Personalmente ritengo che il corso degli eventi abbia dato ragione, al contrario, a chi aveva capito che il tema Grecia era fondamentale già un anno fa e o si salvava o tanto valeva stare liquidi o sull'oro
Senza voler criticare l'operato di nessuno, non avrei mai comprato Grecia solo per spuntare 1 punticino in più "nell'ambito di un portafoglio ben diversificato e bilanciato e bla bla bla", per alzare la media dei rendimenti...
Ma in questo mi deve aver aiutato il mio "piglio" mediamente speculativo.
Preferisco accollarmi rischi manifesti nel tentativo di accaparrarmi rendimenti del 7-10% piuttosto che andare incontro a perdite per una cedola del 4% sobbarcandomi rischi non così inferiori, ma che in quel momento il mercato decide di non prezzare, perchè c'è ottimismo ed euforia.
Nel momento che la Grecia rendeva il 7-8% sul decennale secondo me era un investimento da tentare obbligatoriamente.
E c'era pure poco da diversificare, visto che "tutto" dipendeva dalla Grecia.
Da li o lo spread gradualmente calava perchè si metteva in piedi un assistenzialismo e trasferimento fiscale che garantiva al 100% gli investitori o altrimenti era ovvio che i TdS europei facevano la fine dei "dieci piccoli indiani" di Agatha Christie.
Ovviamente il rischio andava controllato con trading quasi stretto per tagliare le perdite sul nascere, soprattutto in funzione delle posizioni politiche che l'UE andava prendendo (non certo in funzione dei disastrosi conti greci).
Tentare la speculazione greca paradossalmente mi ha salvato: sono liquido all'80% da un anno esatto, tentando di trovare unicamente entrypoint validi per i bond greci, che quindi ho tradato, inizialmente in gain, l'ultima entrata a giochi quasi fatti a giugno, in pesante loss.
E dire che anche li il super rimbalzo di luglio, come da attesa, lo avevo preso
Avevo le 2019 a 55 e le ho viste arrivare sopra i 60....ma ho compiuto l'ingenuità di credere a ciò che avevano dichiarato i politici e non ho venduto, pensando che il PSI andasse in porto nella prima versione e che FMI a parte, ci fosse più disponibilità a far sconti anche sui prestiti UE,sui titoli in mano alla BCE e che non ci fosse tutta questa "pressione" sui risultati immediati dei conti greci.
Pensavo che le verifiche più stringenti si fossero fatte tra non meno di uno-due anni, per dare il tempo alle riforme di portare benefici.
Da agosto invece tutti i segnali andavano in direzione sbagliata. E cosi ho fatto un progressivo alleggerimento per poi vendere l'ultima tranche a 44.
Non prima di aver switchato tutto a costo 0 dalla 2019 alla 2014. Ora però non ho più niente (per ora

).
Ricordo che lo Sharko di là mi criticò per aver "mollato"...
Oggi all'ultimo mio prezzo di vendita mi potrei ricomprare non la 2014 ma la marzo 2012

La perdita complessiva non è stata indifferente al momento, ma se penso che voler lucrare sul caso Grecia mi ha consentito di stare liquido, devo dire che oggi la perdita in conto capitale che avrei se fossi stato comunque investito, sarebbe ben maggiore, anche tenendo presente i possibili upside che si potrebbero avere investendo ora o al bottom su quasi qualunque strumento finanziario, pressochè falcidiato (ma arriva 'sto bottom?

, di questo passo è più probabile il botto e basta

). Uniche eccezioni, se avessi investito in oro, magari da quota 1200, ma francamente non ero così bearish: ero convinto che alla fine la Grecia, obtorto collo, l'avrebbero salvata.
Così non è stato. E questo si che è definitivo, perchè indipendentemente dai margini iperspeculativi di poterla fare franca come holdout sulle brevissime, di fatto la Grecia non è stata salvata, dal punto di vista del mercato finanziario, facendo ingoiare a questo un 75% di perdite sull'NPV, comunque per la stragrande maggioranza di titoli in circolazione: più fallita di cosi !?
Ora se mai la questione è se salveranno l'euro...
Indubbiamente sarei curioso di conoscere le scelte d'investimento delle più solerti Cassandre del forum, perchè indipendentemente dai recovery "single digit" potenziali della Grecia, se l'andazzo delle scelte politiche in Europa è questo l'euro è spacciato, per un semplice fatto:
la speculazione è più potente perchè ha gioco facile: prima comincia a picchiare duro sui TdS più deboli, a questa seguono le razionali scelte d'investimento delle banche che si adeguano al trend, ormai anche i bond con questa volatilità cominceranno a seguire le logiche contingenti, "alla giornata" delle azioni. Se potessero, anche le banche italiane oggi vorrebbero farsi belle agli occhi del mercato dicendo di "aver ridotto il rischio Italia nel ptf"

Se poi a questo ci aggiungiamo la fase "panico" il gioco è fatto.
E avviene a una velocità incompatibile con le resistenze psicologiche delle triple A alla monetizzazione dei debiti. Un processo del genere lo fermi solo se dici: da domani la BCE comprerà TdS dell'area euro in quantità potenzialmente illimitata, quanto basta per portare i rendimenti per i singoli paesi a un tasso stabilito "a tavolino" sulla base di determinati parametri.
Ad esempio si decide che per l'Italia è giusto uno spread di 250, lasciando margini per incentivarci a lavorare sodo per portarlo ancora più giù, dove era prima. Sopra i 250 la BCE compra a palate.
L'indomani la crisi dell'area Euro è finita.
Ma se questo non avviene, a parte che su oro, franco svizzero (nell'ipotesi poi di riconvertirlo poi in Euro A

) o al più stare liquidi e attendere...che altre scelte razionali si possono fare in un simile contesto ?