(WSJ)
La Notizia dal
WSJ:
LONDON—The Greek government expects to wrap up talks seeking a 50% write-down on its debt owed to creditor banks by the end of this month, after banks appeared to make concessions on the terms they would accept under a new bailout, said people with knowledge of the situation.
Respectable, but cautious, auction results from Germany and France over the last few days have probably stopped the euro from falling further but investor nerves are still frayed. Meanwhile, discussions over Greek haircuts continue. In exchange, Greece has agreed to consider that the new bonds be governed by English law, which means creditors would be allowed to seize Greek assets if the country fails on its payments. Until now Athens had refused to offer such collateral.
“If nothing changes we are hoping to have an agreement within the next three weeks or even earlier,” a senior Greek government official said. “The threat of a disorderly default has brought about a convergence of views. Now, both sides are willing to compromise.” On Wednesday, Greek Prime Minister Lucas Papademos said Greece faces the risk of a disorderly default in March if it doesn’t complete negotiations for the country’s second bailout loan.
Greece faces a daunting €14 billion ($18 billion) in debt redemptions coming due that month. The troika of the European Commission, the European Central Bank and the International Monetary Fund are in the process of negotiating a second, €130 billion bailout package that could provide Athens additional money if Greece is considered to be implementing agreed reforms……
Vi ricordate il rapporto della
Troi(k)a di Ottobre scorso, quello che indicava l’opzione dell’haircut volontario di un 50% (ma anche 60%) sul debito pubblico greco (ovviamente solo quello emesso prima degli interventi di FMI e UE).
Eccolo in azione, a distanza di 2 mesi ora si discute,
su proposta greca, di un taglio (volontario?) del 50% sul debito pubblico greco. Il debito swappato (cioè quello tagliato del 50% in cambio di quello vecchio) verrebbe posto sotto la giurisdizione inglese, in soldoni significa che i detentori potranno rivalersi sui beni della repubblica ellenica in caso di default.
Detta in altre parole, chi deciderà volontariamente di non farsi tagliare il capitale del 50% si terrà bond non tutelati da leggi internazionali (e quindi a valore zero nella mia opinione), invece chi effettuerà lo swap potrà contare su qulche arma in più per essere ripagato in caso di default..(in caso….).
Personalmente nutro più di un debbio che la “tutela internazionale” abbia un qualche valore reale,
non ce lo vedo il partenone o le partecipazioni statali greche messe all’asta per soddisfare i bondholders (naturalmente sarà un governo diverso da quello di oggi a gestire un evento del genere)
, però per qualche tempo (forse) questi nuovi bond potrebbero addirittura avere un mercato.
Io se fossi un bondholer di titoli greci aderirei e di corsa.
Non ci dimentichiamo che nel momento in cui scrivo i bond greci, uno per l’altro quotano tutti intorno ai 20 – 30 centesimi.
La mossa del governo greco si inquadra nei negoziati per ottenere altri aiuti finanziari entro Marzo. Temo però che sia l’ultimo disperato tentativo di tirare un calcio al barattolo di una nazione completamente fallita e corrotta.
