03/02/2012 18.00 | Tutte | Indietro
Economia & politica Da MILANO FINANZA
Grecia, agenda provvisoria trattative è fitta di impegni
Un calendario provvisorio per le difficili trattative volte ad assicurare il secondo piano di aiuti per la Grecia rivela numerosi impegni, con diversi appuntamenti che potrebbero ritardare il raggiungimento di un accordo, come effettivamente è già avvenuto. Il programma, che è stata visto da DowJones Newswires, individua passo dopo passo i momenti nei quali le varie parti devono incontrarsi e accordarsi per far sì che le trattative avanzino. Il calendario costituisce una guida per i vari attori, ma la sua natura è altamente provvisoria e può cambiare in ogni momento.
In effetti, il programma è giá cambiato. La ricca agenda di appuntamenti è stata posticipata dopo che Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo, ha annunciato che il vertice dei 17 ministri delle Finanze dell'Eurozona inizialmente fissato provvisoriamente per il 6 febbraio non si terrà. Nel comunicato, Juncker ha precisato che l'incontro potrebbe tenersi comunque durante il corso della settimana.
Alcuni funzionari vicini ai negoziati hanno spiegato che l'agenda, distribuita ai creditori istituzionali e privati della Grecia, sta subendo dei ritardi a causa delle "difficili" trattative con la Troika sulle nuove misure di austerità per il Paese. Oltre al vertice inizialmente previsto per lunedì, l'agenda registra un incontro dell'Eurogruppo anche per giovedì, stesso giorno in cui il Parlamento ellenico dovrebbe adottare un provvedimento che inserisca nei titoli di Stato greci le clausole di azione collettiva, che obbligherebbero una minoranza dei creditori privati a rispettare le decisioni prese dalla maggioranza.
Secondo il calendario provvisorio originale, l'operazione di swap sui bond ellenici dovrebbe essere completata entro il 6 marzo, permettendo ai creditori istituzionali di erogare i fondi provenienti dal piano di aiuti da 130 miliardi di euro. In questo modo ci sarebbe il tempo necessario a rimborsare i 14,4 mld euro di bond in scadenza il 20 marzo.
Tuttavia, sembra evidente che l'intero calendario sarà posticipato almeno di qualche giorno, riducendo così il tempo a disposizione di Atene per assicurarsi i nuovi finanziamenti necessari ad evitare la bancarotta. Uno degli elementi chiave del calendario provvisorio originale è il 5 febbraio, quando la Commissione Ue, la Banca centrale europea, il Fondo monetario internazionale, la Grecia e il Fondo salva Stati temporaneo (Efsf) dovrebbero inviare una bozza di un protocollo d'intesa sulla ristrutturazione del debito ellenico detenuto dai privati, che dovrebbe essere completata entro lunedì, secondo quanto inizialmente predisposto.
L'agenda originale prevedeva poi per il 7 febbraio l'adozione di una proposta congiunta della Commissione europea e della Bce su ulteriori accordi di finanziamento all'Efsf. Tra il 7 e l'8 febbraio, si legge nel documento provvisorio, i Paesi dell'Ue dovrebbero approvare l'aumento richiesto delle garanzie dell'Efsf e i documenti sul ruolo dei privati nella ristrutturazione del debito greco. Il 9 febbraio, secondo l'agenda che oggi ha giá subito un ritardo, l'Eurogruppo avrebbe dovuto dare l'approvazione finale all'accordo tra Atene e i creditori privati, mentre il Parlamento ellenico dovrebbe adottare le clausole di azione collettiva.
Il 10 febbraio le parti avrebbero dovuto firmare tutti i documenti chiave legati al piano di aiuti, si legge nell'agenda provvisoria nella quale si aggiunge che il 13 dello stesso mese la Grecia dovrebbe dare il via all'offerta di swap sul debito per i creditori privati, in una transazione che dovrebbe far risparmiare ad Atene circa 100 miliardi di euro. Infine, l'agenda originaria provvisoria prevedeva per il 6 marzo l'accordo sull'operazione di swap sul debito ellenico tra Atene e i
creditori privati, con l'erogazione del prestito dell'Efsf.