Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
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Crisi/ Fmi smentisce voci su nuova linea di credito per l'Ue

Notizia diffusa dall'agenzia di stampa giapponese Nikkei



New York, 8 dic. (TMNews) - Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) e un funzionario del G20 hanno smentito la notizia diffusa dall'agenzia stampa giapponese Nikkei secondo cui i leader delle più importanti economie mondiali sarebbero intenzionati ad approntare una nuova linea di credito da 600 miliardi di dollari per il Fmi, in modo da limitare la diffusione della crisi debitoria.

"Non c'è stata alcuna discussione in tal senso", ha detto il portavoce del Fmi, William Murray, in una nota. L'agenzia Nikkei aveva riferito che Giappone, Stati Uniti e Cina avrebbero contribuito alla creazione della nuova linea di credito che porterebbe i fondi a disposizione del Fondo a 1.000 miliardi di dollari.

"Ci sono poche possibilità che gli Stati Uniti diano un loro contributo, politicamente sarebbe un autogol", ha detto Eswar Prasad, economista alla Cornell University. In più occasioni, il segretario al Tesoro Timothy Geithner ha dichiarato che Washington non darà altri fondi al Fmi e che l'Europa ha risorse sufficienti per risolvere i propri problemi.
 
Crisi/ Oggi Monti a vertice Ue Bruxelles, con carte in regola

Il premier parteciperà a pieno titolo a dibattito su futuro euro



Bruxelles, 8 dic. (TMNews) - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, sarà questa sera a Bruxelles per il suo primo vertice Ue, che si annuncia anche fra i più importanti dell'intera storia dell'integrazione europea. Monti si presenterà al cospetto dei colleghi dei Ventisette con un doppio surplus di legittimità: la larghissima maggioranza che lo appoggia in Parlamento, e il varo della sua manovra finanziaria, anche al di là di quanto chiedeva l'Europa, per consolidare l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013.

L'aver fatto 'i compiti a casa', come chiedono sempre i tedeschi a tutti i partner dell'Ue, permetterà al governo italiano di partecipare a pieno titolo al cruciale dibattito sulla nuova 'governance' economica, e più precisamente alla costruzione di quel 'nuovo patto' sulle regole di bilancio condivise (il 'fiscal compact' chiesto dal presidente della Bce Mario Draghi) che determinerà il futuro dell'Eurozona.

Il ruolo che potrà svolgere Monti è molto atteso dalle istituzioni Ue, e in particolare dalla Commissione, per la sua grande competenza e per le sue posizioni naturalmente in linea con la difesa del 'metodo comunitario', che dovrebbero riequilibrare l'approccio a volte troppo 'intergovernativo'm dell'asse franco-tedesco.

Per gli interessi dell'Italia è innanzitutto importante che siano approvate misure anticontagio efficaci per metterla al riparo dalla crisi del debito sovrano. Un altro punto vitale nella discussione sulla nuova disciplina 'tedesca' di bilancio per i paesi dell'Eurozona sarà quello dei 'fattori rilevanti' (come il livello complessivo dell'indebitamento del paese, compreso quello privato e delle imprese) nella definizione della situazione di 'debito eccessivo', che darà luogo a un nuovo tipo di procedura con sanzioni 'semiautomatiche'.
 

35 a scadenza tra X anni,
prezziato ad oggi forse quei 10 che sommati ai 15 cash danno le quotazioni attuali


proprio questo volevo dire: quei 35 hanno attributi talmente incerti che approssimarne un valore significativo è quasi impossibile.
Considerato che avranno CAC + il discorso del grace period decennale (che non so se è stata una traduzione venuta male)+la probabile non negoziabilità, ne fanno uno strumento che avrà valore solo a scadenza (se ci arrivano).
 
proprio questo volevo dire: quei 35 hanno attributi talmente incerti che approssimarne un valore significativo è quasi impossibile.
Considerato che avranno CAC + il discorso del grace period decennale (che non so se è stata una traduzione venuta male)+la probabile non negoziabilità, ne fanno uno strumento che avrà valore solo a scadenza (se ci arrivano).

Queste sono le proposte greche.
 
Crisi: Grecia; Contrari a Europa a due velocita', Venizelos

Ministro Finanze a dibattito in Parlamento sul bilancio 2012

07 dicembre, 11:45

(ANSAmed) - ATENE, 7 DIC - ''La Grecia e' contraria ad un'Europa a due velocita'': lo ha ribadito la scorsa notte, intervenendo in Parlamento al dibattito sul bilancio 2012, il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos. ''L'Europa - ha aggiunto il ministro - si trova di fronte a un grande dilemma. Se i Paesi dell'eurozona verranno separati in modo definitivo in Paesi con surplus e in Paesi con deficit, allora l'edificio europeo perdera' la sua prospettiva e la sua stabilita' e, dal punto di vista storico, non promettera' piu' quello che deve promettere per il cammino verso l'integrazione europea''. ''Dal dibattito odierno, ha detto ancora Venizelos, e' emerso un punto fondamentale: la nostra comune angoscia per il futuro dell'Europa, l'Europa che non puo' lasciare in sospeso il proprio percorso di unificazione economica e finanziaria e nemmeno quello dell'integrazione istituzionale e politica''.

***
La posizione di Atene al Vertice.
 
Vediamo un pò velocemente le chiusure di ieri con la premessa che i dati di Grecia e Italia sono discordanti rispetto a Bloomberg, probabilmente c'è un problema tecnico di rilevamento (o di benchmark).
Ieri l'agenzia Dagong ha anticipato tutti con un downgrade su Italia (tripla B) e Francia (A+), in attesa del Vertice vedremo se le "Tre sorelle" seguiranno ...
Nessuna novità per quanto riguarda lo PSI ellenico, le proposte dell'IIF e quelle elleniche sono ferme in attesa di sviluppi nell'Eurozona.
Il clima che si respira non è dei migliori, una debolezza diffusa da ieri pomeriggio sui periferici "non salvati" non lascia intravedere nulla di buono.
Speriamo che il duo Merkozy ci sorprenda positivamente come a luglio ...

Grecia 3428 pb. (3007)
Portogallo 1077 pb. (1135)
Irlanda 678 pb. (681)
Italia 445 pb. (408)
Spagna 338 pb. (302)
Belgio 233 pb. (207)
Austria 116 pb. (108)
Francia 111 pb. (105)

Bund Vs Bond +7 (+10)
 
Lch Clearnet e CC&G tagliano margini iniziali su debito Italia

giovedì 8 dicembre 2011 08:51






LONDRA, 8 dicembre (Reuters) - Le case di clearing Lch.Clearnet e Cassa di Compensazione e Garanzia hanno ridotto il costo imposto sull'utilizzo dei governativi italiani come collaterale, a seguito del recente, per quanto parziale, abbassamento dei rendimenti sul debito pubblico del paese.
La riduzione è compresa tra 1,05 e 3,5 punti percentuali, secondo quanto comunicato dalle note pubblicate sui siti delle due società di cleraring; il margine sui bond italiani con scadenza tra i 7 e i 10 anni è stato abbassato di 3,5 punti percentuali all'8,15%.
Le due case di clearing avevano alzato i margini iniziali sul debito italiano lo scorso 9 novembre.

***
OT, ma periferici.
 
Bond euro poco mossi in apertura in attesa Bce e vertice Ue

giovedì 8 dicembre 2011 09:11



LONDRA, 8 dicembre (Reuters) - Poco variati i futures Bund in apertura di seduta, anche se con una leggera prevalenza di vendite, mentre si muovono in positivo quelli sui Btp a seguito della decisone delle due case di clearing Lch Clearnet e Cassa di COmpensazione di rialzare i requisiti sui margini richiesti sui govenrnativi italiani utilizzati come collaterale .

Prevale sul mercato l'attesa per il meeting odierno della Bce - da cui è atteso almeno un taglio dei tassi di un quarto di punto, insieme a nuove misure a sostengo della liquidità - e per il summit europeo che parte stasera a Bruxelles, con gli investitori che evitano di prendere posizioni definite in attesa di capire se i leader politici della zona euro produrranno misure concrete - oppure l'ennesimo rinvio - per il contrasto della crisi finanziaria della regione.

"Il rischio è che la Bce faccia meno di quanto si spera e che ci sia quindi un po' di delusione, che però paradossalmente potrebbe sostenere i Bund" spiega un trader. "Le posizioni sono molto leggere, la situazione rimarrà probabilmente volatile, c'è una grossa dose di rischio legata agli eventi di questi giorni".

Nonostante dalla Francia siano arrivati segnali di incoraggiamento (il ministreo delle Finanze Barion ha detto che Francia e Germania nono lasceranno il vertice Ue finché un "potente" accordo non verrà raggiunto), già ieri pomeriggio Berlino ha espresso maggiore pessimismo sulle possibilità di raggiungimento di un accordo. Accordo che, secondo alcuni, sarebbe la precondizione per permettere alla Bce di assumere un ruolo più centrale nel sostegno del debito della zona euro sul mercato obbligazionario.

"Sembra difficile che oggi la Bce possa soprendere il mercato, il rischio complessivo rimane elevato nel pre-summit" afferma lo strategist di Cmmerzbank Rainer Guntermann.
 
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