Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3 (25 lettori)

Potter

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Carissimo, credo che il vero grande obiettivo della Germania sia il proprio interesse, o almeno quello dell'euro nella misura in cui coincide con l'interesse teutonico. L'interesse dell'euro avrebbe comportato soluzioni alla crisi dell'euro completamente diverse da quelle attuate dall'euroburocrazia dominata dal governo teutonico. Tra l'altro la crisi dell'euro non è finita, non siamo fuori dal c.d. tunnel ne siamo profondamente dentro e questo perché non si risolve la questione della crisi dell'euro con l'unica e vera soluzione: conferire alla BCE le funzioni e i poteri di una vera ed efficace banca centrale. Dal punto di vista scientifico la crisi dell'euro dovrebbe essere ridefinita come la crisi inevitabile di un sistema monetario acefalo, ossia privo di banca centrale. Ne discende che se i teutonici avessero come obiettivo principale la salvaguardia dell'euro avrebbero dovuto adottare la soluzione più naturale e scientificamente fondata, che avrebbe tra l'altro consentito il salvataggio della Grecia con due euro. Ma ciò non è stato proprio perché i teutonici mirano al proprio ed esclusivo interesse.
L'interesse della Germania è che l'euro continui ad esistere, così potranno continuare ad esportare senza temere il rafforzamento del Marco e potranno continuare a finanziarsi a basso costo perché con valuta unitaria, e quindi senza rischio cambio, il sicuro bund viene richiesto anche all'estero e così l'eccesso di domanda ne diminuisce il tasso di rendimento. Tale interesse confligge con crisi drammatiche dell'eurozona che potrebbero portare alla distruzione di questa. Ragion per cui hanno commissariato la Grecia (e l'Italia). Ragion per cui ora, memori di quello che è successo, staranno ben attenti a non fare inutili colpi di testa che potrebbero riaccendere la miccia. Io la penso così. Poi chi crede che finirà tutto allo sfascio è libero di vendere
 
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tommy271

Forumer storico
È evidente che il BB, se ci sarà, non sarà la soluzione di tutto, però anche un piccolo risparmio secondo me se si può fare si fa (meglio poco che niente).
Ma, al di là del fatto che il BB avvenga o no, mi sembra che la sua poca rilevanza sia un ulteriore argomento contro il psi2. Se dubitiamo che abbia senso fare un BB, che non avrebbe effetti collaterali, perché comporterebbe poco risparmio, perché mai dovrebbero fare un altro PSI, che genererebbe il panico, per un risparmio altrettanto modesto, o di poco superiore?
Comunque ormai qui ognuno ha detto la sua tante volte...ora non resta che aspettare e vedere

Lo PSI2 sarebbe più conveniente (per loro) in quanto potrebbero svalutare a piacere il proprio debito dando in cambio altra carta.
Con il BB devono dare in cambio soldi "veri".
 

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& I will remove the world
Member of Merkel's CDU Party, Fuchs, says there is no need for a second Greece haircut, but says he has doubts if Greece can meet program.
Greece may need to be given more time, but is showing signs of hope.


Rimango dell'idea che:
1. "no PSI2" sia più probabile che "PSI2"
2. OSI sia improbabile, ma se lo fanno allora sarà subordinato al successo di un nuovo PSI

:ciao:

Carissimo l'affermazione di cui al tuo punto 1 mi pare in contraddizione con quella di cui al punto 2.
A me pare di no.
P.e.
70% no PSI2, no OSI
5% no PSI2, sì OSI
5% sì PSI2, no OSI
20% sì PSI2, sì OSI

(le % sono buttate lì un po' a caso, per scopo illustrativo)

a questo punto, la 1. è verificata (no PSI2 = 75%) e anche la 2. (OSI = 25% quindi piuttosto improbabile, OSI + PSI2 = 20% quindi molto più probabile di OSI senza PSI2)

Comunque riguardo al taglio del debito greco i numeri parlano chiaro. Con l'attuale livello di debito ed i relativi interessi la Grecia dovrebbe conseguire un avanza primario di almeno 12 mld per evitare la crescita del suo debito. La qualcosa è praticamente impossibile. Ne discende la necessità di ridurre il costo del servizio del debito. Ora il costo del servizio del debito può essere realizzato in due modi, o nella loro combinazione: 1) riduzione del debito in termini assoluti; 2) riduzione del tasso medio degli interessi sul debito; 2) un mix di 1 e 2. Ora quali delle tre soluzioni è politicamente accettabile, ossia agli occhi del contribuente elettore? Credo la soluzione n. 3.
Ossia una riduzione del debito ed una contestuale riduzione degli interessi in una misura tale da ridurre il costo del servizio del debito a valori sostenibili. Un valore sostenibile potrebbe essere 3-4 mld di euro, ossia il 1.5-2% del PIL, considerando che il PIL greco è intorno a 200 mld di euro. Ora tale obiettivo può essere raggiunto trasferendo dei 330 del debito attuale 50 mld al fondo salva stati, azzerando i 30 mld in mano ai privati e riducendo il tasso di interesse sul debito residuale del settore ufficiale all'1.5-2%. Tale soluzione non implica alcun onere per il contribuente tedesco e quindi credo non sia in contraddizione con le attuali dichiarazioni del governo tedesco, ed in particolare con quelle della Merkel, per cui si ritiene non necessario un taglio del debito greco, sottointendendo che i nuovi aiuti alla Grecia non devono comportare un onere per il contribuente tedesco.

Se fai lo stesso calcolo anche per altri paesi allora scoprirai che anche per questi il debito al momento è insostenibile.
La speranza è che aumentino PIL + inflazione, a quel punto il debito può diventare sostenibile a patto di prolungarne la scadenza e mantenere i tassi molto bassi.
 

ficodindia

Forumer storico
L'interesse della Germania è che l'euro continui ad esistere, così potranno continuare ad esportare senza temere il rafforzamento del Marco e potranno continuare a finanziarsi a basso costo perché con valuta unitaria, e quindi senza rischio cambio, il sicuro bund viene richiesto anche all'estero e così l'eccesso di domanda ne diminuisce il tasso di rendimento. Tale interesse confligge con crisi drammatiche dell'eurozona che potrebbero portare alla distruzione di questa. Ragion per cui hanno commissariato la Grecia (e l'Italia). Ragion per cui ora, memori di quello che è successo, staranno ben attenti a non fare inutili colpi di testa che potrebbero riaccendere la miccia. Io la penso così. Poi chi crede che finirà tutto allo sfascio è libero di vendere

Carissimo il finanziamento a basso costo implica uno spread alto e quindi un alto costo di finanziamento per le imprese dei PIIGS, come del resto sta accadendo. Proprio questo è il punto: bloccare la BCE implica un costo differenziato del finanziamento nei diversi paesi. Viceversa liberare la BCE significa rendere omogenei e pressoché uguale il costo del finanziamento nei vari paesi, maggiore degli attuali nei paesi "virtuosi", come la Germania, e molto minore in quelli "meno virtuosi", come i PIIGS.
Insomma l'attuale situazione comporta una rendita di posizione (miope) per i teutonici ed un correlativo sfruttamento oggettivo dei PIIGS. Certo tale situazione non è alla lunga sostenibile e prima o poi, se non si libera la BCE, il sistema dell'euro collasserà. Ora quello che tu dici credo sia solo un auspicio ma la realtà è quella da me tratteggiata e purtroppo drammaticamente sperimentata, tra l'altro, dalle imprese italiane.
 
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tommy271

Forumer storico
A me pare di no.
P.e.
70% no PSI2, no OSI
5% no PSI2, sì OSI
5% sì PSI2, no OSI
20% sì PSI2, sì OSI

(le % sono buttate lì un po' a caso, per scopo illustrativo)

a questo punto, la 1. è verificata (no PSI2 = 75%) e anche la 2. (OSI = 25% quindi piuttosto improbabile, OSI + PSI2 = 20% quindi molto più probabile di OSI senza PSI2)

Per me

80% ESM+riduz. tassi (Tommy)
10% OSI
10% PSI2
 

Potter

Forumer attivo
Carissimo il finanziamento a basso costo implica uno spread alto e quindi un alto costo di finanziamento per le imprese dei PIIGS, come del resto sta accadendo. Proprio questo è il punto: bloccare la BCE implica un costo differenziato del finanziamento nei diversi paesi. Viceversa liberare la BCE significa rendere omogenei e pressoché uguale il costo del finanziamento nei vari paesi, maggiore degli attuali nei paesi "virtuosi", come la Germania, e molto minore in quelli "meno virtuosi", come i PIIGS.
Insomma l'attuale situazione comporta una rendita di posizione (miope) per i teutonici ed un correlativo sfruttamento oggettivo dei PIIGS. Certo tale situazione non è alla lunga sostenibile e prima o poi, se non si libera la BCE, il sistema dell'euro collasserà. Ora quello che tu dici credo sia solo un auspicio ma la realtà è quella da me tratteggiata e purtroppo drammaticamente sperimentata, tra l'altro, dalle imprese italiane.
Se fosse vero che la Germania vuole semplicemente uno spread alto sponsorizzerebbe il Berlusca e attaccherebbe Monti. Il fatto che evidentemente sia avvenuto il contrario implica che la Germania si è resa conto che ad un certo punto si rischia di "spaccare il sistema" e quindi bisogna stabilizzare la situazione, anche se questo implica, come sta avvenendo ora, un piccolo rialzo del rendimento dei bund
 

ficodindia

Forumer storico
A me pare di no.
P.e.
70% no PSI2, no OSI
5% no PSI2, sì OSI
5% sì PSI2, no OSI
20% sì PSI2, sì OSI

(le % sono buttate lì un po' a caso, per scopo illustrativo)

a questo punto, la 1. è verificata (no PSI2 = 75%) e anche la 2. (OSI = 25% quindi piuttosto improbabile, OSI + PSI2 = 20% quindi molto più probabile di OSI senza PSI2)



Se fai lo stesso calcolo anche per altri paesi allora scoprirai che anche per questi il debito al momento è insostenibile.
La speranza è che aumentino PIL + inflazione, a quel punto il debito può diventare sostenibile a patto di prolungarne la scadenza e mantenere i tassi molto bassi.
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Certamente, a patto che si liberi la BCE.
Riguardo alla tua contradizione, mi pare che tu ritenevi improbabile sia un PSI2 che un OSI. Ora, sulla base dell'attuale governo buropazzoide dell'euro, dominato dall'interesse teutonico, credo che di sicuro taglieranno il debito e a quel punto azzereranno quello privato e residualmente, in termini di interesse e scadenza, quello in mano al settore ufficiale.
 

tommy271

Forumer storico
Un'occhiata a metà seduta ...

La Borsa di Atene rimane molto negativa, dopo i guadagni delle scorse settimane con il raggiungimento (e stazionamento) di quota 950.
Ora a 925 punti -3,12%.

Lo spread oscilla stabile/positivo a 780 pb.

Benchmark Francoforte in lieve calo decimale, bid/ask 59,46 - 60,15.
 

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Certamente, a patto che si liberi la BCE.
Riguardo alla tua contradizione, mi pare che tu ritenevi improbabile sia un PSI2 che un OSI. Ora, sulla base dell'attuale governo buropazzoide dell'euro, dominato dall'interesse teutonico, credo che di sicuro taglieranno il debito e a quel punto azzereranno quello privato e residualmente, in termini di interesse e scadenza, quello in mano al settore ufficiale.

Ritengo improbabile un taglio nominale del debito Official Sector, ritengo molto probabile una sua riduzione in termini reali (cioè abbassamento tassi e prolungamento scadenze).
L'azzeramento del debito privato lo ritengo molto irrealistico, se proponi recovery=0 tutti i creditori fanno holdout, quindi al limite si può parlare di prolungato default, ma il debito rimane: molto danno senza alcuna convenienza, non vedo a chi potrebbe giovare una soluzione di questo tipo.
 

ficodindia

Forumer storico
Se fosse vero che la Germania vuole semplicemente uno spread alto sponsorizzerebbe il Berlusca e attaccherebbe Monti. Il fatto che evidentemente sia avvenuto il contrario implica che la Germania si è resa conto che ad un certo punto si rischia di "spaccare il sistema" e quindi bisogna stabilizzare la situazione, anche se questo implica, come sta avvenendo ora, un piccolo rialzo del rendimento dei bund

Carissimo, la Merkel semplicemente vuole risolvere la crisi dell'euro solo con l'austerità, ossia con le cc.dd. riforme strutturali. Ma oggettivamente tale soluzione, ingessando la BCE, ha comportato e comporta un vantaggio competitivo per le imprese tedesche. Attualmente lo spread reale, non solo quello dei mercati, è ben più elevato e corrisponde ad esempio alla impossibilità per le imprese italiane di ottenere finanziamenti. Insomma lo spread finanziario si è ridotto ma quello reale è alle stelle. Insomma in un sistema monetario acefalo non esistendo il prestatore di ultima istanza, ossia la Banca centrale, prevale la legge della giungla ossia del più forte e nel nostro caso il potere dei teutonici. Fuor di metafora, l'onere della garanzia del credito grava sulla banca stessa e non sulla BCE, in quanto la banca stessa è a rischio di fallimento e quindi chiude i rubinetti del finanziamento in un periodo di crisi come quello attuale. Insomma il cane che si morde la coda. La crisi comporta una restrizione del credito proprio perché la BCE è ingessata. E guarda caso tale situazione risulta vantaggiosa per la Germania in cui la crisi non esiste ed in cui quindi le banche concedono finanziamenti a tassi zero-virgola.
 

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