La cosa grave non è che il dot. Piglia esprima la sua opinione in piena onestà intellettuale.
La cosa grave è che la sua opinione ha lo stesso peso e le stesse probabilità di avverarsi, delle "opinioni" (perchè tali sono) o pensieri in liberta, o esternazioni estemporanee (chiamatele un po' come volete) della Merkel, di Shauble, di questo o quel politico europeo, del governo e dell'opposizione greca. Tra l'altro senza che io mi senta di scommettere sull'onestà intellettuale di questa gente. Scommetterei poi a mani basse sulla disonestà e conflitto di interessi nei report di matrice anglosassone che ci giungono da oltremanica e oltreoceano (ma questa è un'altra storia).
E' questa la cosa agghiacciante, non l'opinione di Piglia.
Agghiacciante è che il 20 luglio si parla del piano Marshall per la Grecia, che nessun paese euro lascerà la moneta, che si faranno swappare le banche su base "volontaria" e non ci sarà alcun default propriamente detto, che la Grecia otterrà un pacchetto di 110 miliardi in tre anni e l'EFSF sarà ampliato per sostenere i piigs sui mercati secondari e per operazioni di buy back.
Il 20 settembre circola la velina (vera o falsa che sia) che è in studio un referendum in Grecia in merito all'uscita dall'euro.
Queste sono le cose indecenti!