robinson
Forumer storico
Dal pieno della crisi ai minimi di spread e massimi di mercato lo scenario era abbastanza semplice anche perché TUTTO sembrava andare a puttan3 quindi la Grecia ha beneficiato della risalita collettiva oltre che del commissariamento.
Adesso abbiamo molte cose in contraddizione a livello mondiale: la BCE che vuole fare QE con 3 anni di ritardo e con spread ai minimi storici (quando la Fed iniziò QE lo spread dei Treasuries si allargò invece che restringersi) e mercati ai massimi storici (tranne quelli del sud europa e quelli magari più investiti dal crollo del petrolio che sono una minoranza).
Avevo intuito il crollo del petrolio senza avere abbastanza fegato per mettermi short per il semplice fatto che ripresa economica significa materia prima a buon prezzo, ma ancora non si capisce bene se il driver principale sia che l'Arabia Saudita vuole dare una lezione agli USA, oppure alla Russia, o sia semplicemente a caccia di aumentare la fetta di mercato sfruttando le sue economie di scala storiche.
Lo scollegamento tra petrolio e S&P è avvenuto l'ultima volta nel 2008.
La situazione interna greca la conosciamo tutti e si traduce in parole povere nel senso che gli investitori (speculatori ancora in questa fase) vogliono garanzie di continuità che solo un prolungamento del guinzaglio può dargli.
Insomma, mentre prima era abbastanza semplice intuire lo sviluppo delle cose con le dovute cautele adesso ci sono tessere del puzzle che non mi vanno più a posto.
Draghi vuole comprare un BTP decennale a 130?
Peccato che i miei li ho venduti a 110.
mah,
io spassionatamente







