camaleonte
Forumer storico
A me interessa, grazie per aver introdotto l'argomento.
Il problema con la curva di Laffer (come con molti altri indicatori economici) è la facile strumentalizzazione.
P.e. la frase "Il 18 agosto 2014, in Italia è stato superato l'apice della curva di Laffer" fa un po' sorridere (perfino il giorno preciso! posso chiedere a che ora?), visto che prima nel testo si dice (giustamente) come nessuno conosca la forma della curva di Laffer, si può usare Weierstrass per dimostrare che ha almeno un massimo, ma non si sa quanti questi massimi siano né dove siano posizionati.
Inoltre, diminuzione del consumo di carburanti: sarà per la maggior imposizione fiscale, o forse per l'attività economica non particolarmente vivace e per l'aumentata efficienza energetica di motori e impianti di riscaldamento?
Diminuzione della vendita di sigarette e alcolici: vogliamo fare un saldo tra diminuito gettito fiscale e minore spesa sanitaria e vedere se gli effetti a lungo termine (limitandosi a quelli puramente economici) siano positivi o negativi?
Tornando alla Grecia: il problema più pressante è un carico fiscale troppo elevato o una distribuzione dello stesso profondamente squilibrata?
Più che alla ricerca spasmodica dei livelli massimi, a me interessa sapere il livello minimo che mi serve per campare una volta detratte le tasse e, più passa il tempo, più mi accorgo che il minimo ha bisogno di essere aggiornato.
La Grecia, sappiamo tutti che grazie a una legge del 1964 ha salvato gli armatori dal pagamento delle tasse, di fronte alla minaccia di andarsene all'estero ( da noi sempre più grandi imprese hanno spostato la sede legale all'estero per evitare una tassazione gravosa: si sono accorti del max sopportabile a prescindere da Laffer )
Tornando alla Grecia, penso che il Nobel Stiglitz abbia centrato bene il problema:
A Greek Morality Tale by Joseph E. Stiglitz - Project Syndicate