Grillo al 24% di media, circa

Gipa, ti chiedo un favore se puoi.

Ho letto, tempo fa, che la causa principale della sottostima della nostra produzione di latte quando furono stabilite le quote era che i dati che avevamo comunicato come governo sulla nostra produzione erano i dati ufficiali, ovvero quelli che risultavano dalle dichiarazione dei produttori. Solo che i produttori avevano dichiarato meno per non pagare le tasse e la conseguenza è stata una costante "sovrapproduzione" regolarmente certificata e "punita" dalla CEE.

Ho cercato in rete conferme, dati specifici ecc, ma no sono stato in grado di trovarle. Tu hai idea di dove cercare o dove posso trovarle?


I truffatori delle quote latte ci sono costati 4,5 miliardi - Corriere.it
 

Grazie Gipa. Di articoli come questo e anche con più dati, ne ho trovati parecchi. Quello che non riesco a trovare sono i dati IStat usati e la metodologia di raccolta. Ovvero, se è stata l'Istat a sbagliare nel dare i dati al ministro Pandolfi, se ha sbagliato nel fare il campione, o se i dati su cui si basava erano semplicemente falsi per malafede di chi li ha dati. Di solito l'istat per queste cose si basa su specifici censimenti, per cui se scrivi nel censimento dati falsi, ottieni stime false. Stesso discorso se invece è partita dalle dichiarazioni di reddito o produzione prese da altre agenzie statali.
 
La domanda che continuo a farmi da ignorante è:

Ma perchè noi diamo soldi per salvare Grecia e Cipro (e non pochi) dove loro hanno MILIARDI di euro investiti.....e loro per noi fanno meno di zero anzi...10 anni di danni??

Ma perchè nessun politico nostro dice nulla??

abbiamo sborsato 43 mld al fondo salva stati, per salvare le banche tedesche e francesi che sono esposte in modo rilevante in spagna, grecia, irlanda e portogallo le ns banche sono piene solo dei ns tds è una porcheria quella fatta dai ns politici:wall::wall::wall:
 
il debito crea catene, salvare la Grecia e Cipro vuol dirsi legarsi a loro per la vita

e ti sei chiesto perchè la germania non li ha buttati fuori dall'euro eppure sono dei moscerini rispetto a noi, quindi la germani vuole che tutti i paesi in difficolta rimangano nell'euro e lei cosi potrà continuare a ricattarli e spennarli, io credo che se un futuro primo ministro italiano dicessi noi usciamo dall'euro davvero i primi ad andare in default sarebbero prorpio i tedeschi con i loro 7 mila mld di debito :cool:
 
e ti sei chiesto perchè la germania non li ha buttati fuori dall'euro eppure sono dei moscerini rispetto a noi, quindi la germani vuole che tutti i paesi in difficolta rimangano nell'euro e lei cosi potrà continuare a ricattarli e spennarli, io credo che se un futuro primo ministro italiano dicessi noi usciamo dall'euro davvero i primi ad andare in default sarebbero prorpio i tedeschi con i loro 7 mila mld di debito :cool:

questa europa e' a struttura piramidale: i ricchi prestano ai poveri che non potranno mai saldare il loro debito ma dovranno cedere sovranita' e ricchezze fino a che non avranno nulla
 
Al di là di tutte le interessanti considerazioni fatte (ps continuiamo così :) ) mi sembra che la svalutazione sia solo uno dei mezzi, per quanto tra i più efficaci, per uscire temporaneamente dalla crisi. Resta per me il problema principale, ovvero cosa e come cambiamo per evitare altre crisi simili. Se si accetta il modello economico attuale, che correttivi dobbiamo mettere in atto per ridurre l'impatto delle prossime crisi? se non lo si accetta come ci muoviamo, verso cosa e come?

Per me la base resta partire dai dati e dalle cose misurabili, ma non è detto che sia l'unica soluzione. E' l'unica che io posso pensare di capire e comprendere, che mi piaccia o no.

Riprenderti la proprietà della Banca Centrale, eliminando il signoraggio.
Dopo ripristinare il concetto di "banca di interesse nazionale".
Poiché per far questo diventi cadavere al solo pensarlo allora cerchiamo un'altra strada.
Ad esempio ripristinare il concetto che in durante la crisi si aumenta il debito pubblico per sopperire al calo dei consumi; e lo si diminuisce durante le fasi espansive.
Poiché per far questo devi ledere gli interessi dei "liberisti", è probabile che ti si prospettano anni di cella di isolamento.
La tua è una domanda vecchia come l'uomo: come si fa ad avere equità e prosperità per tutti? Come si fa a non avere tiranniade (oggi è economica, ieri feudale, l'altro ieri religiosa)?
La risposta passa diretta per il tuo Centro.
Perché le cose del mondo sono caduche e perciò impermanenti. Compresi i dati che vorrebbero misurare quel che misurabile non è poiché in continua mutazione. Come un grafico di borsa. Appena hai misurato, il misurabile è già cambiato. E' altro.
Ma tu cambi al mutare delle condizioni esterne?
Se si, allora non hai soluzioni.
Se no, allora hai un Centro.
 
Grazie Gipa. Di articoli come questo e anche con più dati, ne ho trovati parecchi. Quello che non riesco a trovare sono i dati IStat usati e la metodologia di raccolta. Ovvero, se è stata l'Istat a sbagliare nel dare i dati al ministro Pandolfi, se ha sbagliato nel fare il campione, o se i dati su cui si basava erano semplicemente falsi per malafede di chi li ha dati. Di solito l'istat per queste cose si basa su specifici censimenti, per cui se scrivi nel censimento dati falsi, ottieni stime false. Stesso discorso se invece è partita dalle dichiarazioni di reddito o produzione prese da altre agenzie statali.

per quanto riguarda la quota da non superare la monitorano cosi':

"La quota latte rappresenta un limite stabilito a norma di legge per l'operato degli allevatori europei, ai quali viene imposto un prelievo finanziario per ogni chilogrammo di latte prodotto oltre il detto limite. Gli acquirenti di latte hanno funzione di sostituti di imposta, monitorando le consegne dei produttori. Quando questi ultimi superano la quota, latterie, caseifici e affini devono trattenere dall’importo liquidato come pagamento, il prelievo stabilito dalla normativa comunitaria."
 
Tutti coloro che non campano di lavoro ma che speculano sui mercati finanziari, ovvero i capitalisti che grazie ad una moneta forte possono comprare a basso prezzo tutto ciò che è in vendita.
Cosa vuol dire questo?

porko boia ragassi :eek: mica siamo qui a metter cravatte ...a chi nasce con la camicia eh :up::D:D

ps . passero' le vacanze pasquali a leggere il forum :sad::sad::help:
 
Ci sono dei papers in giro che hanno studiato le svalutazioni giapponesi precedenti a questa.. qua ho portato i dati di questa ma lo studio è stato fatto guardando le svalutazioni giapponesi dal 2000 ad oggi e l'effetto sulla PI magari visto che tutti i no euristi spesso si riempono la bocca di tassi reali eccetera andando a vedere come sono messi i prezzi di vendita reali e se essi hanno subito la stessa variazione di quelli nominali. C'è evidenza che a questo giro gli effetti svalutativi saranno meno impattanti per la PI giapponese perchè i prezzi reali sono già bassi....

Quali prezzi? Del mercato interno o di quello esterno?
 
I capitali italiani hanno delocalizzato per usufruire dei costi inferiori al di fuori e per porre pressioni ai costi che si sostenevano fino a quel punto in Italia e questo è perfettamente logico nel nostro modello societario.

Poi bisognerebbe domandarsi pur con euro che obiettivamente non ci è stato computato favorevolmente fin dall'inizio (e li sono dacordo per l'inettitudine di tutta la nostra classe dirigente) le esportazioni extra Ue, cioè quelle che dovrebbero essere impattate maggiormente da eventuali svalutazioni/rivalutazioni della valuta continuano a crescere... e magari prendere ad esempio i settori che stanno riuscendo in questa impresa e cercare di imporre un modello comune industriale anche per i setori più in difficoltà.

Non è sufficiente. Più del 60% del nostro export è verso paesi europei. Germania e Francia.
Ma vendendo in euro ci confrontiamo con i tedeschi e subiamo la forte concorrenza loro. Senza il "riparo" della svalutazione.
 

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