tommy271
Forumer storico
CRISI: SPREAD SOTTO 500. TASSI REALI SU DEBITO SURCLASSANO PIL (PUNTO)
(ASCA) - Roma, 29 nov - Sul fronte del debito pubblico gli occhi erano puntati sull'Italia alla prese con l'asta dei Btp triennali e decennali. Buona la domanda degli investitori, male il costo del finanziamento del debito pubblico che, a causa del crescente rischio di credito in capo al Belpaese, continua a salire.
Il Tesoro ha raccolto 3,5 miliardi di euro collocando Btp triennali ma ha dovuto riconoscere un interesse annuo del 7,89%, nella precedente asta, per fare il pieno, era stato sufficiente pagare il 4,93%. Stessa musica per i 2,5 miliardi raccolti con il collocamento dei Btp decennali, il tasso di interesse e' salito al 7,56% rispetto al 6,06% della precedente asta.
Il premier Mario Monti, che ha anche l'interim del Tesoro, e' volato a Bruxelles per le riuinioni dell'Eurogruppo e dell'Ecofin.
Da Bruxelles e' arrivato l'ennesimo invito all'Italia a fare bene e presto per mettere in sicurezza il pareggio di bilancio pubblico nel 2013. Sara' necessaria una manovra aggiuntiva per ripianare la maggiore spesa sul debito pubblico dovuta all'aumento dei tassi di interesse.
La medicina andra' dosata con grande attenzione, un'azione solo dal lato delle entrate potrebbe aumentare le conseguenze negative della recessione prossima ventura. Per il 2012 l'Ocse si attende una contrazione del Pil tricolore pari a -0,5%. Secondo diversi uffici studi di banche, il Bel paese e' gia' in contrazione: nel terzo e nel quarto trimestre di quest'anno il Pil potrebbe a regalare una serie di numeri sottozero.
C'e' poco da consolarsi nel restrigimento dello spread tra Btp-Bund a 490 punti, il punto non e' piu' la soglia dei 550 punti quanto piuttosto il costo reale del debito.
L'Italia, pur in una fase di bassa crescita economica, paga tassi di interesse a lungo termine del 7,56%, ben il 4% superiori al tasso di inflazione annuo (3,4% dato finale di ottobre).
Tassi reali (al netto dell'inflazione) superiori al 4% sono un caso quasi unico, fatta eccezione per Grecia, Portogallo e Irlanda. Tassi di interesse reali positivi sono una vera jattura per il debitore che vede crescere il valore reale delle proprie passivita'.
La Germania,la prima della classe, raccoglie denaro a lungo termine con tassi piu' o meno identici (2,25%) al tasso di inflazione (2,5%), la Gran Bretagna paga adirittura interessi reali negativi, stessa musica per gli Usa.
Poi c'e' la Francia paga tassi d'interessi del 3,58 ma con l'inflazione al 2,3%, i tassi reali sono positivi di poco piu' di un punto percentuale. Persino la Spagna, con l'inflazione al 3% e i tassi sul debito al 6,39%, sta meglio del Belpaese.
Se i tassi di interesse reali sul debito tricolore sono intorno al 4% e il Pil viaggia a ridosso dello zero, l'avanzo primario di bilancio pubblico (entrate meno spese, al netto degli interessi sul debito pubblico, per abbattere il debito deve essere almeno del 4% del Pil, se va bene quest'anno si arrivera' allo 0,2% del Pil, servira' a ben poco.
***
Piccola lezioncina ...
(ASCA) - Roma, 29 nov - Sul fronte del debito pubblico gli occhi erano puntati sull'Italia alla prese con l'asta dei Btp triennali e decennali. Buona la domanda degli investitori, male il costo del finanziamento del debito pubblico che, a causa del crescente rischio di credito in capo al Belpaese, continua a salire.
Il Tesoro ha raccolto 3,5 miliardi di euro collocando Btp triennali ma ha dovuto riconoscere un interesse annuo del 7,89%, nella precedente asta, per fare il pieno, era stato sufficiente pagare il 4,93%. Stessa musica per i 2,5 miliardi raccolti con il collocamento dei Btp decennali, il tasso di interesse e' salito al 7,56% rispetto al 6,06% della precedente asta.
Il premier Mario Monti, che ha anche l'interim del Tesoro, e' volato a Bruxelles per le riuinioni dell'Eurogruppo e dell'Ecofin.
Da Bruxelles e' arrivato l'ennesimo invito all'Italia a fare bene e presto per mettere in sicurezza il pareggio di bilancio pubblico nel 2013. Sara' necessaria una manovra aggiuntiva per ripianare la maggiore spesa sul debito pubblico dovuta all'aumento dei tassi di interesse.
La medicina andra' dosata con grande attenzione, un'azione solo dal lato delle entrate potrebbe aumentare le conseguenze negative della recessione prossima ventura. Per il 2012 l'Ocse si attende una contrazione del Pil tricolore pari a -0,5%. Secondo diversi uffici studi di banche, il Bel paese e' gia' in contrazione: nel terzo e nel quarto trimestre di quest'anno il Pil potrebbe a regalare una serie di numeri sottozero.
C'e' poco da consolarsi nel restrigimento dello spread tra Btp-Bund a 490 punti, il punto non e' piu' la soglia dei 550 punti quanto piuttosto il costo reale del debito.
L'Italia, pur in una fase di bassa crescita economica, paga tassi di interesse a lungo termine del 7,56%, ben il 4% superiori al tasso di inflazione annuo (3,4% dato finale di ottobre).
Tassi reali (al netto dell'inflazione) superiori al 4% sono un caso quasi unico, fatta eccezione per Grecia, Portogallo e Irlanda. Tassi di interesse reali positivi sono una vera jattura per il debitore che vede crescere il valore reale delle proprie passivita'.
La Germania,la prima della classe, raccoglie denaro a lungo termine con tassi piu' o meno identici (2,25%) al tasso di inflazione (2,5%), la Gran Bretagna paga adirittura interessi reali negativi, stessa musica per gli Usa.
Poi c'e' la Francia paga tassi d'interessi del 3,58 ma con l'inflazione al 2,3%, i tassi reali sono positivi di poco piu' di un punto percentuale. Persino la Spagna, con l'inflazione al 3% e i tassi sul debito al 6,39%, sta meglio del Belpaese.
Se i tassi di interesse reali sul debito tricolore sono intorno al 4% e il Pil viaggia a ridosso dello zero, l'avanzo primario di bilancio pubblico (entrate meno spese, al netto degli interessi sul debito pubblico, per abbattere il debito deve essere almeno del 4% del Pil, se va bene quest'anno si arrivera' allo 0,2% del Pil, servira' a ben poco.
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Piccola lezioncina ...
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