Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

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Tesoro: ok asta 3 mld Ctz, tassi giu'

Rendimento scende al 3,013% da 3,763% di gennaio

24 febbraio, 11:26

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(ANSA) - ROMA, 24 FEB - Il Tesoro ha collocato sul mercato tutti i 3 miliardi di Ctz 'zero coupon' scadenza 2014, con un rendimento in calo al 3,013% dal 3,763% dell'asta del 26 gennaio. Bene la domanda che ha superato l'offerta di 1,93 volte contro il precedente rapporto bid-to-cover di 1,71.




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Tale compensazione fino a 100.000 giuridicamente ha causa nulla, e quindi è illegittima oppure ha per causa lo scambio tra danaro (100.000 €) e vecchi bond. Ne consegue che configura una pesante discriminazione nei confronti degli altri investitori. Insomma delle due l'una o il governo greco lascia cadere tale compensazione trattando tutti gli investitori retail allo stesso modo, oppure deve esentare dallo swap il retail. Altrimenti prevedo materia per la class action.

ah vedremo....certo, tutto in questa storia è appellabile, a partire dal comportamento della BCE...ma per chi vorrà fare causa al governo greco ci sarà da divertirsi, visto che presumo si siano cautelati per tempo...
 
era girato con altre interpretazioni....ma mi sembra che quella interpretazione toglie tantissimo spazio alle tue velleità di insinuazione.:D

Comunque mi riferivo in particolare al bunch.


Venizelos si è espresso quasi sempre rivolto verso il retail greco (parlando di 11000 investitori) ed altre volte ha parlato genericamente di "investitori".
Il documento BNP, a questo proposito, non aggiunge nulla: non parla di rimborso al nominale, nè di prezzo di carico, nè di data.
Quindi ne sa quanto noi.

Per quanto riguarda il "bunch", la cosa mi è nuova. Bisogna chiedere a Schaeuble cosa ne pensa ...

Per quanto riguarda la legislazione è chiaro che la Grecia è uno stato sovrano e può far quello che vuole.
Credo sia mio diritto appellarmi se queste direttive vadano contro le norme del diritto comunitario.
 
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so che molti di voi non amano ;) Bottarelli..ma anche ha diritto di dire la sua, posto il link completo, dove c'è anche la tabella di cui parla e che mi è scomparsa mentre editavo l'articolo

FINANZA/ 1. E ora un "nuovo" fallimento minaccia la Grecia | pagina 2

Eh già, la Grecia è davvero salva. O, almeno, così dovrebbe essere. Non ne è parso particolarmente convinto, però, Charles Dallara, capo dell’Iif, …Martedì sera era ospite di Jeremy Paxman nella trasmissione della Bbc “Newsnight” … e non ha escluso che la gran faticata di lunedì notte sia stata totalmente inutile.

Interpellato sulla sua possibilità di fermare un hedge fund o un’altra entità volenterosa di far scattare le clausole sui cds, Dallara ha candidamente e giustamente risposto che «non c’è nulla che si possa fare per fermare qualcuno, se intende compiere un’azione tale. Hanno il diritto legale, morale e la giustificazione dei mercati per farlo... Non escludo la possibilità che l’intero accordo possa essere preso in ostaggio, se troppe persone sceglieranno quella strada. A quel punto, il sistema crollerà, non avremo una felice conclusione dell’accordo e dove andremo?». Già, dove andremo? Ah già, che stupido, in default! E, cari lettori, l’ipotesi che siano i creditori privati a far saltare il banco da qui al 20 marzo è tutt’altro che peregrina, ancorché non certa.

Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che la Grecia abbia abbassato la soglia di partecipazione volontaria allo swap necessaria per attivare retroattivamente le clausole di class action collettiva (che permettono lo swap anche dei bond detenuti da chi non intende accettare lo scambio, evitando l’attivazione delle clausole dei cds per la coercizione) dal 95% di cui si è parlato all’Eurogruppo al 66%. Lo ha confermato al Wall Street Journal un alto funzionario del ministero delle Finanze ellenico: quindi, bastano i due terzi del totale. Non ci stupirebbe che da qui alla prossima settimana quella percentuale si abbassasse ulteriormente al minimo sindacale del 51%, ma non è questo il punto: ciò che temono i mercati e che spiega le dinamiche prima elencate su prezzi e rendimenti dei bonds greci, è che Atene voglia abrogare anche i diritti contrattuali delle sue obbligazioni denominate sotto legislazione britannica, quelle con tutela totale del detentore, trasformandole in obbligazioni greche locali. Infatti, se non farà così, o Atene pagherà alla pari tutti i bonds Uk-law o i detentori faranno saltare il banco dell’accordo di lunedì di fronte a un tribunale di Londra.
Torniamo un attimo ai calcoli fatti nell’articolo di mercoledì. Lo swap con i creditori privati prevede ora un taglio del 53,5% dei rimborsi, ma i restanti 100 miliardi di crediti verranno ristrutturati per il 70% con nuovi titoli di Stato greci con scadenze a lungo termine e per il 30% via cash. In pratica, sarà il fondo Efsf a rimborsare 30 miliardi di euro in contanti ai creditori privati (il cosiddetto “sweetener”), proprio con una quota dei 130 miliardi di euro di aiuti internazionali che attendevano ieri l’approvazione da parte dell’Eurogruppo, nei fatti quindi già scesi a 100: il programma Psi (Private sector involvement) di swap, infatti, impone anche dei costi a carico dell’eurosistema. A cui si aggiungono poi quelli per la Grecia, da scontare dal totale degli aiuti del secondo piano: 35 miliardi di fondi per il buyback dei bonds dall’eurosistema, 5,7 miliardi di fondi per pagare gli interessi e 50 miliardi in ricapitalizzazioni bancarie. Un totale di 120,7 miliardi da scontare dai 130 miliardi totali di secondo piano d’aiuti.
Quindi, al netto delle spese già da scontare, basteranno alla Grecia 9,3 miliardi per finanziarsi e rimettersi in piedi nei prossimi tre anni? No, anche perché, per quanto ridotto, l’ammontare dei bonds sotto legislazione britannica è compreso tra i 25 e i 40 miliardi di euro e sono divisi in due categorie: quelli emessi prima del 2004 contengono clausole di class action collettiva che permettono a chi detiene il 66% o più dell’emissione di modificare i termini di pagamento in modo tale da obbligare anche i rimanenti 34% o meno (guarda caso, il 66 per cento%...) e quelli emessi dopo il 2004, che invece richiedono un percentuale del 75% per far scattare l’obbligo. Peccato che se per caso un cartello di hedge funds avesse già dato vita a una partecipazione bloccata nei bonds a legislazione britannica, la legge greca non può fare proprio nulla. O paga o fa scattare i cds.
Se, quindi, Atene proseguirà nella sua scelta di abbassare al 66% il limite per le clausole di class action, vorrà dire che verrà meno alle garanzie che i bond da lei emessi sotto legislazione britannica fornivano agli investitori, tramutandoli in bonds “locali”: questo significherebbe far esplodere il mercato obbligazionario sovrano, visto che porterebbe il concetto di subordinazione a livelli mai conosciuti. Atene non può permetterselo e tantomeno l’Ue e la Bce: quindi, che la Grecia paghi alla pari i bond sotto legislazione britannica e finiamola qui. Bravi e con quali soldi, visto che l’esborso per Atene sarebbe tra i 20 e i 35 miliardi di euro, a fronte di 9,3 miliardi rimasti in cassa al netto di tutte le spese decurtate dai 130 miliardi di salvataggio?
Ecco spiegati, quindi, gli ulteriori 50 miliardi di aiuti che venivano già contemplati nelle bozze preparatorie all’Eurogruppo stilate dai funzionari dell’Ue (la quale, però, si è ben guardata dal renderlo noto all’opinione pubblica). Insomma, ancora una volta i mercati rischiano di mostrare al mondo quanto il Re greco sia nudo, esattamente come quello dell’Ue: va bene truccare i bilanci, va bene evadere le tasse e campare di corruzione e nero, ma almeno conoscere la legislazione che regola il mercato dei bond che si emettono dovrebbe essere necessario, benedetti greci... Tra parentesi, guardate la tabella qui sotto, elaborata in questi giorni da Credit Suisse: ci presenta il grado di esposizione del sistema bancario dei vari paesi europeo verso i cosiddetti Piigs rispetto al Core Tier 1……

Bene, sembra proprio che l’asta Ltro della Bce abbia ottenuto come risultato quello di incrementare le interconnessioni pericolose tra le banche a livello di detenzione obbligazionaria, con gli istituti italiani e spagnoli che sembrano entrati all-in nell’ultimo azzardo made in Francoforte (dare un po’ di soldi a cittadini e imprese, al netto delle scadenze obbligazionarie, no, eh?). Inoltre, questa tabella graficizza alla perfezione quanto vi dico da due giorni: l’80% dei 130 miliardi di nuovi aiuti alla Grecia, finirà diretto nei caveau delle banche europee e da lì nei depositi overnight della Bce. Anche perché, al netto delle svendite da disperazione degli ultimi mesi, come potete vedere le banche di Francia e Germania, in termini di Core Tier 1, restano pesantemente esposte ai periferici…..
Tra una settimana, poi, seconda e ultima asta Ltro: continua la danza, in attesa magari che i regolatori magicamente si rendano conto del raddoppiato rischio contagio e rimettano mano a Basilea III in nome dell’emergenza. Ah, furbetti...
rispetto al Core Tier 1.

Bottarelli_240212.png

 
Se le decisioni prese saranno quelle contenute nel documento postato BNP, ovvero facilitazioni al retail greco sulla base del fatto che i depositi sono garantiti fino a 100k, allora mi sa che i margini per una causa ci sono proprio tutti...

:rolleyes:
 
Draghi: Da EFSF la garanzia in caso di selective default








Intervista in quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ha dato il presidente della BCE, Mario Draghi, che ha notato che il secondo programma di salvataggio greco avrà successo.

Tuttavia, ha ammonito che il lavoro è appena iniziato. "Con l'adozione di un piano di salvataggio dettagliato, inviando un chiaro segnale che l'Europa sta aiutando la Grecia, e le principali istituzioni internazionali come il FMI, anche aiutare."

Si sottolinea inoltre che la palla è ora nel campo della Grecia. "La Grecia deve cominciare ad agire, ad esempio per ridurre il salario minimo. Soprattutto, il dibattito politico in Grecia è cambiato. I cittadini greci e politici ora hanno un approccio completamente diverso alle responsabilità del paese. Le prossime elezioni saranno molto importanti. E 'importante che il nuovo governo a sostegno del programma, così come il precedente. E poiché tutto dipende dalla realizzazione del programma, il controllo è molto importante. E sembra ora ".

Alla domanda sul "conto speciale", il Draghi ha detto che, al fine di organizzare un grande programma di aiuti, "Vogliamo garanzie efficaci per ridurre il rischio il più possibile. Ed è questo account. "

Egli ritiene che il debito greco taglio sarà un accordo volontario. Ma lei crede che può essere attivata una clausola di CAC per raggiungere una quota sufficiente di creditori.

Alla domanda se il giornale sarebbe poi accadrà alle case chiamate fallimento e se la BCE accettare titoli greci come garanzia, sottolinea che "non addirittura il fallimento. Può tuttavia accadere se la Grecia può dare esecuzione alle CAC. Poi si dovrebbe rispettare i nostri principi. L'alternativa è quella di scontare le prove e continuare ad accettare titoli in garanzia, cosa che intendiamo fare ".

"Oppure possono accettare garanzie da altri Stati membri", continua la FAZ, con Draghi per rispondere che si affaccia verso questa soluzione attraverso la EFSF fornirà 35 miliardi per un periodo transitorio in modo che l'Eurosistema può accettare titoli di stato greci come garanzia, anche se relegati ad un selective default.

Si dice Draghi, «non siamo del FMI Europa. Il nostro compito è quello di garantire la stabilità dei prezzi nella zona euro, indipendentemente da ciò che accade in un solo paese come la Grecia ".


����:Capital.gr
 
Draghi: Da EFSF la garanzia in caso di selective default








Intervista in quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ha dato il presidente della BCE, Mario Draghi, che ha notato che il secondo programma di salvataggio greco avrà successo.

Tuttavia, ha ammonito che il lavoro è appena iniziato. "Con l'adozione di un piano di salvataggio dettagliato, inviando un chiaro segnale che l'Europa sta aiutando la Grecia, e le principali istituzioni internazionali come il FMI, anche aiutare."

Si sottolinea inoltre che la palla è ora nel campo della Grecia. "La Grecia deve cominciare ad agire, ad esempio per ridurre il salario minimo. Soprattutto, il dibattito politico in Grecia è cambiato. I cittadini greci e politici ora hanno un approccio completamente diverso alle responsabilità del paese. Le prossime elezioni saranno molto importanti. E 'importante che il nuovo governo a sostegno del programma, così come il precedente. E poiché tutto dipende dalla realizzazione del programma, il controllo è molto importante. E sembra ora ".

Alla domanda sul "conto speciale", il Draghi ha detto che, al fine di organizzare un grande programma di aiuti, "Vogliamo garanzie efficaci per ridurre il rischio il più possibile. Ed è questo account. "

Egli ritiene che il debito greco taglio sarà un accordo volontario. Ma lei crede che può essere attivata una clausola di CAC per raggiungere una quota sufficiente di creditori.

Alla domanda se il giornale sarebbe poi accadrà alle case chiamate fallimento e se la BCE accettare titoli greci come garanzia, sottolinea che "non addirittura il fallimento. Può tuttavia accadere se la Grecia può dare esecuzione alle CAC. Poi si dovrebbe rispettare i nostri principi. L'alternativa è quella di scontare le prove e continuare ad accettare titoli in garanzia, cosa che intendiamo fare ".

"Oppure possono accettare garanzie da altri Stati membri", continua la FAZ, con Draghi per rispondere che si affaccia verso questa soluzione attraverso la EFSF fornirà 35 miliardi per un periodo transitorio in modo che l'Eurosistema può accettare titoli di stato greci come garanzia, anche se relegati ad un selective default.

Si dice Draghi, «non siamo del FMI Europa. Il nostro compito è quello di garantire la stabilità dei prezzi nella zona euro, indipendentemente da ciò che accade in un solo paese come la Grecia ".



����:Capital.gr
Caro Tommy direi, che a meno di miracoli, per come si sta prospettando dovremmo già pensare a come organizzarci per una class action.
 
so che molti di voi non amano ;) Bottarelli..ma anche ha diritto di dire la sua, posto il link completo, dove c'è anche la tabella di cui parla e che mi è scomparsa mentre editavo l'articolo

Charles Dallara, capo dell’Iif, … e non ha escluso che la gran faticata di lunedì notte sia stata totalmente inutile.

.....Già, dove andremo? Ah già, che stupido, in default! ...a far saltare il banco da qui al 20 marzo è tutt’altro che peregrina, ancorché non certa.

Ecco spiegati, quindi, gli ulteriori 50 miliardi di aiuti che venivano già contemplati nelle bozze preparatorie all’Eurogruppo stilate dai funzionari dell’Ue (la quale, però, si è ben guardata dal renderlo noto all’opinione pubblica). Insomma, ancora una volta i mercati rischiano di mostrare al mondo quanto il Re greco sia nudo, esattamente come quello dell’Ue: va bene truccare i bilanci, va bene evadere le tasse e campare di corruzione e nero, ma almeno conoscere la legislazione che regola il mercato dei bond che si emettono dovrebbe essere necessario, benedetti greci...

Perchè si dovrebbe "non amare" Bottarelli? Solo perchè è euroscettico? Mi sembra che fino ad ora ne abbia tutte le ragioni...

Frmaoro....hai ragione, 30 rimane un sogno a cui ambire....
 
quindi venizelos, senza soldi, pensa ai suoi cittadini - retail;


la UE non pensa a noi; neppure ci nomina mai come "donatori di sangue": siamo invisibili!

fottuti e invisibili!!
(sto esagerando? sto' sbagliando? o sto dicendo le cose col loro nome??)
 
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