Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (3 lettori)

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PASTELLETTO

Guest
il 29 fu una crisi totalmente diversa da quella attuale

Poi tirare fuori il '29 per commentare una dinamica economico-finanziaria del 2011 è come voler analizzare la tensione in Kashmir tra India e Pakistan alla luce dell'esperienza delle.....guerre puniche....

Altri mondi.
Altre dinamiche.

Non c'è nulla del mondo del 1929 che assomigli al mondo del 2011.
Nulla.

Certo che i tempi sono diversi.
Però uno degli errori, nel '29 fu proprio l'assenza dell'immissione di liquidità per frenare il crollo, che io sappia.
 

tommy271

Forumer storico
La tua risposta dimostra ignoranza e superbia. Le frasi da bar sono le tue. Qui si ragiona, quindi cerca di mettere in coollegamento le tue dita col cervello. L'euro è sul precipizio, come i fatti dimostrano. Un paese con un debito di 2000 mld di euro non può continuare a pagare tassi nell'ordine dell'8% e più per cento senza andare in bancarotta e far crollare l'euro, ossia l'oggetto istituzionale della BCE. Ne deriva che la BCE deve salvaguardare l'euro e quindi, la scienza economica insegna, cosa che tu dovresti studiare, deve intervenire come prestatore di ultima istanza. Ti ricordo che la FED nel corso della crisi del 2008 ha rifinanziato il sistema bancario emettendo liquidità per 7000 dollari. "It's the economy .. stupid" si diceva ai tempi di Clinton. Poi il riferimento a Draghi è solo un traslato per riferirsi al direttivo della BCE, che ha appunto un atteggiamento codino nei confronti del governo tedesco.

Io direi che un cambio a 1,20 aiuterebbe molto la competitività delle nostre aziende.
Visto che il 2012 il barometro segnala "recessione" raddrizzare il PIL non sarebbe male ...
 

ricpast

Sono un tipo serio
Infatti parlano tutti di un crollo dell'Eurozona ... ma quanto quota oggi la sua moneta?

Non c'è dubbio che agendo un po' il tasso di cambio euro/dollaro si può dare un pò di rilancio alle economie periferiche, oltre all'export tedesco.

Si, ma le operazioni delle banche centrali (la FED è stata la prima ad esperienziare questa nuova realtà nella fase restrittiva di politica monetaria attuata tra il 2005 ed il 2007 che ha visto la sua totale incapacità di poter influire nei tassi di medio lungo termine) sono oggigiorno ben poco efficaci nell'indirizzare il tasso di cambio.

In ogni caso, in tali specifiche operazioni, è più navigata la FED della BCE....ed i risultati sono sul piatto.
Nel senso che appare alquanto ingenuo sostenere che non vi sia negli ultimi 4 anni un fortissimo interesse a deprimere il dollaro da parte delle autorità yankee; usano armi vecchie e di sicuro molto rischiose nell'attuale contesto ma sono le uniche che conoscono bene.

Deprimi la valuta = sostieni i numeri delle tue corporation che hanno business mondiali in altre valute = leghi a doppio filo i tuoi debitori.

A loro l'inflazione interessa poco....sono americani.....
Io preferisco i tedeschi, sono europeo.
 

ficodindia

Forumer storico
Io direi che un cambio a 1,20 aiuterebbe molto la competitività delle nostre aziende.
Visto che il 2012 il barometro segnala "recessione" raddrizzare il PIL non sarebbe male ...
Secondo me solo nel medio lungo termine. Nel breve l'intervento pesante della BCE in una situazione di sottoccupazione, come quella attuale, provocherà soprattutto un aumento della domanda effettiva. Il pericolo d'inflazione, come paventano i tedeschi, non è immediato . Per cui nel breve il cambio euro/dollaro non dovrebbe sostanzialmente risentirne. Nel medio/lungo termine la BCE ha comunque strumenti efficaci per raffreddare l'economia e quindi un eventuale inflazione.
 
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tommy271

Forumer storico
Si, ma le operazioni delle banche centrali (la FED è stata la prima ad esperienziare questa nuova realtà nella fase restrittiva di politica monetaria attuata tra il 2005 ed il 2007 che ha visto la sua totale incapacità di poter influire nei tassi di medio lungo termine) sono oggigiorno ben poco efficaci nell'indirizzare il tasso di cambio.

In ogni caso, in tali specifiche operazioni, è più navigata la FED della BCE....ed i risultati sono sul piatto.
Nel senso che appare alquanto ingenuo sostenere che non vi sia negli ultimi 4 anni un fortissimo interesse a deprimere il dollaro da parte delle autorità yankee; usano armi vecchie e di sicuro molto rischiose nell'attuale contesto ma sono le uniche che conoscono bene.

Deprimi la valuta = sostieni i numeri delle tue corporation che hanno business mondiali in altre valute = leghi a doppio filo i tuoi debitori.

A loro l'inflazione interessa poco....sono americani.....
Io preferisco i tedeschi, sono europeo.

Si, anche noi siamo europei.
Qui entriamo però nel girone dantesco della questione valutaria.
Son d'accordo che l'America spinge verso un deprezzamento del dollaro. L'Eurozona ci mette del suo, con la tensione in tutta l'area.
Obiettivi? Euro più debole (meglio per i Periferici) e maggiore coesione delle politiche dell'Euro a 17.
In tutto questo mancano però decisioni chiare e lineari ... e soprattutto condivise.
Vediamo se l'8/9 Dicembre riusciremo a fare un passo in avanti.
 

tommy271

Forumer storico
Secondo me solo nel medio lungo termine. Nel breve l'intervento pesante della BCE in una situazione di sottoccupazione, come quella attuale, provocherà soprattutto un aumento della domanda effettiva. Il pericolo d'inflazione, come paventano i tedeschi, non è immediato . Per cui nel breve il cambio euro/dollaro non dovrebbe sostanzialmente risentirne. Nel medio/lungo termine la BCE ha comunque strumenti efficaci per raffreddare l'economia e quindi un eventuale inflazione.

Neanche tanto, un cambio a 1,20 rilancerebbe subito l'export allontanando le nubi della recessione.

Il pericolo "inflazione" derivante da un'azione più incisiva della BCE (acquisto illimitato sino al rendimento "X") anch'io non lo vedo.
Ma i tedeschi hanno avuto la fine di Weimar e il nazismo. Due eredità incancellabili.
 

gualberto

Charlie don't Surf
che è successo? una dose di viagra?

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MILANO, 30 novembre (Reuters) - Piazza Affari mette il turbo nel primo pomeriggio dopo l'annuncio di un'azione combinata delle banche centrali per fornire liquidità al sistema finanziario globale.
 
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