volessi andare su titoli oltre i 10 anni diversificherei all'estero, ma la cosa non fa attualmente parte della mia strategia

Ogni opinione è legittima, ... quindi anche quella dei mercati, ... tutt'altro che perfetti

Ma l'opinione dei mercati è che il Btp 01mar72, quindi che scade tra 49 anni, possa rendere il 3,98% netto. Il 4,55% lordo.

Questo non mi pare compatibile con la visione di chi ritiene insostenibile il debito pubblico italiano

Suppongo che il premio al rischio default dovrebbe essere assai maggiore

Che devo dirti ? Sarà probabilmente la mia visione offuscata anche dal fatto che a suo tempo, certamente in un diverso contesto economico, comprai casa con un mutuo decennale del Credito Italiano al 14,5% senza che fallissi io o che fallisse l'Italia

Oggi sarebbe ben diverso, certi tassi, che pure abbiamo avuto, sarebbero insostenibili

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... Sarebbe da allungare la durata del fisso viste le previsioni di una prossima fine dei rialzi dei tassi da parte della Bce

Ma scopo della parte in titoli di Stato nella mia gestione è di potersi rendere disponibile, con al più perdite contenute, ad eventuali switch di riequilibrio sull'azionario nei casi, piuttosto frequenti, almeno una volta l'anno, in cui quest'ultimo subisca un ribasso consistente

Quindi prediligo, per l'obbligazionario, la massima prudenza

Attualmente comunque, e forse ancora per un bel po', a causa della forte crescita dell'azionario da ottobre, dovessi incrementare reinvestendo dividendi e cedole dovrei farlo ancora sull'obbligazionario.

L'azionario in portafoglio si è infatti fortemente sbilanciato positivamente

Si lavora in una logica contrarian
 

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