Il G20 penserà a come salvare l’Europa
2.11.2011, 15:25
La dichiarazione del primo ministro della Grecia Georgios Papandreou di sottoporre a referendum nazionale la discussione del piano anti-crisi per la Grecia non solo ha fatto crollare i mercati finanziari, ha messo in uno stato di shock i leader della zona Euro, ma sicuramente sposterà gli accenti del vertice G20 in programma a Cannes il 3-4 novembre.
Compreso per ciò che riguarda il problema principale – la ricerca delle vie d’uscita dalla crisi che ha investito l’Europa e non solo essa. A giudicare dallo scambio di opinioni il salvataggio dell’Ue può diventare oggetto di mercanteggiamento politico tra le maggiori potenze, ognuna delle quali ha un proprio interesse in questo gioco.
Al microfono è il nostro osservatore Ivan Grekov:
"Il Presidente gli USA Barak Obama in un articolo pubblicato sul “Finacial Times” ha proposto la sua variante di salvataggio dell’economia mondiale, sottolineando che i soldi servono innanzitutto agli USA stessi. In tale contesto il danno principale alla stabilità dell’economia mondiale può derivare dai problemi dei debiti della zona Euro, - è convinto il leader americano."
L’Europa stessa, al contrario, sta per chiedere a Washington dei fondi per poter uscire dalla crisi e sollevare al vertice G20 il problema della partecipazione degli USA alla sua soluzione. Ma ci sono anche altre fonti di finanziamento che l’Europa potenzialmente può utilizzare. Si tratta innanzitutto della Russia e della Cina.
Pechino occupa in questo problema una posizione duplice. E non casualmente! Come ritiene l’esperto del Consiglio tedesco per la politica estera Alexandr Rarh, la Cina è pronta ad fornire assistenza all’Europa ma in compenso vorrebbe ottenere il riconoscimento della sua incidenza nell’economia e politica mondiale. In particolare, Pechino vorrebbe che il Fondo Monetario Internazionale sia capeggiato non dal rappresentante della Francia ma da un cinese.
Anche Mosca ha lanciato una sua proposta. Arkady Dvorkovich, assistente del Presidente della Federazione Russa, ha dichiarato che la Russia è disponibile a fornire all’Europa assistenza finanziaria anticrisi approssimativamente fino a 15 miliardi di dollari attraverso i meccanismi del FMI ed intende utilizzare le strutture del Fondo per il monitoraggio dell’utilizzo finalizzato dei fondi devoluti. Ma per il momento,- ha sottolineato il funzionario russo,- l’Ue formalmente non ha fatto nessuna richiesta al riguardo. Se verrà fatta una simile richiesta, gli organi competenti del Paese esamineranno in modo serio la possibilità di fornire assistenza richiesta.
Alexandr Rahr ritiene che Mosca possa fare a meno di attendere un simile messaggio dall’Europa. Il formato del vertice e il suo programma hanno dimostrato che il mondo sta cambiando fortemente. Se in passato all’ordine del giorno del forum c’erano i problemi del cambiamento del clima, ora il programma anticrisi.
Dice Ivan Grekov:
"A quanto pare al vertice sarà adottato un programma d’azioni per il superamento della crisi. Si tratta innanzitutto di supportare l’Ue e il dollaro americano. Ma l’efficacia del programma nonché i passi reali sulla via d’uscita dalla crisi pongono anche un altro problema. Come ha giustamente detto Alexandr Rarh, ancora dai tempi della crisi degli anni 2008-2009 le potenze mondiali non hanno ancora imparato a superare in modo concordato la depressione."
(La Voce della Russia)