g.ln
Triplo Panico: comprare
Grecia e scadenza di marzo, cosa dire?
Che ne penso di questo casino?
Nel fondo del mio pensiero rimane la mia solita posizione: un default della Grecia con il pieno coinvolgimento delle persone fisiche (cioè di coloro, tra cui padri di famiglia greci, che hanno investito anche i risparmi di una vita non in LB, ma in un titolo di Stato in EURO della propria Patria) mi sembra ancora non probabile.
Non probabile per le implicazioni politiche non ancora prevedibili che avrebbe di fatto l'abbandono della Grecia al suo destino da parte della UE, dopo aver imposto sacrifici pesantissimi al suo popolo.
Non riesco a vedere un futuro alla unione di questi Paesi relativamente ricchi, che alla prima occasione abbandonano il Paese più debole, ma storicamente e culturalmente uno dei più importanti.
Non sono più tanto sicuro (come lo ero un anno fa) che i nostri leader abbiano compreso la portata storica di quello che sta succedendo.
E se non lo hanno compreso, non mi meraviglierei più di nulla, neanche di un eventuale futuro scoppio di forti ostilità all'interno della UE, con ritorno ai protezionismi.
Se continuo a ritenere, però con minore convinzione di un tempo, che la Grecia alla fine non sarà abbandonata, non posso però non vedere che il prezzo di un titolo scadente il 20 marzo prossimo rimane sotto i 50.
Se come insegna l'AT, che non possiamo buttare nella spazzatura a nostro piacimento, il prezzo incorpora tutto (e cioè anche le informazioni positive e negative relative al titolo cui si riferisce, comprese quelle che noi investitori non conosciamo in questo momento), vuol dire che fino a questa ora di piena notte non esiste in alcuna mente dei poteri decisionali di questa Europa un chiaro piano per salvare la Grecia dal default, iniziando con il pagare la scadenza di marzo.
Forse scrivo cose ovvie, ma è bene ricordare alcuni principi fondamentali dell'AT, anche a me stesso!
Il cuore e la mente sono in conflitto su questi temi in questi giorni.
Come dice Tommy, conviene vedere la fine di questa vicenda; a questi prezzi non si esce, al massimo ci si posiziona lucidamente sulle scadenze che riteniamo più convenienti in base alle nostre previsioni e operatività.
Buona mattinata, sono passate adesso le tre e vado a dormire!
A mia moglie, che dorme da un pezzo, ho detto che volevo leggere i giornali del mattino.
Giuseppe
di cap.pelle e di cap.zate
ne sono state fatte veramente tante, troppe!
Ma da qui a pensare che se l' esito dello PSI+ sarà sfavorevole,
la Grecia, che è ancora nell' UE, possa UNILATERALMENTE decidersi per un default mi sembra grossa.
Come minimo sarà da concordare con l' UE la procedura;
ossia si cercherà una STRADA DISORDINATA (che creerà più macelli di tutto quello che abbiamo visto fino ad oggi),
OPPURE
si cercherà una soluzione concordata anche al default? Concordata significa che il pallino in mano non può averlo unicamente la grecia. Se no si torna al punto precedente.
E allora l' UE è pronta a gestire il default della grecia?? o non lo è ancora (e qui potrebbe quindi "passare" la scadenza almeno di marzo), o abbiamo a che fare con tanti meschini pinocchietti dalle dichiarazioni fatte ancora in questi giorni.
CHE NE PENSI, GIUSEPPE???
Che ne penso di questo casino?
Nel fondo del mio pensiero rimane la mia solita posizione: un default della Grecia con il pieno coinvolgimento delle persone fisiche (cioè di coloro, tra cui padri di famiglia greci, che hanno investito anche i risparmi di una vita non in LB, ma in un titolo di Stato in EURO della propria Patria) mi sembra ancora non probabile.
Non probabile per le implicazioni politiche non ancora prevedibili che avrebbe di fatto l'abbandono della Grecia al suo destino da parte della UE, dopo aver imposto sacrifici pesantissimi al suo popolo.
Non riesco a vedere un futuro alla unione di questi Paesi relativamente ricchi, che alla prima occasione abbandonano il Paese più debole, ma storicamente e culturalmente uno dei più importanti.
Non sono più tanto sicuro (come lo ero un anno fa) che i nostri leader abbiano compreso la portata storica di quello che sta succedendo.
E se non lo hanno compreso, non mi meraviglierei più di nulla, neanche di un eventuale futuro scoppio di forti ostilità all'interno della UE, con ritorno ai protezionismi.
Se continuo a ritenere, però con minore convinzione di un tempo, che la Grecia alla fine non sarà abbandonata, non posso però non vedere che il prezzo di un titolo scadente il 20 marzo prossimo rimane sotto i 50.
Se come insegna l'AT, che non possiamo buttare nella spazzatura a nostro piacimento, il prezzo incorpora tutto (e cioè anche le informazioni positive e negative relative al titolo cui si riferisce, comprese quelle che noi investitori non conosciamo in questo momento), vuol dire che fino a questa ora di piena notte non esiste in alcuna mente dei poteri decisionali di questa Europa un chiaro piano per salvare la Grecia dal default, iniziando con il pagare la scadenza di marzo.
Forse scrivo cose ovvie, ma è bene ricordare alcuni principi fondamentali dell'AT, anche a me stesso!
Il cuore e la mente sono in conflitto su questi temi in questi giorni.
Come dice Tommy, conviene vedere la fine di questa vicenda; a questi prezzi non si esce, al massimo ci si posiziona lucidamente sulle scadenze che riteniamo più convenienti in base alle nostre previsioni e operatività.
Buona mattinata, sono passate adesso le tre e vado a dormire!
A mia moglie, che dorme da un pezzo, ho detto che volevo leggere i giornali del mattino.
Giuseppe