Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Sui forum ormai non si perde più tanto tempo, anzi, spesso le informazioni circolano più rapidamente che su altre fonti. Tu ne sei un esempio. Per non parlare della competenza di alcuni soggetti, indipendentemente dalla componente caratteriale, che fa della maggior parte dei forum, oggi, un nuovo strumento di comunicazione ed approfondimento il cui livello di correttezza a livello informativo, dipende esclusivamente dal mgmt.

Poi che alcuni nella vita non abbiano un cazz0 da fare e passino il tempo a giocare in borsa con leggerezza soldi che gli sono piovuti e/o gli piovono dal cielo (e di cui quindi non comprendono il valore, ne hanno sufficiente intelligenza per pensare a come impiegarli in modo più costruttivo) è una cosa che non riguarda nè il forum nè i suoi contenuti.

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Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

Si, la mia era una battuta domenicale ... ;).
Anch'io ho conosciuto nick di tutto rispetto, da cui ho appreso molto.

Specie sulla nostra discussione, molte volte con lo scambio di idee e pareri, riusciamo a costruire un percorso probabilistico che - a volta - si avvera.

D'altra parte, quelli che lavorano sui tavoli tecnici prendono in considerazione le nostre stesse ipotesi ... anche non leggendoci.
 
Negli ultimi 2 giorni i mini bond hanno reagito abbastanza bene.....

Domanda peri + esperti di me...

Esiste unindice otc oppure e' possibile consultarlo in un qualche modo da fineco?
 
Crisi greca, ora i Paesi Ue valutano il taglio dei debiti di Atene

L'utlimo dato sul Pil greco (-7,2%) ha definitivamente certificato il fallimento delle misure di austerity pensate dalla Troika Ue-Bce-Fmi, con l’economia ellenica che in cinque anni è crollata del 22%. Strappo Eurogruppo - Fondo Monetario


di Giorgio Faunieri

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Accade ad Atene, dove la cura ha quasi ucciso il paziente e i medici non solo non sanno più che pesci prendere ma stanno litigando fra di loro. Mercoledì il dato sul Pil greco (-7,2%) ha definitivamente certificato il fallimento delle misure di austerity pensate dalla Troika Ue-Bce-Fmi: in cinque anni l’economia di Atene è crollata del 22% e l’obiettivo di far scendere il rapporto debito-Pil al 120% entro il 2020 è già oggi irrealizzabile, anche perché la Grecia ha bisogno di nuovi prestiti che farebbero aumentare ulteriormente l’indebitamento.

Ai Paesi forti dell’Unione Europea non resta altra strada che lasciar andare la Grecia alla deriva (dopo averne azzoppato in maniera irreparabile l’economia) o regalarle dei soldi, che non verrebbero dunque inclusi nel calcolo del debito pubblico. Ed è proprio questa seconda strada che, stando alle indiscrezioni riportate dalla Sueddeutsche Zeitung, si starebbe battendo a Berlino. Per la prima volta dall’inizio degli aiuti Angela Merkel, che ufficialmente prende le distanze dall’ipotesi, sarebbe pronta a spiegare ai propri connazionali che parte dei capitali prestati non torneranno più indietro, cosa che fino a ieri era stato uno dei suoi punti fermi.
La stessa cosa, però, dovrebbero spiegarla anche Francois Hollande ai francesi e Mario Monti agli italiani. Secondo il quotidiano di Monaco di Baviera si sarebbe giunti a questa soluzione dopo un duro scontro fra il direttore del Fmi, Christine Lagarde, e il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker. La prima avrebbe minacciato di non far più partecipare il Fondo Monetario Internazionale al salvataggio di Atene se le capitali europee non si fossero fatte carico della nuova voragine apertasi nelle finanze greche (32,6 miliardi di euro nel triennio 2014-1026).
Anche la Bce di Mario Draghi si sarebbe detta disponibile a dare il proprio contributo, girando al governo di Antonis Samaras le probabili plusvalenze realizzate con gli acquisti dei titoli greci. A partire dalla primavera 2011 l’Eurotower ha infatti effettuato massicci acquisti di titoli governativi greci a prezzi stracciati e grazie alla risalita delle quotazioni avvenuta negli ultimi mesi, da cui hanno tratto profitto anche alcuni grandi hedge fund americani, vanta ora guadagni in conto capitale (oltre ovviamente agli interessi incassati).
Le differenze di vedute fra i membri della Troika non si limitano però alla decisione su chi deve farsi carico del nuovo buco. La Ue, per esempio, vuole concedere ad Atene tempo fino al 2022 per riportare il rapporto deficit-Pil al 120%, mentre il Fondo non vuole concedere proroghe e pretende che sia rispettata la scadenza del 2020. Inoltre, la Germania (e quindi l’Eurogruppo) non vogliono sentir parlare di una nuova ristrutturazione del debito greco, mentre Bce e Fmi la ritengono una cosa inevitabile. In una situazione così compressa e complicata il prossimo 20 novembre la riunione dell’Eurogruppo cercherà di trovare almeno un compromesso che tamponi le falle nell’immediato e consenta ad Atene di ricapitalizzare con urgenza le sue banche, rimandando ancora una volta la ricerca di una soluzione sostenibile nel lungo periodo.

Piano d'emergenza per la Grecia
"Gli Stati usino bilanci nazionali"
L'indiscrezione arriva dalla Sueddeutsche Zeitung secondo cui i Paesi forti dell'eurozona starebbero discutendo dell'ipotesi di concedere ad Atene finanziamenti gratuiti attingendo ai propri conti e non più a quelli del Salvastati

dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI

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BERLINO - Nuovi piani d'emergenza europei per tentare il salvataggio della Grecia. Lo scrive la Sueddeutsche Zeitung nel servizio di apertura della sua prima pagina di stamane. Secondo l'autorevole quotidiano liberal di Monaco di Baviera, gli Stati forti dell'eurozona stanno discutendo per la prima volta dell'ipotesi di concedere ad Atene finanziamenti sostanzialmente gratuiti, cioè aiuti, tratti dai loro bilanci nazionali e non più solo dai fondi europei. E' giunto il momento in cui i governi dell'eurozona devono dire la verità ai loro congtribuenti e cittadini, afferma l'articolo della Sueddeutsche. Precisando: "bisogna dire ai cittadini che parte del denaro dei contribuenti impegnato per il salvataggio dell'eurozona non tornerà, non verrà restituito".

Finora, gli esecutivi nazionali dei paesi membri dell'area della moneta unica avevano sostenuto in pubblico proprio il contrario. Ma a causa di una recessione molto più lunga e dura del previsto, si è creato un buco di almeno 32 miliardi ad Atene. Non può essere tappato con nuovi crediti, perché l'indebitamento della Grecia in tal caso salirebbe ancor di più. Siccome la Germania e altri paesi rigoristi rifiutano l'idea di un condono ufficiale dei debiti, resterebbe come unica alternativa quella di finanziamenti diretti presi dai bilanci nazionali. I quali potrebbero finanziare direttamente il governo ellenico, o rimpinguare le riserve del fondo salvastati Efsf il cui intervento a favore della Grecia

dovrebbe aumentare di consistenza, a causa del peggioramento dei conti pubblici ellenici di cui si è detto.

La situazione, sempre secondo la Sueddeutsche, sarebbe il vero motivo di fondo del contrasto emerso nei giorni scorsi tra i presidenti del Fondo monetario internazionale e dell'Eurogruppo, cioè Christine Lagarde e Jean-Claude Juncker. Madame Lagarde ha esortato i paesi forti dell'eurozona a pensare appunto a interventi diretti ed espliciti per Atene, minacciando in caso contrario un ritiro del Fmi dall'operazione salvataggio. Quest'ultima ipotesi sarebbe catastrofica per l'eurozona che dovrebbe accollarsi da sola il costo della crisi ellenica.

(15 novembre 2012)


Che ne pensi Tommy?
E' una sorta di haircut senza toccare gli osi, ma finanziato dagli stessi soggetti, ed a titolo oneroso.
 
Dichiarazione di Christine Lagarde

Grecia: Lagarde, soluzione sia radicata nella realta'


(AGI) - Manila, 17 nov. - Un accordo tra i creditori internazionali della Grecia sulla riduzione di debito "dovrebbe essere radicato nella realta' e non solo nelle intenzioni": e' quanto affermato dal direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, in vista dell'incontro con i leader europei, martedi' prossimo in occasione dell'Eurogruppo.
Sarebbe importante, ha aggiunto, un'intesa durevole sul debito greco per evitare una prolungata incertezza che danneggia l'economia ellenica. Per fare questo, ha spiegato Lagarde, "bisogna costruire e approvare un programma per la Grecia che sia solido e convincente oggi e sostenibile domani, che sia radicato nella realta' e non basato sulle intenzioni" .
 
Grecia: Lagarde, soluzione sia radicata nella realta'


(AGI) - Manila, 17 nov. - Un accordo tra i creditori internazionali della Grecia sulla riduzione di debito "dovrebbe essere radicato nella realta' e non solo nelle intenzioni": e' quanto affermato dal direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, in vista dell'incontro con i leader europei, martedi' prossimo in occasione dell'Eurogruppo.
Sarebbe importante, ha aggiunto, un'intesa durevole sul debito greco per evitare una prolungata incertezza che danneggia l'economia ellenica. Per fare questo, ha spiegato Lagarde, "bisogna costruire e approvare un programma per la Grecia che sia solido e convincente oggi e sostenibile domani, che sia radicato nella realta' e non basato sulle intenzioni" .

Ciao Maratoneta,
pensi che la soluzione passi per un prestito-regale, come preannunciato ieri dal quotidiano tedesco?
 
Articolo di Evangelos Venizelos sulla questione del prestito obbligazionario

Pubblicato: Domenica, 18 novembre 2012
Web-Only


Suo punto di vista sulla questione che è sorta con le perdite del PSI greco dallo scorso marzo e responsabilità attribuite a lui come è stato il ministro delle Finanze, presentato dal Presidente del PASOK Evangelos Venizelos con ampio articolo pubblicato nella gazzetta sito web del partito Domenica.

Nel testo intitolato "La verità sulla questione dei obbligazionari" Venizelos comprese semplificazioni menzioni a notizie di stampa pertinenti sul suo volto, che lui ricorda che c'era l'allora primo ministro (Lucas Papademos) e sottolinea i grandi sforzi fatti per escludere i risparmiatori dal PSI.

Per Evangelos Venizelos articolo sulla questione del legame che è stato pubblicato Domenica sul sito web del PASOK è il seguente:

La verità sulla questione del prestito obbligazionario
Nella sua rubrica in "To Vima" (18/11/12) Mr. John Pretenteris giustifica pienamente il modo in cui un piccolo gruppo di persone che detenevano titoli greci ostacolato dalla violenza, PASOK delegazione entrata nel palazzo BOG Mercoledì pomeriggio 14.11.

Era stato un titolo trionfante (11/15/12) quotidiano "Repubblica", che ha fatto molto piacere con l'evento e commento per i manifestanti, la signora Rose Ellis sul quotidiano "Kathimerini" (16/11/12).

Analisi Fondazione da Pretenteri (che dà il tono ogni notte nel notiziario principale della più grande stazione televisiva e si esprime in due principali quotidiani con la storia) è la constatazione che il Psi lo scorso marzo "distrutto" i manifestanti, con responsabilità (non il governo, il primo ministro e le parti che lo supportano e la Casa, infine, approvato la legge in questione, ma) l'allora ministro delle Finanze e attuale presidente del PASOK, quindi hanno il diritto di contro di essa.

Questa modalità è assoluta approccio giornalistico e semplicistico. Nasconde gli elementi complicano le implicazioni, utilizza condizioni estreme e arriva con la conclusione facilità caratteristica. Ma nel frattempo, ha indotto in errore il lettore che non conosce o non ricordare i fatti e la verità è stato fatto un torto. Questa demagogia ricetta raggiunge più giustifica la violenza.

Partiamo dai fatti che ignora o distorce la presentazione giornalistica.

Il governo greco (primo ministro con il sostegno signor L.Papadimo e poi tre parti: il PASOK, ND, LAOS), come era stato ripetutamente annunciata pubblicamente da me come ministro delle Finanze, ha cercato in vari modi di esentare dall'inclusione nel PSI individui in possesso di obbligazioni greche e in particolare quelli dei risparmiatori, come avevano acquistato, senza speculare, sul mercato secondario.

Le obbligazioni detenute da questo gruppo di persone erano, in ogni caso, tagli molto piccoli rispetto al volume totale di 210 miliardi di euro in valore nominale delle obbligazioni sono state messe a PSI aumentato con decisione della maggioranza degli obbligazionisti attraverso clausole di azione collettiva (CAC).

Nonostante questi sforzi fino all'ultimo momento, sia gli Stati membri della zona euro, attraverso il Presidente ei membri del l'Eurogruppo e il Fondo monetario internazionale, hanno un modo rigido e categorico come condizione per il loro sostegno e il finanziamento del PSI, non escluso qualsiasi persona fisica.

Proteste Preceduto individui-cittadini di altri paesi europei, che hanno tenuto titoli greci, ai loro governi, le dimensioni così acquisite internazionale del problema-naturali persone obbligazionari. In questo modo, è esplicitamente escluso allora la soluzione di compensare debiti fiscali futuri degli obbligazionisti, come cittadini di altri paesi non hanno tale presunzione le passività per imposte in Grecia.

Il Consiglio dei ministri e dei partiti che hanno sostenuto il governo (nel frattempo aveva lasciato LAOS) ha informato dei requisiti obbligatori dei nostri partner e dei creditori e ha fatto un bilanciamento costretto a garantire la realizzazione di PSI, senza la quale il paese non avrebbe né prestito né sostegno, né prospettiva di uscita dalla crisi.

Ma era nostro dovere e la volontà di trovare una soluzione al problema degli obbligazionisti risparmiatori. Soluzione simile alla protezione dei depositanti nelle banche greche.

Quasi immediatamente dopo il completamento del PSI, il paese iniziò un lungo periodo elettorale, durante il quale le parti, con l'eccezione del PASOK, ha dato vaghe promesse facilità con gli obbligazionisti, che nel frattempo aveva istituito un club.

Nei nostri incontri con il club, come la soluzione proposta realistica e immediata da utilizzare il liquido equivalente che aveva preso la forma di titoli del EFSF di acquistare titoli sul mercato secondario per la versione nuova del governo greco, il cui pagamento è garantito da sostanzialmente EFSF. Ciò consentirà loro di acquisire titoli di molto maggiori di valore nominale e con le nuove obbligazioni erano già di avere un portafoglio che quasi coprire le loro perdite.

Inoltre, potrebbe essere preso in considerazione dopo il completamento del PSI, con risultati migliori del previsto (partecipazione 97% invece del 95%), l'introduzione di esenzioni fiscali per gli individui che detengono titoli di una nuova versione.

Questo problema può e ora deve essere di nuovo discussi nel contesto della sostenibilità del debito. In ogni caso abbiamo impostato l'Eurogruppo nel mese di febbraio, e l'attuale primo ministro e presidente del Sud-Ovest è stata posta la copertura delle elezioni per gli obbligazionisti - individuale.

Ricordiamo le nostre figure proposta agli obbligazionisti:

Supponendo che per ogni valore 100 € nominale, l'obbligazionista ha ricevuto 15 milioni in contanti e con questi in aprile-maggio potrebbe acquistare obbligazioni nuova versione vale più di 100 euro e se abbiamo aggiunto loro e le nuove obbligazioni che avevano già ricevuto valore nominale di Euro 5,31 per ogni valore antico legame nominale di 100 euro, vediamo che il nuovo portafoglio di ciascun obbligazionista avrebbe dovuto affrontare valore vicino a 140 euro invece di 100 euro per il vecchio portafoglio. Questo, combinato, se del caso con le esenzioni fiscali per i titolari di nuove obbligazioni potrebbe coprire tutte le perdite.

Hanno anche offerto di essere in contatto diretto con il PDMA che, in collaborazione con una grande banca per aiutarli della manovra. Organizzato per questo scopo diversi incontri con l'amministrazione di PDMA.

Invece seguire la nostra proposta, preferendo la via del ricorso CoE contestare la legittimità del PSI, che piacerebbe ai quattro angoli della terra degli speculatori.

Forse persuaso da promesse elettorali, ma non li liberò PASOK.

Forse attirati da alcuni che li usano come leva per creare impressioni "antimemorandum" per gli obbligazionisti.

Forse alcuni hanno ipotizzato che le obbligazioni greche per cercare di nascondersi dietro semplice, piccoli risparmiatori che è capitato di avere obbligazioni e depositi e non danneggiato.

Perciò, quando, PASOK, hanno fatto di questo sforzo per trovare una soluzione pratica e si parla fin dall'inizio con entrambe le obbligazionisti modo responsabile, riteniamo ingiusto e paradossale di organizzare eventi di questo tipo a nostre spese. Non dall'unione degli obbligazionisti, come spiegato da subito la nostra gestione.

Tutti possono ora confrontare la presentazione di eventi come l'approccio giornalistico citato all'inizio. Ma i fatti sono noti. Hanno annunciato. Sono stati presentati al Parlamento. Così, quando qualcuno vuole fare riferimento alla questione, il minimo che dovrebbe fare è quella di fare riferimento a eventi, per imparare o ricordare se stesso prima di pronunciarsi pubblico.

La mia unica speranza è che nel nostro paese la parola corretta durerà nonostante le pressioni politiche, sociali e dei media. Il corretto rapporto è la base della democrazia e dello Stato di diritto, e la ripresa economica e la coesione sociale ".

(Ta Nea)
 
Non vedendo una soluzione totale ora

L'Eurogruppo a prendere decisioni solo per gli anni 2013 - 2014, dice Asmousen


Pubblicato: Domenica, 18 novembre 2012



Pur continuando sforzo per trovare una soluzione per il rimorchiatore tra l'FMI e l'Unione europea sulla questione della Grecia, in vista del Martedì dell'Eurogruppo, membro del Consiglio della BCE Giergk Asmousen espresso il parere che la zona euro dovrà prendere una decisione la prossima settimana finanziamenti per il biennio 2013 - 2014, lasciando la decisione per ulteriore assistenza (che la valutazione dovrà in ogni caso per gli anni 2015-2016) da prendere in seguito.

Questa posizione contrasta con la strategia del FMI sostiene una soluzione completa e realistica per la Grecia, come sottolineato dal capo del Fondo Christine Lagarde, parlando a Reuters da Manila Sabato.

Asmousen Giergk, parlando in tedesco rete ZDF, la Domenica, ha detto: "La prossima settimana dobbiamo ottenere finanziamenti 2013-2014, ma bisogna essere onesti e dire che non mi aspettavo il paese di avere accesso ai mercati 2015 e 2016, il che significa che ci vorrà un prossimo progetto. "

Per quanto riguarda il debito, Asmousen ha detto: "Non dobbiamo guardare alle soluzioni che aumentano sia la quantità di debito. Ad esempio, una tale soluzione potrebbe essere quella di riacquisto del debito o la riduzione del debito a tasso corrente. "

I governi della zona euro e il progresso record di FMI a consultazioni sulle divergenze ponte sulla questione del debito greco, Sabato ha detto il capo della dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker.

(Ta Nea)
 
M. Monti: "Con la Grecia siamo stati troppo esigenti"






"Con la Grecia siamo stati troppo esigenti in termini di limiti di tempo sono stati stabiliti", ha detto Mario Monti, durante la presentazione del libro a Milano, per l'Europa e la Repubblica. "

"Per quanto riguarda la Grecia, ha richiesto, entro tre anni, di una rivoluzione morale, giuridico, sociale, così come la lotta contro la corruzione e l'evasione fiscale. E ', tuttavia, per la rivoluzione era necessaria una generazione, "ha detto il primo ministro italiano tecnocrate.

"Necessaria", ha detto il capo del governo di Roma, "troppe cose, non l'obiettivo è stato raggiunto e quindi ha dovuto sopportare in termini di una proroga del termine."

Infine, il signor Monti ha detto che "la Grecia dovrebbe compiere ulteriori sforzi, e quello che ha fatto è il risultato di una migliore prodotto esportato dalla Germania, l'euro e la cultura della stabilità".

Fonte: ANA-MPA



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