ATENE, 7 FEB -
Sotto la minaccia di un fallimento incontrollato, i leader dei tre partiti greci che sostengono il governo di coalizione guidato da Lucas Papademos - Giorgos Papandreou del Pasok (socialista), Antonis Samaras di Nea Dimocratia (centro destra) e Giorgos Karatzaferis di Laos (estrema destra) - si troveranno ancora una volta insieme oggi pomeriggio alle 16.00, salvo imprevisti, per approvare definitivamente il promemoria della troika (un documento di 16 pagine dattiloscritte) condizione necessaria per sbloccare lo scambio dei titoli di Stato in mano ai privati (Psi) e dare il via libera alla concessione del secondo pacchetto di aiuti alla Grecia, da 130 miliardi di euro. Il testo finale del promemoria sara' pronto sui tavoli dei tre leader oggi a mezzogiorno. Secondo informazioni giornalistiche, i sacrifici ricadranno ancora una volta sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati. L'accordo raggiunto fra il governo greco e i tre rappresentanti dei creditori internazionali del Paese prevede, secondo le prime indiscrezioni, nuovi tagli agli stipendi e alle pensioni, la chiusura di Enti statali inutili con il conseguente licenziamento dei dipendenti in esubero mentre si parla anche di un certo numero di insegnanti che dall'anno prossimo resteranno senza lavoro.(ANSAmed).
ecco, l' incipit è perfetto:
"sotto la minaccia di un default incontrollato"
può essere che questi signori firmino ed accettino le condizioni (peraltro molto dure), per portare a casa il prestito;
poi però siccome sono molto levantini/bizantini, può essere che non mantengano o mantengano solo in parte, nel tempo, quanto sottoscritto:
insomma, per me non c'è una bacchetta magica che ci risolve il problema Grecia per sempre
a quel punto la troika sospenderà le rate del prestito, o le posporrà, e le quotazioni andranno ancora inevitabilmente giù (sempre che le scadenze lunghe non scontino già questo panorama, muovendosi poco verso l' alto).
Insomma, è un film già visto; non si tratta di leggere il futuro. E' molto probabile che vada così. Questi sono gli attori protagonisti.
Per ora a muso duro e scontenti firmeranno, così porteranno a casa i 145 mld. promessi; poi i programmi saranno disattesi, più o meno, e ci sarà sempre ancora un nuovo confronto, nuovi compromessi, nuovi rospi da ingoiare...
