Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 set - Il primo
ministro greco, Georges Papandreu, nel corso della
teleconferenza con il presidente francese, Nicolas Sarkozy e
il cancelliere tedesco, Angelo Merkel, si impegnera'
personalmente a rispettare il piano di risanamento delle
finanze greche. "Durante la teleconferenza la Grecia dara'
rassicurazioni sull'applicazione delle misure decise e
contemporaneamente porra' la questione relativa alla messa in
atto dell'accordo del 21 luglio" su un nuovo piano di
salvataggio internazionale del paese", ha affermato alla
stampa il portavoce del governo greco.
liz
 
Ecofin affronterà nodi debito sovrano, attesa manovra Italia

mercoledì 14 settembre 2011 17:29




MILANO (Reuters) - Venerdì a Breslavia in Polonia riprenderanno gli incontri tra ministri finanziari europei con un Ecofin informale che potrebbe essere l'occasione per il ministro italiano Giulio Tremonti per presentare il pacchetto di misure aggiuntive che sta per essere approvato in via definitiva.
Sul tavolo ci sono però anche numerosi altri temi europei: dallo stato di attuazione dei programmi di sostegno finanziario internazionale che coinvolgono i paesi della zona euro, alla necessità di sciogliere i nodi sul potenziamento del fondo di salvataggio Efsf per affrontare con strumenti più adeguati la crisi del debito sovrano che sta mettendo sotto pressione anche Italia e Spagna.
"Mi aspetto ci sarà una presentazione del ministro Tremonti, probabilmente nell'Eurogruppo di venerdì mattina, per illustrare ai colleghi le misure che compongono la manovra di bilancio aggiuntiva. Nel pomeriggio, si parlerà invece di settore bancario", dice un funzionario che ha lavorato alla preparazione dell'incontro.
"Siamo ospiti della presidenza polacca", dicono dal ministero dell'Economia senza anticipare nulla riguardo al programma del ministro.
Il pacchetto di misure da 54 miliardi di euro studiate per portare il bilancio pubblico dell'Italia in pareggio nel 2013 sarà licenziato definitivamente stasera con l'ok della Camera.
A fianco del ministro ci sarà come di consueto il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli che parteciperà attivamente al meeting anche in qualità di presidente del Comitato economico e finanziario.
Per la Banca d'Italia la delegazione sarà guidata dal vice direttore generale Ignazio Visco, che farà le veci del governatore Mario Draghi, che rimarrà in Italia.
L'agenda dell'incontro, che vede riuniti i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali europei, è particolarmente nutrita. Sul tavolo dell'Eurogruppo venerdì mattina i progressi compiuti sui programmi di consolidamento di Grecia, Irlanda e Portogallo - i paesi sotto l'ombrello dell'assistenza finanziaria internazionale - l'andamento dell'economia dell'Uem e lo stato d'attuazione degli accordi del 21 luglio, con l'Efsf e la partecipazione dei creditori privati nello swap greco e la richiesta di garanzie aggiuntive da parte di alcuni paesi nordici.
Dopo il pranzo di lavoro, i ministri della zona euro saranno raggiunti dai rappresentanti dei paesi europei che non hanno adottato l'euro e dai governatori delle banche centrali. Si parlerà della situazione economica globale e delle tensioni registrate dai mercati del debito sovrano.
In questo quadro potrebbe esserci un confronto sulle conseguenze per il settore bancario e monetario derivanti dalle tensioni sul debito sovrano.
"Le banche si confrontano con problemi rilevanti sul fronte del funding a medio e lungo termine", riferisce la fonte.
L'asciugarsi progressivo della liquidità all'aumentare della scadenza dei fondi richiesti non è un problema che riguarda in particolare gli istituti italiani, ma una difficoltà comune per tutte le banche europee.
"Il mercato monetario è bloccato sulle scadenze a medio lungo termine. Questo non costituisce un rischio immediato, ma se la situazione perdura, potrebbe riemergere un rischio di restrizione del credito".
Una parte della riunione di venerdì pomeriggio sarà dedicata poi anche alla preparazione della posizione europea comune per il meeting G20 della settimana successiva.
Sabato, invece, la riunione della mattina sarà allargata ai rappresentati delle autorità di regolamentazione europee (Eba, Esma e Eiopa) per discutere della stabilità finanziaria e del procedere dei numerosi elementi di riforma del settore finanziario messi in campo dalla Commissione europea.
(Francesca Landini)
 
Meglio di niente: il mio ptf italo-greco (e credo quelli degli altri amici) si è risollevato di qualche K dai minimi impressionanti di ieri. Magra consolazione, lo so, ma attendiamo gli eventi...
Ciao, Giuseppe

Non so che titoli greci avete ma i miei (2026) continuano a sprofondare e mi sembra che gli altri, anche a brevissimo tempo, non faccino meglio.
Una domanda: in questo momento che senso ha cambiare titoli con scadenza medio/lunga con quelli brevi? Se devono fallire lo faranno nei prossimi mesi (settimane?), regalare qui dieci punti percentuali mi sembra inutile.
Se invece li dovessero salvare si continuerebbe fino alla scadenza a pagare il 12,50% di ritenuta fiscale, non arricchendo le banche con operazioni di vendita e riacquisto.
 
Crisi/ Venerdì Ecofin informale sotto cappa tensione mercati

Europa non supera i problemi e spunta ipotesi soccorso cinese



Roma, 14 set. (TMNews) - Sotto la costante minaccia delle tensioni dei mercati, da venerdì i massimi responsabili economici dell'Unione europea si ritrovano in Polonia, a Wroclaw, Breslavia in italiano, la quarta maggiore città del paese che ora detiene la presidenza di turno dell'Ue. Il consiglio informale dell'Ecofin che sarebbe dovuto servire a trovare una posizione comune dell'Ue da portare alle riunioni autunnali di Fmi e Banca Mondiale, in realtà si trasforma in una nuova riunione di emergenza sulla crisi debitoria che continua ad attanagliare l'area euro. E a fronte di una Europa apparentemente incapace a superare questi problemi - a oltre un anno dal lancio del piano di aiuti sulla Grecia, questo paese relativamente piccolo resta l'epicentro delle tensioni - si fa spazio perfino l'ipotesi di un 'soccorso cinese', o in generale di un aiuti esterno dai giganti emergenti.

Uno scenario certo non esaltante per una Unione che nei suoi aiuti a Grecia, Irlanda e Portogallo già si avvale del supporto finanziario del Fondo monetario internazionale. Ma niente atteggiamenti sdegnosi, visto che nell'accavalarsi di eventi che da settimane alimentano gli allarmismi, si è perfino registrata la sparata del ministro delle Finanze Polacco, Jan Rostowski, che presiederà l'Ecofin: di fronte all'Europarlamento ha evocato lo spauraccio di una "guerra", che potrebbe seguire una spaccatura dell'area euro (di cui la Polonia non fa parte). Ha poi dovuto puntualizzare che le sue erano solo ipotesi.

La situazione resta critica mentre le tensioni sulla Grecia si sono riaccese dopo che nei giorni scorsi dichiarazioni di esponenti di primo piano della Germania avevano riaperto l'ipotesi di una insolvenza sui pagamenti. Ma è uno scenario dalle conseguenze imprevedibili, su cui sono stati fatti ripetuti parallelismi con il crack di Lehman Brothers, l'evento che nel 2008 fece da innesco alla caduta a precipizio delle Borse e alla recessione economica globale. Per questo diverse autorità europee e la stessa cancelliera della Germania si sono prodigate a ribadire che si farà tutto il necessario per salvare Atene. Questo richiederà la ratifica a livello nazionale del rafforzamento delle misure anti crisi deciso dall'Ecofin del luglio scorso. Per ora le martellanti promesse a fare presto non sono riuscite a rassicurare i mercati.

Intanto nelle ultime settimane sono tornate a registrarsi altre ipotesi, dalla creazione di uno "zar" europeo sui conti pubblici, che avrebbero poteri di intervento diretti sulle politiche economiche nazionali, alla precedente idea di creare dei titoli di Stato comuni, gli eurobond. Solo che oltre a richiedere modifiche ai trattati costitutivi europei, una strada lunga e e a rischio di bocciature da referendum nazionali, come avvenuto con il trattato di Lisbona, questi progetti non richiamano l'unanimità nemmeno tra le grandi economie Ue.

Intanto si profila una stagnazione della ripresa, non solo in Europa, con livelli di disoccupazione che restano elevati e con un crescente malcontento sociale sui piani di austerità di bilancio che devono servire a mettere al riparo i paesi dagli attacchi di mercato. Anche nella relativamente sicura Germania, la locomotiva dell'area euro, sale il malcontento, in questo caso si concentra invece sugli aiuti ai paesi in difficoltà, specialmente la Grecia spesso descritta come paese 'cicala', e minaccia di creare attriti anche in seno al governo.

Da segnalare l'inusuale presenza, nella prima giornata di lavori, del segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner che ha ripetutamente richiamato gli europei ad affrontare con decisione la crisi.

In questo ginepraio non sarebbe quindi sgradita un eventuale sostegno esterno da parte dei paesi Brics, acronimo di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. Se ne discuterà a Washington, intanto ministri economici e banchieri centrali - presenti per l'Italia il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e il governatore di Bankitalia Mario Draghi - europei cercheranno soluzioni 'Made in EU' agli incontri di venerdì e sabato nella città sud occidentale della Polonia.
 
Non so che titoli greci avete ma i miei (2026) continuano a sprofondare e mi sembra che gli altri, anche a brevissimo tempo, non faccino meglio.
Una domanda: in questo momento che senso ha cambiare titoli con scadenza medio/lunga con quelli brevi? Se devono fallire lo faranno nei prossimi mesi (settimane?), regalare qui dieci punti percentuali mi sembra inutile.
Se invece li dovessero salvare si continuerebbe fino alla scadenza a pagare il 12,50% di ritenuta fiscale, non arricchendo le banche con operazioni di vendita e riacquisto.

L'unico vantaggio è che se entro maggio non fallisce otteniamo il raddoppio del capitale in contanti, senza aspettare per anni il rimborso.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

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