Grillo al 24% di media, circa

E chi è che ci ha portato dentro l'Euro?
Esatto, il partito dei lavoratori!
I vari D'Alema Prodi Amato etcc.
E ci hanno anche raccontato l'ignobile balla che gli altri europei non ci volevano e dovevamo guadagnarci la loro fiducia.

E noi dobbiamo dare ancora a queste persone la nostra fiducia?
 
Io mi ricordo dei nomi e delle faccie di coloro che continuano a difendere l'Euro senza spiegarne il perché contando sulla mia ignoranza.
Sono costoro che devono e dovranno rispondere della miseria in cui hanno condotto il popolo italiano.
Altro che fiducia governo e balle simili!
 
Soprattutto coloro che impiegano capitali al di fuori dei confini nazionali.
Chi sono?
Speculatori (grossi)
Mafie
Evasori fiscali
Politici che portano i soldi fuori.
Loro per primi ci rimettono il 20% dei loro capitali.

Questo punto non l'ho capito. Chi porta i capitali fuori dai confini nazionali (legalmente o illegalmente) li converte in un'altra moneta. Se la "lira" svaluta, i loro "dollari" si rivalutano e loro non "perdono" nulla. "perde" solo chi ha lire, rispetto a chi ha un'altra moneta.
 
No Mila, dal punto di vista teorico (e pratico) c'è altro:

Riduce i costi in vari punti sella sua struttura dei costi.
(tu hai preso in considerazione solo la parte costo del lavoro, ma è solo lì l'incremento subito in forma differenziata rispetto al concorrente tedesco? Inoltre non consideri che in caso di svalutazione del 20% come da tuo esempio, aumenteranno anche i costi di tutte le merci importate e che la nostra fabbrica utilizza).

Un'altra possibile azione è l'incremento della produzione a parità di fattori produttivi (innovazione/automazione)

si, per semplificazione si è posto il costo della produzione uguale al costo del lavoro. Ergo è il costo del lavoro il problema principale.
Questo anche xè durante la stagnazione si è intervenuti sul costo della produzione. Ma a fronte del perdurare della stagnazione non è stato più sufficiente: non puoi comprimere i costi della produzione oltre il minimo necessario per produrre. Farlo vuol dire che non produci più la stessa merce.
Per quanto riguarda le merci importate la bilancia dei pagamenti è sempre stata in attivo anche a fronte di svalutazioni selvaggie. Come quella del 1992 (salvo limitati periodi).
Certo, se ti vuoi comprare un'Audi la paghi di più.
C'è sempre la Sandero però :D
 
Questo punto non l'ho capito. Chi porta i capitali fuori dai confini nazionali (legalmente o illegalmente) li converte in un'altra moneta. Se la "lira" svaluta, i loro "dollari" si rivalutano e loro non "perdono" nulla. "perde" solo chi ha lire, rispetto a chi ha un'altra moneta.

Non tutti "convertono", non tutti "investono".
Inoltre o ti trasferisci all'estero dove hai i capitali (e molti lo hanno proprio per questo), o prima o poi avrai il problema di come spenderli dove vivi.
Inoltre non sai se l'Euro tiene. Come tiene.
Parte sempre una carambola micidiale con le svalutazioni.
Che nel passato ha sempre fatto rizzare i capelli ai tedeschi e francesi.
Donde l'Euro.
 
Mentre una svalutazione del 20% sul fronte interno farà aumentare i beni che valgono il 6% del pil (ad esempio il petrolio) del 20%, ovvero dell'1,2% (il 20% del 6% circa).
Ovvero quasi non si sentirebbe.
I lavoratori avrebbero lo stesso stipendio di prima e sui prodotti interni non sentirebbero la svalutazione. Mentre per quelli importati sarebbe un problema.
Anche da questo si capisce cosa è l'Euro: compreremo meno macchine tedesche!

Come ti hanno fatto notare c'è dell'altro, non è cosi semplice se nel frattempo abbiamo perso competitività per altri fattori; e poi come ho fatto notare in altro thread dipende dalla nostra bilancia commerciale.. se i componenti della scatola che produci sono tutti importati ipoteticamente l'effetto svalutazione viene annullato, se i costi dell'energia per produrre quelle scatole sono del 20% superiori strutturalmente la svalutazione non serve.

Per esempio c'è da notare la che la produzione industriale giapponese a febbraio è calata rispetto agli ultimi mesi del 2012 ed ad inizio 2013 ed aldilà dei fattori stagionali è calata piu del previsto pur in presenza di una forte svalutazione della moneta. Poi c'è da notare che le esportaazioni italiane a febbraio 2013 sono cresciute di oltre il 10% rispetto a febbraio 2012 ed anche questo dovrebbe porre delle riflessioni tenendo presente che molti dei paesi verso cui esportiamo sono in difficoltà.

Un sistema economico non equilibrato crea sempre squilibri insanabili tra capitale e lavoro... le strategie che si adottano sono sempre palliativi alle forze in campo... la compressione dei salari sono una necessità durante le fasi di ricomposizione delle forze del capitale e sono cominciati prima dell'avvento dell'euro e non solo nell'area euro (vedi salari USA postati precedentemente); l'Europa è evidentemente una scelta del capitale più internazionale ma il ritorno alla lira a cui tanti si appigliano è una forma di difesa del capitale domestico per difendere i suo privilegi e non per favorire le masse ed i lavoratori che sia ben chiaro. Daltronde la competizione salariale dei tedeschi è minima se ci confrontiamo con il resto del mondo.
 

Allegati

  • salari.png
    salari.png
    46,8 KB · Visite: 157
si, per semplificazione si è posto il costo della produzione uguale al costo del lavoro. Ergo è il costo del lavoro il problema principale.
Questo anche xè durante la stagnazione si è intervenuti sul costo della produzione. Ma a fronte del perdurare della stagnazione non è stato più sufficiente: non puoi comprimere i costi della produzione oltre il minimo necessario per produrre. Farlo vuol dire che non produci più la stessa merce.
Per quanto riguarda le merci importate la bilancia dei pagamenti è sempre stata in attivo anche a fronte di svalutazioni selvaggie. Come quella del 1992 (salvo limitati periodi).
Certo, se ti vuoi comprare un'Audi la paghi di più.
C'è sempre la Sandero però :D

Dovresti dirmi il periodo che intendi per stagnazione. Se ti riferisci al periodo di crescita PIL assente o quasi (ultimi 20 anni), non sono d'accordo. Ci sono stati interventi pesantissimi sul costo del lavoro (e su altri costi) con la delocalizzazione. Spostare la produzione in paesi (europei, asiatici o prossimamente africani) dove il costo del lavoro è una frazione piccola, molto piccola, di quello europeo e dove la regolamentazione "ecologica e di sicurezza è molto più lasca è servito a ridurre i costi sia del lavoro che della produzione.
Non credo che si possa inseguire una strada simile anche in europa.
Sulla bilancia dei pagamenti vorrei vedere i dati, ora a memoria non me li ricordo; ma tuttora, con euro "forte" le nostre esportazioni aumentano ogni anno.
Sulle auto il discorso è ancora più complesso. La produzione fatta in Italia è sempre minore, per scelta dell'unico costruttore presente in "forze" nel nostro Paese. L'Audi mi costerà di più, essendo fatta in Germania, ma anche la Panda mi costerà di più, essendo fatta in Polonia.
 

che vuoi dire Gipone....USA e CINA....problemi comuni?;)

per me c'e una leggerissima differenza....
a parte il fatto che fare felici 1 miliardo e mezzo di persone e' un 'impresa non da poco:D:D:D ( qualcuno male ci stara' sempre...per forza;))....io dico che nel complesso i CINESI ne escono meglio;) ...( assieme a qualcun 'altro in varie aree del mondo...germania, brasile, turkia magari etc etc )...se non altro crescono....in ricchezza generale ( dicamo PIL?...ma non solo quello)...senza mettere alla base di questa "crescita" strani strumenti e magheggi finanziari come sta facendo qualcun 'altro:D:-D:fiu:...( ho detto alla base....non che non li usino anche loro...;) ) che poi anche da loro ci sian problemi ...per carita:-o:bow: ....ma di solito , da quelle parti...chi avvelena la gente con il pollo marcio, chi ruba allo stato, chi corrompe o magheggia pesantemente....lo fa una volta sola....:-o...poi di solito..."fa un 'indigestione di piompo"....presso un muro di qualche caserma...e non se ne sente piu' parlare:D:lol::lol:....e cmq sia lavoratori inkazzati , che chiedono di piu' , e piu' garanzie ci saran senz'altro anche la ....ma io la vedo cosi'...se prima riuscivi a campare con 10$ al mese....e adesso dopo una decina d'anni ne prendi 100$....:rolleyes:..certo sei ancora ikazzato....ma sei proiettato verso il miglioramento;)...e questo ti da speranza:up:....da noi ( e nella realta' di alcuni stabiliti USA ...ma shhh meglio non dirlo in giro ) sta accadendo l'esatto opposto;).....prima prendevi 1000$...adesso 700$ ( quando li prendi:D) e sei piu' inkazzato del cinese da 100$;)

cmq...io starei anche attentino al fatto che tutti sti articoli e tutte ste preoccupazioni su un possibile , probabile, incerto, sicuro, ...tracollo CINESE...piu' o meno...vengan sempre da un certo tipo di giornali;)....diciamo che cercan di indebolire il nemico con ogni mezzo....:D....non ce la faranno:lol::ciao:

p.s perdonami non mi son letto esattamente proprio tutto tutto deglia artricoli che hai messo ( troppa roba:-o)...spero di aver colto il senso e quello che volevi "proporre"..se non e' cosi'....:bow::ciao:
 
Come ti hanno fatto notare c'è dell'altro, non è cosi semplice se nel frattempo abbiamo perso competitività per altri fattori; e poi come ho fatto notare in altro thread dipende dalla nostra bilancia commerciale.. se i componenti della scatola che produci sono tutti importati ipoteticamente l'effetto svalutazione viene annullato, se i costi dell'energia per produrre quelle scatole sono del 20% superiori strutturalmente la svalutazione non serve.

Per esempio c'è da notare la che la produzione industriale giapponese a febbraio è calata rispetto agli ultimi mesi del 2012 ed ad inizio 2013 ed aldilà dei fattori stagionali è calata piu del previsto pur in presenza di una forte svalutazione della moneta. Poi c'è da notare che le esportaazioni italiane a febbraio 2013 sono cresciute di oltre il 10% rispetto a febbraio 2012 ed anche questo dovrebbe porre delle riflessioni tenendo presente che molti dei paesi verso cui esportiamo sono in difficoltà.

Un sistema economico non equilibrato crea sempre squilibri insanabili tra capitale e lavoro... le strategie che si adottano sono sempre palliativi alle forze in campo... la compressione dei salari sono una necessità durante le fasi di ricomposizione delle forze del capitale e sono cominciati prima dell'avvento dell'euro e non solo nell'area euro (vedi salari USA postati precedentemente); l'Europa è evidentemente una scelta del capitale più internazionale ma il ritorno alla lira a cui tanti si appigliano è una forma di difesa del capitale domestico per difendere i suo privilegi e non per favorire le masse ed i lavoratori che sia ben chiaro. Daltronde la competizione salariale dei tedeschi è minima se ci confrontiamo con il resto del mondo.

papale ..papale:bow:...se torni alla lira adesso ( che si svaluterebbe di un 50% contro $ in una settimana:D)...certo che abbassi i costi di un certo tipo....ma le materie prime le paghi in $......essendo l?ITALIA un grandissimo detentore di materie prime....:rolleyes::rolleyes::rolleyes::D:lol::rolleyes::sad::sad::sad::titanic::ciao:
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto