Cercando di vedere il positivo: la BCE non può sostenere direttamente la Grecia, per statuto. Non può dunque nemmeno swappare. Ma scambiare i titoli, per esempio, 2019 al 6%, pagati 70\100, che andrebbero in default tra poco, con trentennali all'1% alla pari (cioè valore 100\100), prefigurerebbe un guadagno apparente, ma se consideriamo la quotazione possibile di questi titoli, comunque protetti, sempre sui 20-30\100 stiamo, e il guadagno non esiste. Però formalmente non è una perdita, così come formalmente prestare alle banche all'1% perché ci guadagnino in mille modi fa comunque guadagnare anche la BCE. E intanto il debito immediato della Grecia scende.
Magari l'escamotage è stato concepito appunto come surrogato di un impossibile swap (sto sempre cercando di vedere in positivo).
-Bravo! E allora perché dovrebbero essere titoli in qualche modo privilegiati rispetto ai nostri?-
-Perché, vista l'inaffidabilità della Grecia, il salvatore (che probabilmente metterà proprio quello che manca dello swap-privati) non vuole mettere nelle mani di costoro il destino stesso della BCE.
Diciamo che dal punto di vista sostanziale la cosa potrebbe anche avere molti aspetti positivi. Il problema è che comunque, magari appunto per volontà di "far bene", verranno violate in ogni modo alcune condizioni di parità tra creditori. Il vulnus legale formale resta.
E qui mi fermo, che ho esaurito l'effetto della camomilla e non ne posso più di sforzarmi di fare il buono con costoro.
