Grillo al 24% di media, circa

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Quando l'euro scende la nostra bilancia dei pagamenti è in attivo, quando sale va in passivo.
Dunque chi è il responsabile del passivo?
L'euro.
Ci vogliono altre dimostrazioni?

Ora una cosa molto importante, dedotta sempre dal grafico: quale è il valore dell'euro che va bene all'Italia?

Facendo la media dei valori 1993-2001 (periodo di attivo della bilancia dei pagamenti) è di circa 1.07.
Dunque una svalutazione dell'euro superiore al 20% rispetto ai valori attuali.
Come si fa?
Con M1
Perché non lo abbiamo fatto?
Perché i tedeschi non lo vogliono.
Perché?
Perchè il nostro passivo della bilancia (e degli altri pigs) è l'attivo della loro.
Dopo il 1992 abbiamo battuto i tedeschi per un decennio.
Dal 2002 loro ci hanno surclassato.
Dunque euro si, ma sotto l'1.1. Se no fuori.
 
Dunque, o mi si dice che i grafici sono falsi. Sbagliati. Etc.. Allora ok.
Oppure quelli sono i dati.
Ma per i fautori dell'Europa germanica (che poi potrebbe anche andarmi bene a certe condizioni) tranquilli: la BCE ha messo in moto le presse.
Dunque qs ne verrà fuori.
Tempo? Il Lead time.
Del resto o loro vengono qui, o Grillo va da loro.
ahahahahahahah
 
Come ti hanno fatto notare c'è dell'altro, non è cosi semplice se nel frattempo abbiamo perso competitività per altri fattori; e poi come ho fatto notare in altro thread dipende dalla nostra bilancia commerciale.. se i componenti della scatola che produci sono tutti importati ipoteticamente l'effetto svalutazione viene annullato, se i costi dell'energia per produrre quelle scatole sono del 20% superiori strutturalmente la svalutazione non serve.

[...]

Non rispondo in merito alla bilancia dei pagamenti xè è evidente di per sé la risposta, dunque di come si fa ad avere una bilancia in attivo che compensi il costo dell'importazione.
Come abbiamo fatto del resto dal sig. Marshall in poi.
 
[...]

Per esempio c'è da notare la che la produzione industriale giapponese a febbraio è calata rispetto agli ultimi mesi del 2012 ed ad inizio 2013 ed aldilà dei fattori stagionali è calata piu del previsto pur in presenza di una forte svalutazione della moneta. Poi c'è da notare che le esportaazioni italiane a febbraio 2013 sono cresciute di oltre il 10% rispetto a febbraio 2012 ed anche questo dovrebbe porre delle riflessioni tenendo presente che molti dei paesi verso cui esportiamo sono in difficoltà.

Un sistema economico non equilibrato crea sempre squilibri insanabili tra capitale e lavoro... le strategie che si adottano sono sempre palliativi alle forze in campo... la compressione dei salari sono una necessità durante le fasi di ricomposizione delle forze del capitale e sono cominciati prima dell'avvento dell'euro e non solo nell'area euro (vedi salari USA postati precedentemente); l'Europa è evidentemente una scelta del capitale più internazionale ma il ritorno alla lira a cui tanti si appigliano è una forma di difesa del capitale domestico per difendere i suo privilegi e non per favorire le masse ed i lavoratori che sia ben chiaro. Daltronde la competizione salariale dei tedeschi è minima se ci confrontiamo con il resto del mondo.

Vorrai pur dare tempo che la liquidità entri in circolazione? Ti dimentichi del laed time.
Quanto vale?
Lo trovi in altri post su questo 3d.

I giap puntano a 136 contro euro.
Fai un pò tu se lo fanno per farsi in giro in europa spendendo di più.
 
Qua vi posto la paga orario nei principali paesi occidentali, certamente e di perse la paga oraria italiana è strutturalmente più bassa di quella tedesca nonostante la deflaziona salariale imposta in Germania dalle leggi Hartz solo in parte compensate dalle riforme della legge Biagi di inizio 2000 in Italia (e dimenticando il blocco della scala mobile e la riforma Treu che hanno dato una spinta alla crescita economica degli anni 90 aldila della svalutazione competitiva in una situazione globale ben diversa in cui la concorrenza dei paesi emergenti riguardava solo alcuni settori specifici)

La questione è che quindi la compressione del lavoro e dei diritti dei lavoratori in occidente ha molto a che fare con la competizione salariale e produttiva dei paesi emergenti, con lo spostamento dei capitali occidentali da occidente ad oriente ed ora sugli ultimi mercati emergenti e la crisi dell'euro sebbene esacerbata da politicanti e tecnocrati incapaci è uno degli aspetti di questa crisi ma non la causa. Certo che un euro forte ci penalizza ma i mali vengono da molto più lontano

Il forte legame italiano tra debito statale, prestiti bancari ed un tessuto produttivo poco capitalizzato e molto indebitato verso il sistema finanziario ha fatto il danno più del valore del nostro cambio.
Il debito pubblico di per se è un debito fortemente gestibile quando in mano domestica (vedi Giappone) ma quando finisce in mano terze esso può essere manipolabile e scappare di mano creando le condizioni per una risalita contemporanea del costo debito bancario che diventa per imprese sovraesposte insostenibile (il debito italiano delle imprese non finanziarie è sopra l'80% contro il poco meno del 30% delle imprese USA ) Se ad esso aggiungiamo norme di bilancio che prevono maggiori accontanamenti di capitale bancario per gli asset derivanti dall'economia reale piuttosto che di quelli derivativi e finanziari (derivati e cartolarizzazioni) la frittata e fatta aldila dei movimenti valutari.

In questa situazione drammatica l'export italiano extra UE riesce a crescere ben sopra la crescita del PIL mondiale e questo vuol dire che il problema della svalutazione puo interessare maggiormente il valore del debito in assoluto ma non la ripresa economica che passa attraverso altri sentieri in un epoca fortemente integrata come quella odierna.

Bisognerebbe capire se però ci sono ancora imprenditori italiani disposti ad investire capitali in Italia invece che trasferirli nei paesi dell'est europa e altri emergenti, sia disposti a rovesciare un sistema clientelare che da anni impedisce alle parti sane del paese di emergere in maniera decisa e cha la rincorsa al passato farebbe ancora una volta sopravvivere.

Con un paese disposto davvero di nuovo a fare business e non come mostrano i report della banca mondiale il paese dell'OCSE peggiore dove fare affari e a livello internazionale uno dei meno attraenti forse riusciremo a superare davvero questa crisi senno neanche una svalutazione ci potrà salvare (che sia valutaria o del debito).

Questo non per dire che sono sfavorevole ad una svalutazione anzi, riconosco il potere della svalutazione nelle crisi domestiche ma siamo all'interno di una crisi con connotati internazionali e a tale ci dobbiamo riportare senza richiuderci solo nel nostro cantuccio italiano od europeo. Pur non essendo l'unica arma per far ripartire una paese è sicuramente una delle piu efficaci ma l'ideale per l'italia nel contesto attuale sarebbe di dirigere una svalutazione all'interno dell'area euro e non al di fuori (cosa che in parte sta gia avvenendo)

L'importante è non farsi abbindolare dai facili profeti del riformismo a tutti i costi cosi come dai facili profeti dell'euro unico nemico. Molti di questi (naturalmente ci sono anche i tanti in buona fede) non sono amici dell'Italia ma solo amici dei propri interessi.
 

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Non rispondo in merito alla bilancia dei pagamenti xè è evidente di per sé la risposta, dunque di come si fa ad avere una bilancia in attivo che compensi il costo dell'importazione.
Come abbiamo fatto del resto dal sig. Marshall in poi.

Questo quando eravamo quasi produttivi esclusivi di molte cose grazie al sistema di microimprese italiane ma quel tempo è passato di fronte ad economie di scala gigantesche che non amo ma che sono tipiche di questo modello economico.
 
Se tornassimo alla lira non credo che contro dollaro perderemmo molto.

Direi che finita la speculazione iniziale...contro dollaro saremmo tra il 10 e il 20%.

Di sicuro contro Euro/Marco saremmo tra il 30 e il 40%. A quel punto i tedeschidimerda inizierebbero a stampare se no farebbero default in 3 anni. Già col sistema pensionistico sono messi peggio di noi in prospettiva...
 
Vorrai pur dare tempo che la liquidità entri in circolazione? Ti dimentichi del laed time.
Quanto vale?
Lo trovi in altri post su questo 3d.

I giap puntano a 136 contro euro.
Fai un pò tu se lo fanno per farsi in giro in europa spendendo di più.


Ci sono dei papers in giro che hanno studiato le svalutazioni giapponesi precedenti a questa.. qua ho portato i dati di questa ma lo studio è stato fatto guardando le svalutazioni giapponesi dal 2000 ad oggi e l'effetto sulla PI magari visto che tutti i no euristi spesso si riempono la bocca di tassi reali eccetera andando a vedere come sono messi i prezzi di vendita reali e se essi hanno subito la stessa variazione di quelli nominali. C'è evidenza che a questo giro gli effetti svalutativi saranno meno impattanti per la PI giapponese perchè i prezzi reali sono già bassi....
 

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