samaras si dice contento del voto, che allontana l' uscita dall' euro;
i soldi ci sono infatti solo fino al 16 novembre dopo di che,,... dracme.
Tommy, che succede?? non ce la racconta giusta samaras??
se i soldi non arrivano il 12 ed il 16/11 questi finiscono... che succede?
Ecco la news

presa dal fol)
fonte lapress
"Oggi la Grecia ha intrapreso un grande passo decisivo e ottimistico, un passo verso la guarigione". Così il primo ministro greco Antonis Samaras, in un discorso nella tarda serata in seguito all'approvazione delle nuove misure di austerità necessarie per la prossima tranche del prestito internazionale. "Sono molto felice" del risultato, ha proseguito il premier conservatore. Il pacchetto di tagli è stato approvato poco prima della mezzanotte italiana. Per tutto il giorno ci sono state proteste e scontri in piazza Syntagma ad Atene, sede del Parlamento e fulcro delle rivolte dei greci contro l'austerità. Lo sviluppo e la crescita della Grecia, ha proseguito Samaras, arriveranno "solo con molto lavoro, con un'azione coordinata, con investimenti". Il Paese, già devastato da tagli e austerità, deve affrontare nel 2013 il sesto anno di recessione. Dopo ore di duri dibattiti in Parlamento, il premier ha ammesso che alcune riforme contenute nel pacchetto fossero ingiuste, ma ha ribadito che sono vitali per evitare la bancarotta della Grecia. Samaras ha più volte sottolineato che senza la prossima tranche del prestito dalla troika (Banca centrale europea, Unione europea e Fondo monetario internazionale) le casse dello Stato sarebbero vuote già dal 16 novembre. In quel caso, ha spiegato ai deputati durante la sessione in Parlamento, il Paese sarebbe obbligato a uscire dall'euro. "Questa riforma - ha dichiarato infatti - libera finalmente la Grecia dalla dracmofobia"."Molte di queste misure sono giuste e dovevano essere intraprese anni fa, senza che nessuno ci chiedesse di farlo", ha affermato il premier. "Altre - ha poi aggiunto - sono ingiuste, come il taglio degli stipendi, e non c'è motivo di attuarle facendole passare per altro". L'alternativa a questo, ha concluso, sarebbe appunto stata la bancarotta che avrebbe trascinato Atene nel caos finanziario, arrivando all'uscita dall'euro.