Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (38 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

tommy271

Forumer storico
Monti e Draghi cercano cambiamento strategico

L'isolamento politico e Merkel sta crescendo contro la crisi

Pubblicato: Venerdì 1 giugno, 2012




In isolamento politico all'interno della zona euro sembra Merkel è il governo, come la maggior parte dei leader europei, ma anche il Presidente della BCE Mario Draghi, chiedendo un cambiamento di strategia nella battaglia contro la crisi e la richiesta di misure forti per stabilizzare l'economia, stesso tempo che i mercati internazionali stanno iniziando a scontare anche possibile deferimento della Spagna al FMI.

Come notato da Bloomberg, il primo ministro italiano Mario Monti e M. Draghi hanno chiesto al governo tedesco ad abbandonare le sue reazioni alla questione della diretta ricapitalizzazione delle banche, mentre il signor Monti fatto un ulteriore passo in avanti, cercando di stabilire un calendario per il pubblico debito (Eurobonds).

Ieri, Giovedi, presidente della Bce, ha detto tra le altre cose, che la "visione" di Angela Merkel per una economia stabile è a rischio, mancano gli strumenti necessari per limitare la diffusione della crisi, pur criticando il governo per la mancanza di azione in fronti delle finanziarie, i cambiamenti strutturali e di governance.

(Ta Nea)
 

tommy271

Forumer storico
Sondaggi: RASS - ND e SYRIZA 26,5% 24,2% - Public Issue SYRIZA 31,5% 25,5% ND Sia la prima vittoria di ND in mostra
PUBBLICAZIONE: prima del 34 '









Bordo ND del 2,3%, rispetto alla rilevazione RASS record di SYRIZA azienda dimostra che la "stampa libera". In particolare, l'intenzione di votare il ND riceve una percentuale del 26,5%, 24,2% SYRIZA, PASOK 12,1%, i greci indipendenti del 5,8%, il KKE 5,2%, la Sinistra Democratica 5,4% La Golden Dawn 3,6%, il ricostruisce 2,4%, i Verdi Ecologisti 0,8% e 0,7% LAOS. Nello spettacolo vincendo il piombo ND con il 69,5%, seguita da SYRIZA 27,1%.

Il 88,9% degli intervistati a favore di un soggiorno in Grecia per l'euro, mentre la domanda sul primo ministro più appropriato per l'Ant Prime. Samaras conduce con il 23,3%, seguito da Tsipras con il 21,7%, l'Ev. Venizelos 14,3% e 11,5 F.Kouvelis%.


SYRIZA in testa per l'influenza elettorale, il dominio di ND in mostra e vincere sette partiti del parlamento indica il barometro della Public Issue per il "Kathimerini". In particolare, SYRIZA composto al 31,5%, 25,5% ND, PASOK 13,5%, la Sinistra Democratica 7,5%, i greci indipendenti del 5,5%, 5,5% KKE, il Golden all'alba del 4,5% al ​​2,5% ricostruisce.

Completamente diversa è la mostra immagine vincente, dove il 58% ritiene che la ND vincerà le elezioni, mentre il 34% ritiene che prevarrà SYRIZA.Alexis Tsipras rimane la prima domanda al ministro più adatto primo con il 22%, seguita da Antonis Samaras al 20%.

(To Vima)
 

tommy271

Forumer storico
Irlanda: 'Sì' nella convenzione finanziaria mostra la prima prova Per accettare una grande fonti del governo di maggioranza ha parlato a Reuters
PUBBLICAZIONE: 08:33







http://translate.googleusercontent....ma.gr/&usg=ALkJrhgJ47oakJYeJlIaanyiq1snJbxKPQhttp://translate.googleusercontent....ma.gr/&usg=ALkJrhgJ47oakJYeJlIaanyiq1snJbxKPQ

"Sì" nella Convenzione finanziaria tra l'Unione europea ha detto che sembra che gli irlandesi, almeno secondo fonti governative, che indicano che un voto positivo avrebbe raggiunto il 60%. Livelli record sembrano raggiungere l'astensione.

Fonti governative ha detto all'agenzia Reuters che la nuova alleanza finanziaria sembra essere approvato da una larga maggioranza: "E 'sicuro dire che ha vinto il' Sì ', con una differenza di circa il 60% -40%."
L'Irlanda si è svolta Giovedi il referendum solo sulla ispirazione modello tedesco, che istituisce misure di rigorosa disciplina di bilancio.

Il conteggio dei voti inizia alle ore 11.00 (GMT) e il risultato ufficiale sarà annunciato entro pochi giorni.


Tuttavia, l'astensione record di nota.

La partecipazione a Dublino ha raggiunto solo il 38%, mentre in alcune province del nord-ovest spostato ancora più basso (20%).

Nel complesso, la partecipazione dovrebbe essere circa il 50%. Questo è uno dei il voto più basso nella storia irlandese.

Coloro che sostengono l'approvazione della paura patto che bassa affluenza favorirebbe il lato del "no".

Secondo il quotidiano «The Guardian», gli elettori euroscettici sono più disposti ad andare ai seggi elettorali, come mostrato nella precedente referendum sulle condizioni dell'Unione europea

(To Vima)
 

tommy271

Forumer storico
Si trovano sempre in posizione estremamente debole e precaria gli spread dei "periferici" più esposti.
La Grecia si muove in un ambiente prevalentemente illiquido connotato da una debolezza di fondo molto persistente ma l'obiettivo è rivolto in questi giorni alla Spagna e alle vicende di Bankia.
Gli occhi sono direttamente puntati verso questo fronte con la retrovia in Italia.
Anche ieri il clima non è cambiato molto, la pressione rimane molto forte ed è evidente che questi differenziali sono assolutamente insostenibili per i due paesi che ne vanificano ogni "stretta" sul fronte delle entrate.
Eppure le proposte non mancano per uscire da questa situazione, forse anche con l'accordo tedesco.
Intanto Draghi si trova a gestire direttamente la prima linea dell'emergenza.

Grecia 2996 pb. (2783)
Portogallo 1097 pb. (1081)
Irlanda 623 pb. (624)
Spagna 535 pb. (541)
Italia 480 pb. (479)
Belgio 192 pb. (198)
Francia 114 pb. (122)
Austria 93 pb. (100)

Bund Vs Bond -36 (-36)
 

Baro

Umile contadino
RETROSCENA
Lite tra Monti, Hollande e Merkel
sul rischio contagio da Madrid

Spaccatura fra i leader europei di fronte ad Obama in teleconferenza. Pressing sugli aiuti ma è no tedesco. La Cancelliera: "La Germania non regalerà soldi alle banche spagnole". Il premier italiano: "Berlino rifletta subito"

Lo leggo dopo


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La riunione del G8 a Camp David
di ALBERTO D'ARGENIO
ROMA - "No, la Germania non regalerà soldi alle banche spagnole". Per tre volte Barack Obama, Mario Monti e Francois Hollande vanno alla carica. Per tre volte Angela Merkel dice di no. In inglese e, per non sbagliare, in tedesco. La Cancelliera è irremovibile. E così alla teleconferenza dell'altro ieri pomeriggio l'Europa clamorosamente si spacca. Per la prima volta davanti a Obama. Qualcosa che gli europei volevano evitare. Come testimonia un'altra teleconferenza. Quella del 17 maggio, quando Monti, Merkel, Cameron e Hollande in partenza per il G8 di Camp David decisero che almeno di fronte agli altri grandi si sarebbero dovuti mostrare compatti. Poi le beghe su come rilanciare la crescita per risolvere la crisi le avrebbero risolte tra loro, al rientro in Europa. Compito già arduo (e in alto mare) da portare a termine entro il summit Ue del 28 giugno (ieri confermata per il 22 la riunione preparatoria a Roma tra i leader di Italia, Francia, Germania e Spagna) sul quale poi si sono innestati i bubboni di Grecia e Spagna.

Ma è l'urgenza della bomba iberica a rendere evidenti le spaccature. Il tempo stringe, dopo Bankia potrebbero saltare altri colossi del credito di Madrid. E l'Europa deve tenersi pronta a intervenire per evitare la disintegrazione della sua moneta che metterebbe fine ai discorsi su Grecia, crescita, futura governance e quant'altro. Le contromisure da mettere in campo le ha illustrate mercoledì il presidente della Commissione europea Josè Barroso.

La costruzione di un'Unione bancaria con un sistema di supervisione unico a livello Ue, una garanzia europea dei depositi bancari e l'intervento diretto del fondo salva-stati europeo (l'Efsf che si trasformerà nel più potente Esm) nel salvataggio delle banche. Con il terzo pilastro da anticipare, da mettere subito in campo modificando lo statuto dell'Efsf per tenere in piedi la baracca, per evitare l'immediato tracollo dell'euro e avere il tempo di mettere in piedi quel "Fondo di risoluzione" per gli istituti di credito che Bruxelles proporrà a breve, forse già mercoledì prossimo.

È su questo sfondo che va vissuta la video-telefonata di mercoledì. Obama (spaventato che la crisi dell'euro contagi gli Usa e comprometta la sua rielezione) apre sostenendo l'Unione bancaria e l'intervento diretto del fondo salva-Stati per le banche spagnole. Monti e Hollande (che preferisce ancora parlare in francese) sono sulla stessa linea. La Merkel no. "La Germania è contraria a un intervento diretto dell'Efsf, non vogliamo che il fondo, che opera con soldi dei governi, spenda milioni in cambio di collaterali di banche già cotte. Non vedo perché dovremmo possedere pezzi di banche fallite". A poco sono servite le insistenze dell'agguerrito terzetto. Monti ha cercato di convincere la Cancelliera rassicurandola (frase ripetuta ieri in pubblico) sul fatto che l'Italia è "contraria a cambiare lo statuto della Bce". Dunque, ha ragionato, se l'Eurotower non avrà più poteri almeno "ci vuole la Banking Union e l'intervento dell'Efsf". E ancora, i tre hanno fatto notare che se la Spagna, come vuole la Germania, prima prenderà i soldi del fondo salva-Stati e poi salverà le banche si rischia un effetto domino dei mercati. "Non solo il suo debito pubblico crescerà aumentando la sfiducia degli investitori, ma i mercati considereranno Madrid parzialmente insolvente e lo spread andrà alle stelle rendendo tutto ancora più pericoloso". Posizioni che ognuno dei tre ha ripetuto in tre diversi round della conferenza. Alle quali la Cancelliera ha puntualmente detto di no, deludendo chi sperava che l'aggravarsi della situazione l'avrebbe spinta a più miti consigli.

Ma il pressing non si arresta. I quattro, recita il comunicato della Casa Bianca, hanno deciso di "continuare a consultarsi da vicino" in vista del G20 di Los Cabos, Messico, del 18 giugno. E non è un caso che ieri Monti abbia detto che la Germania "deve riflettere profondamente e rapidamente" su come bloccare il contagio della crisi riferendosi all'Efsf e alla crescita. Bruxelles intanto andrà avanti: forse già mercoledì presenterà il Fondo di risoluzione per le banche, un salvadanaio salva-banche che dovrà essere riempito dagli stessi istituti per assicurarsi dai rischi futuri visto che gli stati non hanno più soldi per salvarli. Ma anche su questo - il fondo comunque non farebbe in tempo a risolvere la crisi iberica - ci sono opposizioni. Della Gran Bretagna di Cameron, contraria anche alle regole di supervisione europea ripugnanti per la City, e delle stesse banche, che dicono di non avere risorse da mettere nel fondo. Gli europei hanno poche settimane per trovare la quadra.
(01 giugno 2012)© Riproduzione riservata

Tommy cosa ne pensi? Alla fine la Germania in qualche modo cederà?
 

tommy271

Forumer storico
I primi segnali positivi di rinegoziazione

Panagiotis Bousmpoureli






Tra i giorni più critici delle elezioni è la guerra attuale, come SYRIZA rilasciare il programma ufficiale economica a ciò che potrebbe comportare. Antonis Samaras, con una serie di proposte mirate ai 18 punti ha sollevato la barra, e ha dimostrato che la Nuova Democrazia si svegliò alle principali questioni economiche che necessitano di soluzioni. Questo non nega che il deterioramento dei dati reali è enorme e la campagna ha già fatto danni.

Samaras ha detto ieri cose molto promettenti basate sulla riduzione della tassazione a tutti i livelli, riducendo la rata bancaria del 30% del reddito mensile e la diversificazione di Tiresia. Non ci possono essere Tiresia nella stessa forma in vigore fino ad oggi, quando le banche stesse sono assenti dal sistema bancario.

Cosa accadrà alle banche greche o banchieri stessi non lo so. Nonostante le dichiarazioni che il Drago nella prima fase della ricapitalizzazione può essere rifinanziati dalla BCE, la discesa delle azioni hanno continuato a condividere i risultati della Nazionale hanno raggiunto 1,01 milioni.

Dalle dichiarazioni Samaras la Nuova Democrazia ha cominciato a capire molto meglio la profondità del problema dell'economia e si rese conto che se allungato il tempo di consolidamento fiscale riducendo al contempo misure a breve termine della situazione di stallo è inevitabile. I numeri non escono e ha bisogno di tempo per adeguarsi. Chiaramente, l'economia e la società non può permettersi l'altezza prevista delle misure che i prossimi 12 mesi.

Regolazioni Samaras ha fatto è molte preoccupazioni notevoli e la risposta della base di mercato. E influisce notevolmente sulla riduzione della tassazione, ma la flessibilità delle passività fiscali sono previsti per la loro tempistica. Ma questo si presenta come un frutto del messaggio politico delle elezioni precedenti. Per vedere questa volta come saggio la società valuterà tutte le proposte.


panagiotis.bousbourelis @ capital.gr


����:Capital.gr
 

tommy271

Forumer storico
Tommy cosa ne pensi? Alla fine la Germania in qualche modo cederà?

Può darsi che la ricostruzione dei fatti sia vera.
In effetti l'ESM è stato creato per altri motivi, non per salvare le banche... anche se (volendo) è possibile aggirare l'ostacolo.

A mio avviso quel che manca è la strategia complessiva, ma il dibattito è molto avanzato.
Intanto non credo che gli eurobond possano essere la "pezza" alla situazione, forse potranno essere l'obiettivo finale... la ciliegina sulla torta.
Per ridare fiato alle nostre economie servono più che altro i "project bond" ma con un intervento molto forte e pesante da un punto di vista infrastrutturale, capaci di fare da volano.

Il problema non è tanto se la Germania cede ... ma quello di trovare una sintesi che soddisfa tutti e sappia dare garanzie a Berlino per un programma di risanamento delle finanze dell'Europa Meridionale.

Sotto questo punto di vista le proposte ci sono ... e ci arriveremo.
 

tommy271

Forumer storico
Futures Bund poco mossi in apertura, non lontani da record

venerdì 1 giugno 2012 08:56




LONDRA, 1 giugno (Reuters) - Si riportano intorno alla parità i derivati sul decennale tedesco dopo una partenza in lieve ribasso, preparandosi a testare nuovi massimi in risposta alla pressione sui periferici.

Il timore che maggiormente incombe sul mercato è quello che Madrid sia costretta a far ricorso all'aiuto finanziario internazionale per venire incontro alle esigenze di liquidità del sistema bancario e degli enti locali.

Dopo l'incontro di ieri sera con il vice premier spagnolo Saenz de Santamaria, il direttore Fmi Christine Lagarde ha smentito che Madrid abbia avanzato alcuna rihiesta di sostegno all'organizzazione basata a Washington.

Esita a prendere posizione la maggioranza degli investitori, avvertono i trader, in attesa della statistica chiave sugli occupati mensili Usa di maggio in agenda per le 14,30.


"Il dato Usa è per oggi l'evento più importante, la statistica Adp di ieri ha fornito sostegno al Bund ma quella odierna potrebbe ancora muovere il mercato in caso si discosti ampiamente dalle attese" commenta un operatore.
 

tommy271

Forumer storico
Goldman Sachs: Difficile confermare lo scenario della Grecia abbandono dell'euro - Gli europei rischiano di portare ad una soluzione -

01/06/12 - 09:53



Per Tesoro USA invita gli investitori Goldman Sachs per ultima nota dei progressi dei mercati, indicando che le circostanze create dalla performance di titoli "sicuri" si ridurrà in modo significativo.


Secondo le stime di GS di 10 rendimenti dei titoli degli Stati Uniti si parla del 2% entro la fine dell'anno (dal 2,5% in precedenza) e del 2,5% entro il dicembre 2013. Corrispondenti stime per il tedesco di 10 anni posto in 1,75% e 2,25% rispettivamente.

Nel mese di maggio abbiamo visto un forte rally dei rendimenti obbligazionari nelle economie sviluppate, soprattutto a causa di due motivi. Il primo ha a che fare con il rallentamento della crescita in tutto il mondo e la seconda con gli sviluppi in Europa e soprattutto in Grecia.

L'investitore si preoccupa del costo del denaro alcuni paesi europei, accoppiato con la ricapitalizzazione delle banche in attesa, ha portato gran parte degli investitori per la sicurezza del legame statunitense e tedesca, spingendo prestazioni inferiori.

Grande vincitore dalle turbolenze in Europa è stata la Germania, con 30 anni di rendimento dei titoli scendere al di sotto del 2%. Questa mossa è principalmente il risultato di spostare i fondi dai paesi deboli della zona più sicuri rifugi. In effetti, l'incertezza intorno alla Grecia, Spagna e Italia aumenta, così sarà il rendimento richiesto dagli investitori per posizionare sarà ridotto.

Secondo GS in Europa può essere di tre scenari di prevalere. Tutti e tre avranno gli sviluppi in Grecia. Più in particolare: a) noioso riscrittura delle condizioni di credito in Grecia, b) il finanziamento costante delle banche greche da parte della BCE e la ELA, c) percorso complicato da zona di convergenza e di un sistema bancario unificato e quadro finanziario.

Mentre ci avviciniamo alla costruzione europea, il premio fissato da parte degli investitori in tedesco e le obbligazioni degli Stati Uniti dalla scorsa estate, sarà gradualmente ridotto.

Questi sviluppi dipenderanno sempre meno della situazione in Grecia, permettendo rendimenti obbligazionari di essere più influenzati dalle fluttuazioni macroeconomiche.

Le prime stime per il corso dei titoli regionali, in questo caso e in questo scenario, la diffusione italiana a fluttuare a 250-300 bp e spagnolo nel 300-350 bp l'orizzonte 6-12 mesi. Gli investitori dovrebbero aspettarsi che qualsiasi sviluppo positivo per l'uscita dell'Europa dalla crisi aumenterà la versione tedesca.

Ma c'è anche uno scenario alternativo in cui l'uscita o la rimozione della Grecia dalla moneta unica potrebbe portare a una rapida diminuzione del PIL totale della zona euro del 2%, ipotizzando un risposte politiche forti.Tuttavia, anche se questo scenario è "improbabile" porterà a minori volumi di negoziazione e la capitale dello stato in investimenti sicuri.

BankingNews.gr | Online ????????? ?????????
 

Max11

Forumer attivo
RETROSCENA
Lite tra Monti, Hollande e Merkel
sul rischio contagio da Madrid

Spaccatura fra i leader europei di fronte ad Obama in teleconferenza. Pressing sugli aiuti ma è no tedesco. La Cancelliera: "La Germania non regalerà soldi alle banche spagnole". Il premier italiano: "Berlino rifletta subito"

Lo leggo dopo


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La riunione del G8 a Camp David
di ALBERTO D'ARGENIO
ROMA - "No, la Germania non regalerà soldi alle banche spagnole". Per tre volte Barack Obama, Mario Monti e Francois Hollande vanno alla carica. Per tre volte Angela Merkel dice di no. In inglese e, per non sbagliare, in tedesco. La Cancelliera è irremovibile. E così alla teleconferenza dell'altro ieri pomeriggio l'Europa clamorosamente si spacca. Per la prima volta davanti a Obama. Qualcosa che gli europei volevano evitare. Come testimonia un'altra teleconferenza. Quella del 17 maggio, quando Monti, Merkel, Cameron e Hollande in partenza per il G8 di Camp David decisero che almeno di fronte agli altri grandi si sarebbero dovuti mostrare compatti. Poi le beghe su come rilanciare la crescita per risolvere la crisi le avrebbero risolte tra loro, al rientro in Europa. Compito già arduo (e in alto mare) da portare a termine entro il summit Ue del 28 giugno (ieri confermata per il 22 la riunione preparatoria a Roma tra i leader di Italia, Francia, Germania e Spagna) sul quale poi si sono innestati i bubboni di Grecia e Spagna.

Ma è l'urgenza della bomba iberica a rendere evidenti le spaccature. Il tempo stringe, dopo Bankia potrebbero saltare altri colossi del credito di Madrid. E l'Europa deve tenersi pronta a intervenire per evitare la disintegrazione della sua moneta che metterebbe fine ai discorsi su Grecia, crescita, futura governance e quant'altro. Le contromisure da mettere in campo le ha illustrate mercoledì il presidente della Commissione europea Josè Barroso.

La costruzione di un'Unione bancaria con un sistema di supervisione unico a livello Ue, una garanzia europea dei depositi bancari e l'intervento diretto del fondo salva-stati europeo (l'Efsf che si trasformerà nel più potente Esm) nel salvataggio delle banche. Con il terzo pilastro da anticipare, da mettere subito in campo modificando lo statuto dell'Efsf per tenere in piedi la baracca, per evitare l'immediato tracollo dell'euro e avere il tempo di mettere in piedi quel "Fondo di risoluzione" per gli istituti di credito che Bruxelles proporrà a breve, forse già mercoledì prossimo.

È su questo sfondo che va vissuta la video-telefonata di mercoledì. Obama (spaventato che la crisi dell'euro contagi gli Usa e comprometta la sua rielezione) apre sostenendo l'Unione bancaria e l'intervento diretto del fondo salva-Stati per le banche spagnole. Monti e Hollande (che preferisce ancora parlare in francese) sono sulla stessa linea. La Merkel no. "La Germania è contraria a un intervento diretto dell'Efsf, non vogliamo che il fondo, che opera con soldi dei governi, spenda milioni in cambio di collaterali di banche già cotte. Non vedo perché dovremmo possedere pezzi di banche fallite". A poco sono servite le insistenze dell'agguerrito terzetto. Monti ha cercato di convincere la Cancelliera rassicurandola (frase ripetuta ieri in pubblico) sul fatto che l'Italia è "contraria a cambiare lo statuto della Bce". Dunque, ha ragionato, se l'Eurotower non avrà più poteri almeno "ci vuole la Banking Union e l'intervento dell'Efsf". E ancora, i tre hanno fatto notare che se la Spagna, come vuole la Germania, prima prenderà i soldi del fondo salva-Stati e poi salverà le banche si rischia un effetto domino dei mercati. "Non solo il suo debito pubblico crescerà aumentando la sfiducia degli investitori, ma i mercati considereranno Madrid parzialmente insolvente e lo spread andrà alle stelle rendendo tutto ancora più pericoloso". Posizioni che ognuno dei tre ha ripetuto in tre diversi round della conferenza. Alle quali la Cancelliera ha puntualmente detto di no, deludendo chi sperava che l'aggravarsi della situazione l'avrebbe spinta a più miti consigli.

Ma il pressing non si arresta. I quattro, recita il comunicato della Casa Bianca, hanno deciso di "continuare a consultarsi da vicino" in vista del G20 di Los Cabos, Messico, del 18 giugno. E non è un caso che ieri Monti abbia detto che la Germania "deve riflettere profondamente e rapidamente" su come bloccare il contagio della crisi riferendosi all'Efsf e alla crescita. Bruxelles intanto andrà avanti: forse già mercoledì presenterà il Fondo di risoluzione per le banche, un salvadanaio salva-banche che dovrà essere riempito dagli stessi istituti per assicurarsi dai rischi futuri visto che gli stati non hanno più soldi per salvarli. Ma anche su questo - il fondo comunque non farebbe in tempo a risolvere la crisi iberica - ci sono opposizioni. Della Gran Bretagna di Cameron, contraria anche alle regole di supervisione europea ripugnanti per la City, e delle stesse banche, che dicono di non avere risorse da mettere nel fondo. Gli europei hanno poche settimane per trovare la quadra.
(01 giugno 2012)© Riproduzione riservata

Tommy cosa ne pensi? Alla fine la Germania in qualche modo cederà?

Questa (la Merkel) ci sta portando tutti nel baratro a capofitto.
Peraltro non sarebbe la prima volta che la (Grande) Germania lo fa all'Europa tutta.
Incrociamo le dita e speriamo che qualcuno la faccia rinsavire!
 
Stato
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