Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Sept 27 Greek parliament votes on unpopular new property tax
Sept 28 Finnish parliament votes on new powers for the European financial stability facility, the eurozone bail-out fund
Sept 29 German parliament due to ratify the EFSF, but will Chancellor Angel Merkel win over her coalition partners?
Oct 3 Eurozone finance ministers meet in Luxembourg
Oct 11 Slovak parliament votes on the EFSF, the last eurozone member to do so
Oct 13 Eurozone ministers could meet again to sign off on a Greek aid tranche
Oct 14 G20 finance ministers meet in Paris
Mid-Oct Greece starts to run out of money
Oct 17-18 Herman Van Rompuy, European Council, president, will make proposals on fiscal union at an EU summit
Nov 3-4 G20 summit in Cannes
Dec Talks begin on next aide tranche for Athens
Dec 9 EU summit at which leaders to discuss increasing EFSF at summit and fiscal union
Early 2012 German parliament votes on a permanent bail-out fund to replace the EFSF

la palla di vetro di Mr. Noob
suppongo
 
L'opinione di Krugman è in realtà diffusa.
Proprio oggi ne parlavo con gente molto avveduta, docenti universitari, professori ordinari di politica economica con esperienze e competenze enormemente superiori alle mie.
C'è una cosa che più di tutte li terrorizza: il fatto che si intenda risolvere il problema (non solo da parte europea; anche i suggerimenti americani sulla nostra crisi vanno in questa direzione in realtà) unicamente attraverso la liquidità. Non si è capito che il mercato è in grado di mangiarsi qualsiasi iniezione di liquidità.

Capitolo Grecia. Dal 2010 a oggi il 20% circa della ricchezza finanziaria privata greca è emigrata all'estero, è aumentato ferocemente il contrabbando e la bilancia commerciale è completamente sbilanciata.
In queste condizioni, i greci non hanno le possibilità economiche di affrontare il debito. Ergo, per provare a contenere il problema in maniera accettabile per i mercati, occorre una moratoria oppure più realisticamente (ma in maniera meno efficace) uno swap più o meno come è stato proposto.
Altre soluzioni colpirebbero i mercati troppo duramente: la liquidità non potrebbe proteggerli.
E' dunque probabile che si andrà in quella direzione, probabilmente cercando di limare ulteriormente lo swap.
 
Le pure iniezioni di liquidità non risolvono il problema (come dimostra la crisi irrisolta in USA).. ma la deflazione é ancora peggio.
Occorrono chiaramente riforme strutturali.. mantenendo peró il paziente vivo mentre i chirurghi operano..
 
L'opinione di Krugman è in realtà diffusa.
Proprio oggi ne parlavo con gente molto avveduta, docenti universitari, professori ordinari di politica economica con esperienze e competenze enormemente superiori alle mie.
C'è una cosa che più di tutte li terrorizza: il fatto che si intenda risolvere il problema (non solo da parte europea; anche i suggerimenti americani sulla nostra crisi vanno in questa direzione in realtà) unicamente attraverso la liquidità. Non si è capito che il mercato è in grado di mangiarsi qualsiasi iniezione di liquidità.

Capitolo Grecia. Dal 2010 a oggi il 20% circa della ricchezza finanziaria privata greca è emigrata all'estero, è aumentato ferocemente il contrabbando e la bilancia commerciale è completamente sbilanciata.
In queste condizioni, i greci non hanno le possibilità economiche di affrontare il debito. Ergo, per provare a contenere il problema in maniera accettabile per i mercati, occorre una moratoria oppure più realisticamente (ma in maniera meno efficace) uno swap più o meno come è stato proposto.
Altre soluzioni colpirebbero i mercati troppo duramente: la liquidità non potrebbe proteggerli.
E' dunque probabile che si andrà in quella direzione, probabilmente cercando di limare ulteriormente lo swap.

E' da un anno in fase di netto miglioramento.
 
Dopo le riunioni di Washington con rumors ben circonstanziati di scenari che includono un default della Grecia con successiva iniezione di liquidità, sono arrivate pigre le smentite.
Oggi due appuntamenti importanti, il primo con il voto del Parlamento di Atene con nuovi provvedimenti sollecitati dalla Troika ed in serata l'incontro tra la Merkel e Papandreou.
Gli spread risultano poco mossi, seppur in allargamento. Rimaniamo comunque sotto i max registrati, intorno a 2500 pb.
Il resto del gruppo vivacchia: prosegue un lento recupero di Irlanda e Spagna mentre Italia e Portogallo sono sempre sotto tiro.

Grecia 2092 pb. (2034)
Portogallo 1025 pb. (1009)
Irlanda 675 pb. (705)
Italia 383 pb. (389)
Spagna 338 pb. (350)
Belgio 202 pb. (205)
 
Nuovi aiuti alla Grecia, Ue rinvia la decisione

Merkel: 'Europa vale ogni sforzo'. Boom Milano

27 settembre, 08:16


Slitta ancora la prossima tranche di aiuti alla Grecia. Un decisione di Bruxelles che alimenta la tensione ad Atene, dove questo ulteriore ritardo potrebbe avere un impatto pesante sulla vita della gente: a rischio sono gli stipendi dei dipendenti pubblici, in questo momento. Intanto domani a Berlino, la cancelliera Angela Merkel vedra' il premier greco Giorgio Papandreou. Una cena di lavoro in cancellierato, ''importante momento di scambio - nella definizione del governo tedesco - con un paese di cui si sta occupando tutta l'Europa''. L'ulteriore slittamento dei tempi, annunciato dal portavoce degli Affari esteri della Commissione Ue (a 7 giorni dalla data prefissata, il 3 ottobre) si spiega con le riserve delle istituzioni internazionali sul programma di Atene.
''Vi sono problemi che riguardano il budget 2011-2012, le riforme strutturali e le privatizzazioni. Si tratta di attuare le decisioni gia' prese - ha spiegato il portavoce - non di prenderne altre''. Considerazioni che di fatto non permettono di escludere ancora l'ipotesi di un default. Da Berlino, dove si attendono i risultati della Troika, prima di esprimere qualsiasi giudizio in merito, la cancelliera ha dato pero' nuovi segnali di rassicurazione: ''L'Europa vale ogni sforzo'', ha detto ieri rispondendo a un'intervista sull'emittente televisiva Ard, nella quale ha tentato di sgomberare il campo da ogni illazione sull'euroscetticismo del suo governo.
Quella che si e' aperta in Germania e' una settimana decisiva per la coalizione giallo-nera: giovedi' prossimo sara' sottoposta infatti al voto del Bundestag la legge che prevede l'ampliamento di risorse dell'Efsf, il fondo europeo salvastati. Un voto dall'esito (positivo) scontato; ma la Merkel combatte ancora in questi giorni, per ottenere una maggioranza propria. In questo clima teso e' esplosa oggi in Germania anche una polemica sull'eventualita' - trapeleta da Washinghton -di un drastico aumento della dotazione dell'Efsf, attraverso il meccanismo della leva finanziaria, nell'ambito di un piano in stile americano (post Lehman's Brothers) per salvare l'Europa dalla crisi del debito. I liberali, che recentemente hanno acceso un dibattito pesante a Berlino - con la posizione assunta dal ministro dell'Economia Philippe Roesler, che non ha escluso il fallimento della Grecia - hanno gia' chiesto alla cancelliera ''un chiarimento''. E' stato il ministro Schaeuble, in serata, ad assicurare che la Germania non ha ''intenzione di aumentare il fondo''. L'obiettivo e' quello di renderlo piu' efficiente.
 
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