Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
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oggi sono "CAC"... chi amari... per sarkozi (-3,66% e bancari -5%...)

E non solo.
Ma non era più semplice la prima proposta avanzata dai crucchi di spostare i debiti prossimi di 5 anni, dando modo di " sistemarsi" con calma senza mega finanziarie?
A giugno si vociferava qualcosa di simile, prima dello swap o SD.
 
<H2 class=title>Grecia, varate nuove misure austerity. Aiuti più vicini

http://economia.bloglive.it/grecia-varate-nuove-misure-austerity-aiuti-piu-vicini-7452.html</H2>

insomma, se la rata arriva, e lo swap è vicino...

cosa c'è che sfugge, che il mercato è sempre più nell' occhio del ciclone?

trovavo condivisibile che la grecia dopo swap (che sia il 90% o l' 80% non fa gran differenza) non avendo più l' assillo delle scadenze si trovasse in una situazione migliore (il debito quasi congelato per una generazione!!!);
invece sembra vi sia dell' altro: speriamo con Tommy che si prosegua nella road map tracciata (che è cmq quello che finora sta avvenendo nonostante i vari incidenti di percorso)...
insomma, più sembra che ci si avvicini alla meta, più il terreno sotto ai piedi invece di spianarsi si fa erto e faticoso!
 
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Martedì, il punto: la Grecia ieri non ha fatto default (nonostante Zerohedge) ed il mercato, all'insegna del primum vivere, ne ha preso atto, confermando nel close OTC quell'assestamento dei prezzi che già si intravedeva nell'andamento dei corsi sui mercati retail in prima mattinata.

E', al momento, un assestamento al ribasso: a fine giornata infatti il monitor si riempie di segni rossi, ma è un rosso edulcorato. Abituati al mare forza sette un giorno sì e l'altro pure, ai bondisti greci un calo di un paio di punti pct dà la sensazione di una brezzarella estiva... :D

Veniamo ai dati, anche per evitare fugnoleggiamenti eccessivi: il marzo 2012 si attesta a 54,75, ed oggi sembrerebbe orientato a tenere le posizioni e forse a consolidarle; i due maggio 2013 hanno ballato con i lupi, come al solito, e perdono più del doppio in termini percentuali. Si confermano ottimi per gli arbitraggi del genere "caccia al pollo", o "compro a poco e vendo a molto", sempre stando accorti a metterci somme da week end a Campione d'Italia e ad evitare il frontale con qualche tram ribassista di passaggio.

Anche i lunghissimi confermano il desiderio di pausa nella discesa dei tds greci verso il recovery stimabile, e fra default con permanenza nell'euro (inteso come obiettivo da raggiungere, oggi la Grecia non se lo potrebbe permettere neanche volendo) e default con ritorno alla dracma, i corsi fermi attorno ai 32,6/100 per entrambi i titoli esprimono ancora una aspettativa predominante che il ritorno alla dracma possa essere evitato. Il calo dei prezzi vale poco più di mezzo punto pct.

Il default con la dracma, ove si affermasse nel sentiment del mercato, vedrebbe un ulteriore caduta dei prezzi dei lunghissimi, e consistente.

Lungo la curva dei rendimenti, cali in crescita con la duration dei titoli e compresi fra gli 1,1 ed i 2,4 punti pct.

Mercoledì, il punto: giornata come la precedente per i tds greci, con ulteriore "assestamento" al ribasso.

Fra i cortissimi, c'è un segno blu, ed è quello del marzo 2012, che rosicchia un paio di decimali di punto chiudendo a 54,99. Il resto va giù, compresi i due maggio 2013, che chiudono il 4,6% a quota 44,84 ed il 7,5% a 48,25.

Per gli altri titoli, si torna giù verso i recenti minimi raggiunti prima del rimbalzo di un paio di giorni fa: i lunghissimi cedono, con il 2037 a quota 32,23; il 2040 a quota 32,14, poco più di un punto pct in meno del giorno precedente

Particolarmente consistenti i cali lungo la parte mediana della curva, sulle scadenze 2014 - 2019: qui si scende di 2-4 punti pct ed i 2019 nella ns lista originaria (il 6% ed il 6,5%) perdono quota 40 e si attestano attorno a 39/100.

Più lievi della media invece i cali sulla parte della curva eccedente il 2019: qui si partiva peraltro da livelli di prezzi già molto sacrificati e assai vicini in termini assoluti a quelli dei lunghissimi, con la scommessa di un eventuale ripagamento a scadenza prezzata zero: siamo su valori compresi fra i 32 ed i 34/100, anche in considerazione di ratei maturati e cedole di prossima scadenza, su titoli 2022-2024-2026.
 
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mi sembra che a differenza di quanto successo fino al 21 luglio, sembra che la volontà di erogare ulteriori tranche sia volta volta subordinata al raggiungimento di obiettivi che la troika impone quasi giornalmente. Ma se è questa la strada è vero che la Grecia non è mai stata in passato molto ligia ai comportamenti virtuosi, pertanto c'è sfiducia sui mercati...
Tuttavia sembra che se vengono apprivate le ulteriori misure, e non ci sono insurrezioni popolari, stiamo andando nella direzione giusta, quando i mercati recepiranno ciò ci sarà inversione, anche se limitata dall'assenza quasi totale degli istituzionali...

insomma, se la rata arriva, e lo swap è vicino...

cosa c'è che sfugge, che il mercato è sempre più nell' occhio del ciclone?

trovavo condivisibile che la grecia dopo swap (che sia il 90% o l' 80% non fa gran differenza) non avendo più l' assillo delle scadenze si trovasse in una situazione migliore (il debito quasi congelato per una generazione!!!);
invece sembra vi sia dell' altro: speriamo con Tommy che si prosegua nella road map tracciata (che è cmq quello che finora sta avvenendo nonostante i vari incidenti di percorso)...
insomma, più sembra che ci si avvicini alla meta, più il terreno sotto ai piedi invece di spianarsi si fa erto e faticoso!
 
Dalle indicazioni della troika emerge comunque un rischio molto chiaro. E' evidente che il governo accetterà le condizioni. Tuttavia il problema maggiore è a questo punto non più strettamente economico, politico o finanziario (c'è la road map; c'è un piano preciso con cui si evita sicuramente un default incontrollato; c'è l'accordo tra troika e governo) ma sociale.
Niente assicura che queste condizioni non sforzino la base, sindacati in primis, ad una grossa rivolta sociale che faccia del ritorno alla dracma il suo motto.
Il ritardo è presto spiegato: il governo (più che la troika) in cambio dell'accettazione delle condizioni avrà senz'altro chiesto dei giorni per valutare la situazione con queste parti sociali. Se non ci sono proteste nel fine settimana dovrebbe significare che il governo ha raggiunto l'accordo e dunque settimana prossima si potrà chiudere. Dubito comunque che ulteriori richieste della troika in un prossimo futuro possano passare.
 
è ragionevole pensare che un ritorno alla dracma sarebbe estremamente doloroso per loro nel medio periodo, non mi pare logico che vogliano arrivare a questo. Certo è però che è da vedere come reagiranno le parti sociali nei prossimi giorni.

Dalle indicazioni della troika emerge comunque un rischio molto chiaro. E' evidente che il governo accetterà le condizioni. Tuttavia il problema maggiore è a questo punto non più strettamente economico, politico o finanziario (c'è la road map; c'è un piano preciso con cui si evita sicuramente un default incontrollato; c'è l'accordo tra troika e governo) ma sociale.
Niente assicura che queste condizioni non sforzino la base, sindacati in primis, ad una grossa rivolta sociale che faccia del ritorno alla dracma il suo motto.
Il ritardo è presto spiegato: il governo (più che la troika) in cambio dell'accettazione delle condizioni avrà senz'altro chiesto dei giorni per valutare la situazione con queste parti sociali. Se non ci sono proteste nel fine settimana dovrebbe significare che il governo ha raggiunto l'accordo e dunque settimana prossima si potrà chiudere. Dubito comunque che ulteriori richieste della troika in un prossimo futuro possano passare.
 
delle proteste ci saranno sicuramente...

tuttavia ad oggi queste proteste sn sempre state inutili

mi aspetto che sia così anche questa volta

ciao
 
mi sembra che a differenza di quanto successo fino al 21 luglio, sembra che la volontà di erogare ulteriori tranche sia volta volta subordinata al raggiungimento di obiettivi che la troika impone quasi giornalmente. Ma se è questa la strada è vero che la Grecia non è mai stata in passato molto ligia ai comportamenti virtuosi, pertanto c'è sfiducia sui mercati...
Tuttavia sembra che se vengono apprivate le ulteriori misure, e non ci sono insurrezioni popolari, stiamo andando nella direzione giusta, quando i mercati recepiranno ciò ci sarà inversione, anche se limitata dall'assenza quasi totale degli istituzionali...

insomma questa road map sembra sempre di più simile a quella tra israeliani e palestinesi!

è già più di un anno che si vive in una sorta di continuo e progressivo deterioramento;
a questo punto contiamo i giorni: o per uscire da quest'incubo o... al contrario per chiudere la bara sul morto!
(sì c'è anche l' ipotesi della permanente cronicizzazione: e allora ci serve veramente un cardiotonico!)
Amen
 
Stato
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