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Unicredit (MDD: UCG.MDD - notizie) , in particolare, dopo un avvio a quota 2,78 euro e un minimo a 2,74 euro, ora quota a 2,87 euro e scende dell'1,58% coi diritti legati all'aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro anch'essi in calo del 2,24% a 1,662 euro. Il sell-off (-30% da inizio anno) sul titolo per gli analisti di Equita è legato a fattori tecnici, che non potranno che correggersi una volta completata la ricapitalizzazione. Tanto che la sim oggi ha aumento il peso dell'azione Unicredit nel suo portafoglio principale di 600 bps.
Ai prezzi attuali il titolo vale 0,4 volte il tangible book 2012. "Stimiamo che i diritti in vendita potrebbero essere compresi in un range tra 840 milioni e 1,2 miliardi e quindi, in base agli scambi sui diritti (867 milioni, ndr) stimiamo una percentuale di completamento che va dal 100% al 70%", si legge nella nota della sim che ha anche promosso il titolo da hold a buy e rivisto il target price a 4,7 euro per tener conto dello stacco dei diritti.
Per Equita una parte rilevante della pressione in vendita è alle spalle e quindi ha senso iniziare ad accumulare il titolo. "Abbiamo quindi deciso di aumentare il peso di 600 bps, di cui 200 bps oggi e 100 bps al giorno fino a fine settimana, quando termina la trattazione dei diritti", precisano gli analisti della sim secondo i quali la recente reazione negativa del titolo ha portato il PTE a un livello (0,4 volte) che è troppo penalizzante rispetto alle altre banche europee tenuto conto che, dopo l'aumento di capitale, il Core (Berlino: LJ1.BE - notizie) tier1 è prossimo al 10%, il leverage è sceso a 22 volte e che la Bce ha ridotto il rischio refinancing.
La liquidità fornita dalla Bce rende la previsione della sim di un net interest income flat nel 2012 troppo prudenziale e compensa il rischio di dover rivedere al rialzo la stima di LLPs, ovvero accantonamenti per perdite su crediti, (attualmente 100 bps o 5,8 miliardi di euro) a causa della recessione. "Ci aspettiamo poi un miglioramento della redditività 2013 del +15% grazie all'aumento dello spread e al contenimento dei costi. Il 2012 sarà piatto a causa dell'impatto della recessione su ricavi e LLPs, 100 bps".
In conclusione, Unicredit è oggi un titolo fortemente sottopesato nei portafogli istituzionali, ma due fattori che giustificavano ampiamente questa posizione sono venuti meno, ovvero il rischio aumento di capitale e l'aumento del costo del funding.