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ordine 11.110
Grecia: svalutazioni del 70% su titoli stato
di: WSI Pubblicato il 01 febbraio 2012| Ora 10:25
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Il ministro delle finanze greco, Evangelos Venizelos.
Roma - Dall'Europa agli Stati Uniti e fino all'Asia, tutti con il fiato sospeso, in attesa di capire la fondatezza delle indiscrezioni sulla Grecia, che sono circolate nelle ultime ore.
Secondo tali rumor, i creditori privati potrebbero aver accettato di veder svalutato il valore dei titoli greci che hanno in portafoglio di più del 70%. Una fonte ha affermato anche che il tasso dei nuovi bond potrebbe essere compreso tra il 3,5% e il 4%, mentre il ripagamento del capitale avverrebbe tra 30 anni.
Se tutto ciò fosse vero, allora la Grecia potrebbe ridurre il proprio debito di 100 miliardi di euro circa; a quel punto, l'intesa consentirebbe ad Atene di ricevere il secondo piano di salvataggio, del valore di 130 miliardi di euro. E' necessario tuttavia che l'accordo venga concluso e ufficializzato il prima possibile.
Il paese correrebbe infatti il rischio di far fronte a un default disordinato nel caso in cui non riuscisse a siglare un accordo entro il 20 marzo, data in cui dovrà ripagare bond per un valore di 14,5 miliardi di euro. Tale rimborso, infatti, non sarà possibile se Atene non riceverà finanziamenti aggiuntivi.
di: WSI Pubblicato il 01 febbraio 2012| Ora 10:25
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Il ministro delle finanze greco, Evangelos Venizelos.
Roma - Dall'Europa agli Stati Uniti e fino all'Asia, tutti con il fiato sospeso, in attesa di capire la fondatezza delle indiscrezioni sulla Grecia, che sono circolate nelle ultime ore.
Secondo tali rumor, i creditori privati potrebbero aver accettato di veder svalutato il valore dei titoli greci che hanno in portafoglio di più del 70%. Una fonte ha affermato anche che il tasso dei nuovi bond potrebbe essere compreso tra il 3,5% e il 4%, mentre il ripagamento del capitale avverrebbe tra 30 anni.
Se tutto ciò fosse vero, allora la Grecia potrebbe ridurre il proprio debito di 100 miliardi di euro circa; a quel punto, l'intesa consentirebbe ad Atene di ricevere il secondo piano di salvataggio, del valore di 130 miliardi di euro. E' necessario tuttavia che l'accordo venga concluso e ufficializzato il prima possibile.
Il paese correrebbe infatti il rischio di far fronte a un default disordinato nel caso in cui non riuscisse a siglare un accordo entro il 20 marzo, data in cui dovrà ripagare bond per un valore di 14,5 miliardi di euro. Tale rimborso, infatti, non sarà possibile se Atene non riceverà finanziamenti aggiuntivi.