Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato / 2

ieri sera ero preoccupato per questa alleanza...nn sapevo proprio cosa asperttarmi...

Be meglio cosi'...peccato che tra quello che ho in ptf sono tutte verdi tranne la 28 che ho pure incrementato

Era quella precedente ... ed essendo entrato in Parlamento, An.ell era la soluzione più veloce e razionale.

Il mercato, credo, avrebbe premiato maggiormente una scelta verso partiti più "europeisti".

Comunque è così ... e non ci resta altro che registrare.
 
Non preoccuparti!
Quelle che oggi rimangono indietro, saliranno di più domani.

ma si dai penso lo penso anche io :)

Era quella precedente ... ed essendo entrato in Parlamento, An.ell era la soluzione più veloce e razionale.

Il mercato, credo, avrebbe premiato maggiormente una scelta verso partiti più "europeisti".

Comunque è così ... e non ci resta altro che registrare.

esatto....vedremo nelle giornate a seguire
 
Era quella precedente ... ed essendo entrato in Parlamento, An.ell era la soluzione più veloce e razionale.

Il mercato, credo, avrebbe premiato maggiormente una scelta verso partiti più "europeisti".

Comunque è così ... e non ci resta altro che registrare.


Penso che anche il fatto che la costola anti-memorandum di Syriza non sia entrata neppure in parlamento è cosa buona per il mercato; poi come dicevo qualche giorno fa importante Tsipras premier senza kumunisti ;)
 
Sono alle prese con le locazioni agli studenti internazionali e non sto seguendo come faccio di solito . Sono passata sul forum per un saluto a tutti coloro che hanno sofferto come me le pene dell'inferno greco . Ho ripristinato tutto il capitale iniziale ed il loss virtuale è frutto di utili conseguiti cedolando e tradando . :V:V:V 50% cash in attesa di ghiotte occasioni oppure di investimenti mirati .;) Chi va piano va sano e va lontano !
Grazie a Tommy ed a tutti voi ed a chi ha postato la quotazione della
2034 5,2% messa nel dimenticatoio momentaneamente .
:ciao:
 
A 106,13 mld. Di euro ammonta passività della Banca di Grecia alla BCE









Gli obblighi della Grecia al sistema di pagamento della zona euro, Target 2, arrivato alla fine di luglio al livello più alto dal 2012, come i timori che la Grecia sarà costretto a lasciare la zona euro innescato deflussi di capitali dal paese.


La Banca di Grecia aveva passività nette per € 106.130.000.000. Di euro alla BCE alla fine di luglio, secondo il sistema di pagamento di destinazione 2 dati diffusi oggi per la prima volta, la Banca centrale europea (BCE).


Il sistema Target 2 facilita i pagamenti tra le banche dei paesi della zona euro, promuoverli attraverso l'account che dispone ogni banca centrale alla BCE. Queste cifre significano che i pagamenti da banche greche a istituzioni di altri paesi della zona euro hanno superato i pagamenti in direzione opposta (dalle banche della zona euro alle banche greche) contro 106.130 milioni Di euro.


L'indebitamento finanziario netto di 107,7 miliardi di euro Grecia ha raggiunto il livello più elevato dalla fine del 2012- a fine giugno, quando il governo greco ha imposto controlli sui flussi di capitale (controlli sui capitali).


Squilibri nei pagamenti transfrontalieri sono aumentati nel biennio 2010-2012, il settore privato ha ritirato i fondi e le banche ricorso alla BCE per il finanziamento, perché hanno smesso di prestare loro le economie più forti banche.


Il debito netto di Italia e Spagna è sceso dal massimo del 2012, mentre la greca risalire entro la fine del 2014, insieme con l'incertezza politica nel paese.


(capital.gr)


***
Un cero per San Marietto ...
 
Dal Sole 24 ore

Europa | Grecia, il ?canale parallelo? dell?accordo per ricapitalizzare le banche

Grecia, il “canale parallelo” dell’accordo per ricapitalizzare le banche
Adesso al lavoro insieme. Ci sono le basi tecniche e politiche per mettere in pratica l’accordo con i creditori raggiunto ad agosto, non perdiamo tempo. E’ questo il messaggio ad Alexis Tsipras che arriva dai ‘palazzi’ delle istituzioni europee. La disponibilità nei confronti dei nuovo governo ellenico sarà piena. A Bruxelles molti esponenti politici europei accarezzavano l’idea di un governo di grande coalizione ad Atene e non è un caso che la Commissione Ue (guidata dal popolare Jean Claude Juncker) insista sulla grande forza delle posizioni pro euro e pro Europa nel nuovo parlamento ellenico, ben oltre i confini dell’alleanza Syriza-Anel. La prima verifica dell’attuazione del terzo programma di aiuti non comincerà prima di fine ottobre, indicano fonti Ue. Ottobre è un mese di scadenze considerate fondamentali, a partire dagli interventi sulle pensioni. Poi la ricapitalizzazione delle banche, che è una corsia del negoziato a parte: la seconda ‘tranche’ di 15 miliardi per sistemare gli istituti finanziari deve essere sborsata entro metà novembre, a conclusione della valutazione degli asset e dello stress test condotti dalla Bce.

Le dichiarazioni politiche delle istituzioni europee e dei principali governi della zona euro vanno tutte nella stessa direzione: le precondizioni per l’attuazione corretta e nel rispetto dei tempi concordati del terzo programma di aiuti alla Grecia (fino a 86 miliardi di euro in tre anni) ci sono tutte. Piaccia o non piaccia la leadership di Tsipras, è ora più forte dopo il terzo vaglio elettorale dopo il voto in gennaio e il referendum a fine luglio in mezzo al negoziato con i creditori.

Le piroette del leader greco, che ha vinto le elezioni contro la Troika e l’austerità ha vinto il referendum contro un accordo con i creditori e poi ha raggiunto con loro un’intesa peggiore della versione iniziale, oggi sembrano quasi omaggiate. “Il motivo è che dall’accordo di agosto le cose con Atene sono radicalmente cambiate e le delegazioni di Commissione, Bce e Fondo monetario (che continua a essere parte in causa anche se per ora non partecipa al terzo piano di aiuti – ndr) hanno lavorato molto bene con il ministro delle finanze a interim George Chouliarakis come prima con Euclide Tsakalotos”. “Non ci sono segnali di rinvii rispetto agli impegni presi”, hanno indicato fonti europee informate sull’evoluzione della situazione ad Atene. Rispetto alla fase precedente è un cambiamento di 360 gradi.

La cancelleria tedesca ha rimarcato il fatto che la cooperazione con Atene sarà “stretta” sia sul tema dell’attuazione delle misure economiche e per superare la crisi del debito sia sul tema dei rifugiati.

Le reazioni improntate all’ottimismo non devono stupire: debitore e creditori sanno che non esiste alternativa all’attuazione del terzo piano di aiuti e la maggiore stabilità del governo ellenico (anche se non dotato di un grande scarto di maggioranza in parlamento) dovrebbe allontanare definitivamente lo spettro di una Grexit.

In ogni caso, il portavoce della cancelliera Merkel ha ricordato, a scanso di equivoci, che l’accordo di agosto “resta pienamente valido, è una base molto chiara per superare la crisi del debito, il terzo piano di aiuti non è stato concluso con un governo greco ma con la repubblica ellenica”.

La prima ‘tranche’ del nuovo programma prevede l’esborso di 26 miliardi in due tappe: la prima è stata di 10 miliardi per la ricapitalizzazione delle banche e il finanziamento delle iniziative di risoluzione (gestione ordinata dei fallimenti). La seconda ‘tranche’ prevede vari esborsi il primo dei quali è stato quello di agosto, 13 miliardi. Il resto arriverà dopo la conclusione della verifica autunnale dell’attuazione del programma di riforme e delle misure economiche.

Per la ricapitalizzazione e la risoluzione delle banche l’accordo prevede una seconda ‘tranche’ di 15 miliardi che “può essere disponibile dopo la prima verifica e non oltre il 15 novembre soggetta alla conclusione della ‘asset quality review’ e allo stress test” e all’attuazione di una serie di misure per stabilizzare il sistema finanziario.

In cima alla lista delle priorità per stabilizzare il sistema finanziario c’è il trattamento delle sofferenze bancarie che, secondo il Fondo monetario internazionale erano il 40% del totale dei prestiti a fine 2013. Per le quattro grandi banche (National Bank, Alhpa Bank, Efg Eurobank e Piraeus Bank controllano il95% del mercato dei prestiti) in termini assoluti i crediti deteriorati ammontavano a 69,4 mld e contando a quelli generati fuori Grecia dalle sussidiarie estere nell’Europa del sud arrivavano a 79,9 miliardi.

I 15 miliardi, indicato fonti Ue, saranno sborsati dopo una valutazione delle misure prese da Atene per facilitare la risoluzione dei crediti in sofferenza (occorre un complesso apparato legale), per adeguare il quadro giuridico del Fondo ellenico per la stabilità finanziaria (è il veicolo speciale creato per stabilizzare il settore bancario) alle disposizioni europee sulla risoluzione bancaria, per la trasparenza nel sistema di ‘governance’ e di nomina dei vertici degli istituti di credito.

“La seconda ‘tranche’ per il sistema bancario sarà versata una volta che sono stati rispettati gli impegni per la stabilizzazione finanziaria previsti nell’accordo di agosto”, indicano le stesse fonti. Ciò significa che gli aspetti micro e macroeconomici del programma e gli impegni per il sistema bancario marciano in parallelo, nel senso che l’esborso per le banche viene assicurato anche se il negoziato sul resto del piano di aiuti non è concluso.

Il memorandum di intesa con i creditori prevede che entro ottobre siano varate decine di misure, dall’avvio dell’abolizione degli sgravi fiscali a riforme nell’amministrazione pubblica, all’intervento sulla tassazione del reddito personale e corporate, al miglioramento della raccolta delle entrate, al contrato dell’evasione, al riordino delle pensioni (con effetto dal primo gennaio 2016).
 
Grecia: Alexis Tsipras presta giuramento, è di nuovo primo ministro

Per la seconda volta in otto mesi Alexis Tsipras ha giurato come primo ministro fedeltà alla costituzione a al popolo greco davanti al presidente Prokopis Pavlopoulos.
Come a fine gennaio, il leader del partito di sinistra Syriza non ha prestato giuramento religioso come era tradizione in Grecia.
Tsipras formerà di nuovo un governo di coalizione con il partito di destra Anel, Greci Indipendenti, come aveva annunciato domenica dopo la vittoria alle elezioni anticipate: l’esecutivo conterà su 155 deputati su 300 membri del parlamento monocamerale e dovrà attuare le riforme legate al terzo piano di salvataggio internazionale.
Il leader di Anel, Panos Kammenos, dovrebbe restare alla guida della Difesa. Primo appuntamento a livello europeo per il primo ministro mercoledì a Bruxelles per il Consiglio dei capi di Stato e di governo
 

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