lafenice2
Forumer attivo
e smettiamola di battere moneta senza copertura ritorniamo a un gold standard o simile.
già provato.
e smettiamola di battere moneta senza copertura ritorniamo a un gold standard o simile.
già provato.
Perché, come abbiamo detto prima, è il cuore del capitalismo.
Ed esso altro non è che il profitto.
Il sistema è chiuso a somma zero, dunque per far si che uno abbia un profitto altri devono avere necessariamente delle perdite.
Con i Tassi di interesse si generano profitti da un lato e perdite contemporaneamente dall'altro.
Eliminare il profitto significa eliminare il capitalismo.
Ergo cambiare tout cort il sistema in cui viviamo dal '700 in poi.
E qui entriamo in un campo dove la storia ci dice che chi ci ha tentato si è preso sonore legnate.
E dunque io non sono in grado di andare oltre.
Ma quello che sta succedendo è nella norma.
L'unico problema è che noi siamo dalla parte di chi paga; Germania Usa etc.. sono dalla parte di chi guadagna.
Questa è una lotta alla sopravvivenza, e i nostri governanti sono stati abilissimi a consegnarci nelle fauci del Leone.
Se poi vogliamo continuare a disquisire di cariche onorifiche ed altro, ok.
Ma che non si venga poi a dire:
"ma di cosa stiamo parlando"?
meglio dire abbandonato perchè troppo vincolante per l'egemonia usa.
maaa forse la cina sotto sotto.......
i tuoi post non deludono le attese.
Anche in questa circostanza OTTIMI.
Straordinaria lucidità
Il governo greco è stato obbligato a ridurre le pensioni e a licenziare migliaia di dipendenti pubblici.
Il governo cipriota ha dovuto prelevare forzatamente il 9,9% dei c/c.
Quando hai scritto che tutto ciò che stà accadendo è nella norma hai considerato anche questi fatti?
conosco una che ha osato andare oltre
é ingiusto che la germania stà dalla parte del guadagno con gli USA.
Gli usa hanno un governo federale a capo di tutti i 52 stati....
Krukklandia invece dovrebbe collaborare con gli altri membri europei invece di arricchirsi. Proprio per questo motivo dico che l'€ è sbagliato...
Mi riferivo che io non sono in grado di andare oltre al sistema capitalista.
L'ultimo che ci ha provato risale all'800 e si chiamava Karl. Marx di congnome.
Ma nemmeno lui riusciva ad andare oltre perché in sostanza aveva teorizzato "soltanto" una diversa redistribuzione dei mezzi, ma si basava anch'esso sulla quantità di ricchezza produttiva. Splendida analisi quella di questo pensatore, e del suo figlioccio Engels. Ma non praticabile.
Tra un colpo a dx e uno a sx possiamo dire che l'abbiamo provata con il socialismo prima maniera. Germania Francia, e in parte anche Gb. Qs di buono ma non è passata. Poi con le "forza" nella russia zarista. Niente da fare. Il problema era ed è la produzione della ricchezza. Dunque anche se individui un modo diverso di redistribuirla, prima la devi produrre. E se la produci ti indebiti. Non si scappa.
Dunque anche per questa via niet.
Proviamo con Max (Stirner all'anagrafe)? Mah. Anche lui apparteneva alla sinistra hegeliana. Come Marx. Quel gruppo che due secoli fa si pose il problema del superamento del centralismo (vedete come l'orologio del tempo sta indietro? alla faccia della globalizzazione e della modernità, parole per gettare fango sugli occhi), sia di potere che di ricchezza. L'Inghilterra aveva aperto la strada con Cromwell ("La libertà di coscienza è un diritto naturale e chi la vuole avere deve anche darla. Ogni setta dice: Oh, datemi la libertà. Ma se voi gliela date, e se ne ha il potere, essa non vorrà concederla a nessun altro; da un discorso al parlamento, 1654") e l'esperienza francese degli anni '70 del 1700.
La Prussia di Federico è modello per l'Europa continentale. E non solo.
Da un lato Hegel, dall'altro le due esperienze rivoluzionarie.
In mezzo sangue. Tanto. Di tutti. Lo stesso Cromwell va in guerra e conquista Irlanda e Scozia. Regola i vecchi conti degli Inglesi con i vicini.
La Francia fece peggio, e portò migliaia di migliaia di storpi in giro per l'Europa.
Entrambi si giustificarono: dobbiamo difendere la rivoluzione dall'aggressione del nemico.
Marx cambià quadro, e studio l'economia. Qualcosa si cominciò a capire. Ma a dx aveva Hegel,a sx questi due esempi. Che fare?
Emigrò a Londra. L'aria a Berlino era diventata un tantino pesante per lui. Ovvero, non scelse.
E allora tocco a Stirner. Parlò della proprietà. Nel "liberismo" il principio si fonda si da un lato "nell'uomo e nella sua libertà umana, quello negativo nell'egoista e in tutto ciò che è privato [...] e se nello stato la persona specifica e privata viene a perdere completamente il suo valore (nessun privilegio personale), se nella società operaia di straccioni la specifica proprietà (privata) viene a perdere il suo riconoscimento, nella società umana non verrà più tenuto in considerazione tutto ciò che è specifico e privato [...]"
Questo va contro la proprietà privata e l'individualismo (la specificità). E la chiama "società umana".
Si bello. Ma come ci si arriva?
Inoltre, possiamo anche ammettere che la proprietà privata è superabile, ma la specificità individuale lo è? E se lo è, come la si supera?
Io sono io.
50 anni prima di questi due, quasi contemporaneo ad Hegel, un tizio si sveglio e disse "Cogito ergo sum". Era Cartesio.
Io sono io? Come faccio a dirlo? Se penso sono, disse.
Era il discorso sul metodo. E si univa al toscano passato per Padova, Galileo.
La strada per l'Io (pensante) come una "entità" esistente di per sé, tangibile concreta certa incontrovertibile esistenze e non negabile, era aperta.
E la Chiesa battuta e superata.
Siamo ancora qui dentro, tanto per essere chiari.
Dunque Stirner dice: la proprietà deve essere superata. A quello ci pensa Marx.
E abbiamo visto che non ci ha pensato tanto bene.
Allora superiamo l'unicità del pensiero?
E allora ti chiedo max: come? (invero io lo so come si fa, o almeno da arrogante qual sono credo di saperlo, ma tu mi hai abbattuto la Chiesa e quindi non mi ascolti, e allora lo tengo per me Max caro...).
Infatti si è incarto.
Scrisse: "solo se siete unici potete avere rapporti gli uni con gli altri per quello che siete"
Unici? Ma se prima l'avevi smenata con il superamento della specificità?
E di fatti avevi anche detto:
"Quando i socialisti aboliscono la proprietà. Sono i soldi o i bene la proprietà, oppure è ogni opinione di mio, una proprietà?"
Con questi avevi sistemato Marx. Ma ancora non hai risposto alla domanda: come faccio a superare la specificità del singolo?
Non mi rispondi ma vedi bene:
"Perciò ogni opinione deve essere abolita o resa impersonale. Alla persona non è concessa alcuna opinione, ma come ogni capriccio deve essere trasferito allo stato, ogni proprietà alla società, così l'opinione deve essere trasferita a qualcosa di universale, all'<<uomo>>, e divenire in tal modo opinione generalmente umana".
E bravo, mi metti fuori gioco la Chiesa per sostituire Dio con l'Uomo? Un universale con un altro universale?
E infatti dici:
" Il fine supremo per i socialisti è l'utile comune, come per i liberali lo era la libera concorrenza; ora l'utile comune è libero e può procurarsi ciò che vuole, come chi voleva entrare in concorrenza poteva scegliere i mezzi che preferiva".
Ti sei incartato max. Hai prodotto un altro "universale". Per questa strada non ne usciamo. E dove arrivi?
"In questo sommo sviluppo dell'<<uomo libero>> si combatte per principio l'egoismo, la proprietà e quelle mete subordinate come il benessere sociale dei socialisti ecc. Spariscono di fronte alla sublime <<idea dell'umanità>>."
Dunque cosa mi proponi max?
"Tutto ciò che non è universalmente umano è qualcosa di diverso, soddisfa solo uno o alcuni o, se soddisfa tutti, lo sa solo in riferimento ai singoli, non in quanto uomini e perciò è ancora qualcosa di egoistico".
Dunque il superamento della specificità, della individualità è l'uomo libero?
E l'uomo libero è colui che agisce per l'umanità? E l'umanià è "l'universamente umano"?
Ti seguo max, ma sei sempre dentro il solco. Anche tu non riesci ad andare oltre ad un "universale" e astratto concetto.
E quando entri nello specifico mi dici:
"Il liberalismo politico eliminò la diseguqglianza tra padroni e servi. Ci ha resi senza padroni, anarchici [questo è un passo, ok te lo concedo Max]. Il padrone viene allontanato dal singolo, dall'egoista, per diventare un fantasma: la legge o lo Stato".
Ok, mi dici che da un padrone visibile passiamo ad uno invisibile che dovrebbe superare l'egoismo individuale e che si chiama Stato. Ma questo è ancora Hegel. Continuiamo
"Il liberalismo sociale [socialisti] elimina la diseguaglianza del possesso, la diseguaglianza tra ricco e povero, e ci rende senza possesso o senza proprietà. La proprietà viene tolta al singolo e affidata alla società. Anche essa è resa fantasma. [..]
Ora naturalmente l'assenza di padroni è assenza di servi, l'assenza di possesso è assenza di preoccupazioni [...] ma dato che il padrone risorge come stato, riappare il servo come suddito, dato che il possesso diviene proprietà della società, rinasce la preoccupazione sotto forma di lavoro"
ah ecco, allora ci siamo. Giusto quello che dici max. E allora come rispondiamo alla domanda (come si supera la specificità)?
"poiché nessuno può esaurire interamente ciò che l'idea uomo intende, allora l'uomo rimane per il singolo un supblime aldilà, un irragiungibile ente supremo, un dio [...] il nostro essere, ma separato da noi e innalzato sopra di noi".
Eccoti al dunque Max, volevi abbattare l'Io. Il pensiero pensante. La specificità, ed hai finito per elevarlo a dio.
Peccato, riprovaci ancora Max (come cantavano gli Steely Dan, do it again).
Abbiamo seguito questo pensatore non a caso. E' considerato il padre dell'anarchismo. Sorel tanto per intenderci. L'anarco sindacalismo.
A dx hegel non viene superato.
A sx Marx fallisce.
Sterner (l'unico e la sua proprietà il libro) prova ad andare oltre ad entrambi, ma si trova con un io al di dio. Ha solo tolto una d. Nel frattempo ha mangiato tutta l'eredità della moglie in un business di latterie. Non si chiamava Callisto, evidentemente.
Sono passati 300 anni dal '700, l'epoca dei lumi. Ma siamo ancora pienamente dentro quel paradigma.
Sostituito il nobile con lo Stato. Reso ricchi chi nello Stato sapeva muoversi.
Provato a socializzare lo Stato, ma ancora abbiamo reso ricchi chi nello Stato sapeva muoversi.
Abbiamo capito che anche lo Stato era un sistema che permetteva al nobile di riciclarsi.
Oggi abbiamo capito che il nobile del 700, e lo Stato dell'800 è chi detiene la leva finanziaria, il banchiere.
Ma sempre dentro quel paradigma siamo.
Scopriamo la tazza, ma la pallina non c'è. E' sempre su un altra tazza.
E nel frattempo noi la prendiamo sempre in quel posto.