La mia banca, nell'area riservata, mi ha comunicato di andare in banca entro le ore 15.00 del 6/02, per importanti comunicazioni riguardanti i miei bond greci. Sono indeciso se andare o meno. La mia preoccupazione è rappresentata dal fatto che in questa vicenda sia il diritto che la logica non sono strumenti adeguati per scegliere. Dominando l'arroganza e la follia nella "civile" Europa, culla del diritto naturale e dello stato di diritto non è possibile confidare in una scelta razionale. Infatti la remora maggiore al non rispondere all'offerta capestro è la possibilità che venga applicata la CAC punitiva, sarebbe comunque una vergogna. Vergogna che si aggiungerenbe a tutte quelle finora collezionate dalla euroburocrazia teutonica. La logica ed il diritto dovrebbero indurre a non aderire essendo lo swap volontario, altrimenti, se dovessero applicare ex-post la Cac punitiva, si configurerebbe uno scambio obbligatorio e sotto ricatto. Il che sarebbe un'oscenità. Tra l'altro, basandosi sulla volontarietà dello scambio, alcuni soggetti autorevoili consigliano chiaramente di ignorare l'offerta allo scambio, ad esempio l'Aduc.
ADUC - Comunicato - Ristrutturazione debito greco. Piccoli risparmiatori: non rispondete all'offerta
Comunque lo scambio proposto alla fine realizza un taglio soprattutto nei confronti dell'investitore individuale o retail. Le banche e le altre istituzioni finanziarie saranno cuuenque in vari modi adeguatamente compensate. Ad esempio una banha che abbia, a questo punto, svalutato del 75% i bond greci in portafoglio, oltre al recupero per lo swap del 25%, recupererà un ulteriore 0,3x75 = 22,5% (0,3 è l'aliquota media sul reddito d'esercizio), con un haircut effettivo del 52,5%. Evidentemente il recupero del 22,5% sarà a spese dei contribuenti.
Paradossalmente i risparmiatori pagherebbero due volte: come bondisti e come contribuenti.
Infine la questione dei bond scambiati fraudolentemente dalla BCE per evitare il taglio completa un quadro veramente desolante, da stato totalitario dove si fa beffe dei principi giuridici fondamentali ed in primis del principio di uguaglianza.