Non è che la Grecia stia negoziando un trattato (purtroppo).
Sta andando al tavole di paesi fino a ieri alleati per chiedere un (ennesimo) prestito. Ovviamente quando qualcuno chiede un prestito, non è che può pretendere di averlo alle sue condizioni
(anche a me piacerebbe andare da Unicredit e dire: voglio 100 miliardi di euro prestati allo 0,0000000001% ripagabili in 200 anni! Ma se lo faccio chiamano la polizia e mi fanno sgomberare).
Qui la democrazia non c'entra NULLA. E' un problema puramente finanziario, un debito che la Grecia (e non gli altri) ha accumulato, fra sprechi, ruberie e malcondotta, ed è la Grecia che lo deve ripagare.
Io, per primo, nonostante la mia grossa esposizione (fatta ad un paese che credevo moderno e aperto ai mercati), con un no preferirei vedere l'immediato distacco della Grecia dal TARGET 2 (a costo di perdere ogni centesimo) per il solo motivo di riaffermare che le regole si rispettano se si vuole rimanere paesi civili. E la regola è che il debito contratto va ripagato.
Le condizioni proposte e quelle ultime richieste da Tsipras ieri hanno differenze risibili (gli sconti IVA sulle isole.... ma fatemi il piacere), per cui NON esiste l'argomentazione che le richieste UE sono 'inumane' quando lo stesso sign. superministro comunista chiede cose sostanzialmente identiche....
Che il referendum mostri la saggezza della gente greca che vuole rimanere nell'euro.