Idee e grafici. - Cap. 1 (5 lettori)

Stato
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cirimar

only options
Questo però non è un problema dell'euro in se, ma piuttosto di come è stato affrontato il passaggio dalla lira all'euro e degli squilibri esistenti già in precedenza tra i diversi paesi della zona euro. L'euro ha semplicemente portato alla luce tali squilibri.

Per me sino a quando la moneta (in questo caso l'euro) è stampata da una entità sovranazionale di proprietà privata, con tutto quello che ne consegue, per noi saranno sempre lacrime e sangue.
 

IngCDC

Forumer attivo
Sicuro...immagino che uno segnali a consob che secondo lui c'è un tizio che scrive su un forum che è short naked.....gli danno sicuro retta.....chiedono i dati ad argema che glieli da....poi vanno su non si sa bene che banca online e iniziano a passarle tutte al pettine.....per poi scoprire magari che o non è short....o magari è in regola....secondo te a consob hanno tempo da perdere dando retta a sta gente?
si si ne sono convinto!!
 

emacoach

Forumer storico
per carità, io sono contrario alla stampa facile, ma se andiamo ad analizzare il motivo per cui l'Eurozona è strapazzata dalla speculazione mentre UK (AAA!) e soprattutto USA non lo sono, pur avendo un debito spaventoso... la motivazione che viene addotta è quella, i bretelloni possono stampare, noi no.

bravo :up:

altro punto importantissimo..vedi Giappone..
perchè non ci speculano sopra visto che ha il debito PIL al 240% :eek: :eek:

perchè la BOJ gli farebbe un mazzo pauroso stampando altra carta. e nessuno ha mai detto niente contro il giappone??

Noi abbiamo perso con la lira la possibilità di essere padroni di noi stessi e davanti alle inefficenze di ripartire svalutando e tornare competitivi..(altro punto importantissimo) facendo fuori la Germania grande esportatrice di beni..
ora agganciati all'Euro non riusciamo più a crescere perchè abbiamo perso il 40% dei mercati a favore della Germania che invece in questi 8 anni è cresciuta di un 3,5% di PIL annuo..:wall: noi dello 0,2 :titanic:
 

GekkoCorp

Forumer storico
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GekkoCorp

Forumer storico
bravo :up:

altro punto importantissimo..vedi Giappone..
perchè non ci speculano sopra visto che ha il debito PIL al 240% :eek: :eek:

perchè la BOJ gli farebbe un mazzo pauroso stampando altra carta. e nessuno ha mai detto niente contro il giappone??

Noi abbiamo perso con la lira la possibilità di essere padroni di noi stessi e davanti alle inefficenze di ripartire svalutando e tornare competitivi..(altro punto importantissimo) facendo fuori la Germania grande esportatrice di beni..
ora agganciati all'Euro non riusciamo più a crescere perchè abbiamo perso il 40% dei mercati a favore della Germania che invece in questi 8 anni è cresciuta di un 3,5% di PIL annuo..:wall: noi dello 0,2 :titanic:

Ottima analisi :up:
Aggiungo che la quasi totalità del debito pubblico è in mano agli stessi giapponesi, mentre quello dei paesi UE, Italia compresa, è spesso in mano a banche o entità straniere, e la cosa si fa sentire.
 

LUC60

Forumer storico
tutto sto lavoro che viene dagli anni 50/60 per traghettarci in europa e secondo voi si torna indietro .....
semmai tocchera a breve a qualcun altro o tutto il mondo insieme sotto lo stesso tetto appassionatamente :ciao:
 

g.l.

Forumer storico
... la sveglia l'hanno ricevuta solo dai mercati. ... Trovo comunque disgustoso questo accanimento verso l'Europa... ...
Il problema è e resta politico. Il problema non sono i mercati o la speculazione. Non c'è per me nessun accanimento. Dici bene: la BCE non può fare quantitative easing perchè vietato dal suo mandato e questo rende gli USA (e il Giappone, come sottolinea emacoach) superiori. In europa non c'è una politica fiscale e monetaria comune, non c'è un senso di "nazione" comune. Inutile puntare il dito contro la speculazione che sta solo, in modo obiettivo e senza alcuna pietà (come è giusto) prezzando il rischio europa.
 

GekkoCorp

Forumer storico
L'EDITORIALE

Lo scandalo delle frequenze
PRIMA era un problema di buongoverno, e poteva già bastare. Adesso è anche un dovere, e non si può sfuggire, davanti ai sacrifici chiesti ai cittadini. E i cittadini cominciano ad essere informati. Sanno che si devono assegnare le frequenze digitali televisive. Capiscono perfettamente che quelle frequenze sono proprietà dello Stato e dunque appartengono a tutti. Apprendono infine che le frequenze valgono sul mercato - come ha spiegato qui Giovanni Valentini - 16 miliardi, cioè più di metà della manovra.

E dunque, com'è possibile che questo bene pubblico così importante venga regalato agli operatori tv attraverso il "beauty contest" deciso dal governo Berlusconi, cioè quel "concorso di bellezza" che cede gratuitamente le frequenze a Rai e Mediaset?

Il governo ha un'unica strada davanti a sé, coerente con la cultura del mercato e della concorrenza di Mario Monti: blocchi subito quella falsa gara gratuita e indichi un'asta regolare, che non regali ma valorizzi le frequenze a vantaggio dei conti pubblici. E dichiari che le risorse serviranno a restituire alle pensioni fino ai duemila euro quella difesa dall'inflazione che la manovra ha tolto, sopra i 936 euro.

In questo modo, il concetto di rigore acquista un senso, e persino quello di equità e di solidarietà. E si cancella ogni fantasia di "patti" politici all'ombra della tv che sarebbero inaccettabili perché scellerati. Com'è evidente, nessuno cerca vendette. Soltanto l'interesse generale. E non si dica che non si è ancora studiato il dossier-frequenze. Non serve uno studio particolare: basta il buonsenso, e il senso del dovere.
 
Stato
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