Ho un dilemma etico

komunista ? :-?
è comunista e si fa problemi etici ? :lol:

ennonlosai che a destra ci stanno i senza scrupoli?

A mio avviso, da quel che ci ha scritto, ha già guardato a sufficienza oltre il suo orto tanto che s'è accorta d'averlo pieno d'erba. Adesso non può far finta di non vederla e guardare oltre è il momento di estirparla. Se non voleva arrivare a questo punto non avrebbe mai dovuto avere un proprio orto.
Fine metafora.
 
komunista ? :-?
è comunista e si fa problemi etici ? :lol:


mai saputo ke i komunisti avessero problemi per la fabbricazione, il commercio o l'utilizzo delle armi
anzi


cmq, nessun problema:
Igno risolve tutto, con i komunisti

un pò come Oldman in ''Leon'' :
prima fiuta il forumer, per sapere se mente e nasconde di essere un kumunusta

[ame]http://www.youtube.com/watch?v=EQr4AdlnXNY[/ame]


e poi ...

[ame]http://www.youtube.com/watch?v=gEF5lcmGRJY&feature=fvwrel[/ame]
 
Ultima modifica:
Patatina, ho fatto famiglia 10 anni fa.
A quel tempo era tutto diverso. TUTTO.
La prima a stupirsi di quanto sia cambiata la mia vita negli ultimi anni sono io.

La maggior parte, la stragrande maggioranza delle cose che sono cambiate nella mia vita non le ho volute io.
Sono capitate, ecco tutto.
La sola cosa che ho potuto io è stata adattarmi e ritrovare nuovi equilibri, ogni volta che cambiava qualcosa.

Ma non so se sono disposta ad adattarmi all'idea di avere un compagno di vita che lavora in un posto che cozza potentemente contro tutte le cose nelle quali ho sempre creduto e che ho sempre insegnato ai miei figli.
Sono talmente contraria alla violenza che compro prodotti NON testati sugli gli animali, che non mi nutro di esseri viventi uccisi per essere consumati e che ho sempre reagito ad ogni schiaffo della vita con dolcezza e docilità.
Non gioco a fare la Komunista.

Ma potrei anche farcela, invece.
A volte mi trovo sorprendente da sola.
Non avete la minima idea di tutti gli adattamenti che sono stata disposta ad adottare.
Evidentemente ho più risorse di quel che io stessa pensi.
 
Patatina, ho fatto famiglia 10 anni fa.
A quel tempo era tutto diverso. TUTTO.
La prima a stupirsi di quanto sia cambiata la mia vita negli ultimi anni sono io.

La maggior parte, la stragrande maggioranza delle cose che sono cambiate nella mia vita non le ho volute io.
Sono capitate, ecco tutto.
La sola cosa che ho potuto io è stata adattarmi e ritrovare nuovi equilibri, ogni volta che cambiava qualcosa.

Ma non so se sono disposta ad adattarmi all'idea di avere un compagno di vita che lavora in un posto che cozza potentemente contro tutte le cose nelle quali ho sempre creduto e che ho sempre insegnato ai miei figli.
Sono talmente contraria alla violenza che compro prodotti NON testati sugli gli animali, che non mi nutro di esseri viventi uccisi per essere consumati e che ho sempre reagito ad ogni schiaffo della vita con dolcezza e docilità.
Non gioco a fare la Komunista.

Ma potrei anche farcela, invece.
A volte mi trovo sorprendente da sola.
Non avete la minima idea di tutti gli adattamenti che sono stata disposta ad adottare.
Evidentemente ho più risorse di quel che io stessa pensi.

parlane con il tuo lui :)
 
Patatina, ho fatto famiglia 10 anni fa.
A quel tempo era tutto diverso. TUTTO.
La prima a stupirsi di quanto sia cambiata la mia vita negli ultimi anni sono io.

La maggior parte, la stragrande maggioranza delle cose che sono cambiate nella mia vita non le ho volute io.
Sono capitate, ecco tutto.
La sola cosa che ho potuto io è stata adattarmi e ritrovare nuovi equilibri, ogni volta che cambiava qualcosa.

Ma non so se sono disposta ad adattarmi all'idea di avere un compagno di vita che lavora in un posto che cozza potentemente contro tutte le cose nelle quali ho sempre creduto e che ho sempre insegnato ai miei figli.
Sono talmente contraria alla violenza che compro prodotti NON testati sugli gli animali, che non mi nutro di esseri viventi uccisi per essere consumati e che ho sempre reagito ad ogni schiaffo della vita con dolcezza e docilità.
Non gioco a fare la Komunista.

Ma potrei anche farcela, invece.
A volte mi trovo sorprendente da sola.
Non avete la minima idea di tutti gli adattamenti che sono stata disposta ad adottare.
Evidentemente ho più risorse di quel che io stessa pensi.

Sono stato in pensiero fino ad adesso per quello che ti ho scritto, un messaggio al limite dello sgradevole.
Presuntuosamente, un'idea minima degli adattamenti (leggasi compromessi) che uno è sottoposto quando ci sono altre persone di mezzo ce l'ho e un discorso simile a quello che tu stai facendo adesso mi è capitato con persone della "vita reale" la settimana scorsa.

Intervenire, su un thread di questo tipo resta difficile se non impossibile perché si discute su questioni molto personali, etiche appunto. Questo può farti sentire ancor più sola? In effetti...

Ma poi, in casi come questi, la paura è quella di non riuscire più a guardarsi allo specchio o quella di venire biasimati dagli altri magari dai propri figli? O entrambe? Ammesso che poi vi sia una differenza fra le due casistiche.
 
Sono stato in pensiero fino ad adesso per quello che ti ho scritto, un messaggio al limite dello sgradevole.
Presuntuosamente, un'idea minima degli adattamenti (leggasi compromessi) che uno è sottoposto quando ci sono altre persone di mezzo ce l'ho e un discorso simile a quello che tu stai facendo adesso mi è capitato con persone della "vita reale" la settimana scorsa.

Intervenire, su un thread di questo tipo resta difficile se non impossibile perché si discute su questioni molto personali, etiche appunto. Questo può farti sentire ancor più sola? In effetti...

Ma poi, in casi come questi, la paura è quella di non riuscire più a guardarsi allo specchio o quella di venire biasimati dagli altri magari dai propri figli? O entrambe? Ammesso che poi vi sia una differenza fra le due casistiche.

Le paure sono tante e sono tanto diverse tra di loro che farne un elenco risulta impossibile, anche perché talune sono paure mie molto intime e personali.

Ma ho deciso di cercare di allontanarle.
Come dicevo ieri sera, mio marito è esausto.
E "esausto" è una parola che non rende nemmeno l'idea di come si sente. E' solo un decimo di quello che è.
Ai miei occhi ieri sera è apparso tanto provato che nulla più ha avuto tanta importanza se non il fatto di vederlo meno esausto e meno provato.

Poi se il colloquio sarà interessante, se l'azienda lo giudicherà valido, se lui accettasse o rifiutasse, se , se....

A tutti quei "SE" cercheremo di rispondere. O "cercherò" nel caso (nemmeno tanto remoto, secondo me ) in cui io mi sentissi nuovamente sola nell'affrontare tutti quegli interrogativi.

Patatina, non ti sentire troppo in pensiero per quello che scrivi.
Io accetto e rifletto su ogni cosa.
:vicini:
 
Abbiamo appena scambiato due chiacchiere.

E' tanto provato, tanto stufo, stanco e senza prospettive che gli starò vicina con empatia, qualunque sia la sua decisione.


E' inutile che io ti dica che la tua famiglia e' la cosa piu' importante al mondo, perche' tu lo sai gia'.
Hai tutta la mia stima e comprensione.
 
A me del fine per il quale sono prodotte le armi non importa. E nemmeno mi importa che tipo di armi siano.
Il solo fatto che siano ARMI, ovvero oggetti per fare del male, anche per difesa, mi fa stare malissimo.

So che ci sono cose che non si notano tanto come le armi che sono brutte lo stesso, so che ci sono anche altre aziende che di etico non hanno nulla, so che... bla bla bla...
Ma mi dico: "E allora?"
Allora se ci sono tante schifezze nel mondo, mi adeguo e ne accetto una?

No.
Io sono convinta che ognuno di noi abbia il DOVERE di fare anche un solo, minuscolo pezzettino di strada per cambiare e migliorare. Anche se quel minuscolo pezzettino da solo non cambia e non migliora niente.
Ma almeno è un FARE.
E certe volte occorre anche guardare al di là del proprio orticello.



Ecco. Su questo punto sono perfettamente d'accordo.
Ho già talmente tanti grattacapi che assumermi anche la responsabilità di metter becco nelle scelte del suo lavoro mi sembra tanto appetibile quanto andare a spennare polli.

Però, vedete...
Poniamo che il colloquio sia positivo e che lui decida di lavorare là.
Io tremo, tremo all'idea di non riuscire più a guardarlo in faccia per questa sua decisione (eventuale).
E immagino con orrore le domande dei miei figli sul nuovo lavoro di papà.
Ma soprattutto mi viene già l'ulcera gastrica al pensiero di quali risposte potrei fornire loro...

A mio modo di vedere e ripeto mio senza voler influenzare nessuno è proprio qua la questione; ci hanno lasciato senza sogni ad assumerci le responsabilità senza passione collettiva perchè la storia è finita (dicono); con l'idea che ognuno di noi può cambiare la storia se si impegna ma quello che ognuno di noi può fare al massimo e se si impegna molto è cambiare la propria storia personale e non la Storia.

Perchè produciamo armi è la prima domanda che ci dovremmo porre?
Se io o mia marito ci opporremo a ciò le armi non saranno più prodotte?

Io penso che questo non sarà possibile e non sarà la tua scelta individuale che cambierà le cose. Qua la questione è collettiva e la domanda che io/te/noi ci dovremmo porre è:

Se mai ci chiederanno di usarle queste armi; se chiederanno a nostro fratello o ad un nostro conoscenza avremo il coraggio di impedirgli di farlo?

Ecco io più che essere preoccupato dell'arma in se (anche perchè possono diventare armi gli oggetti più comuni, dale macchine ai trattori dalle frase ai coltelli) sarei preoccupato se intorno a noi ci fosse cgente che le vuole utilizzare.

E ti dico un ultima cosa: piuttosto che essere preoccupato dell'arma che potrebbe fabbricare/costruire/proggettare tuo marito non sarebbe stato importante preoccuparti del fatto che recentemente l'Italia ha partecipato ad una guerra in territorio Libico ad esempio? Piloti italiani, aerei italiani e le basi italiane sono state utilizzate per missioni di morte; giusta o sbagliata che sia.
 

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