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25/01/2012 12:14
Ifo pretesto per prese di profitto. Attese novità da Fomc
IG Markets
Prevediamo un'apertura contrastata per gli indici statunitensi questa mattina, dopo i conti di Apple di ieri sera e in scia con l'andamento negativo delle borse europee. Il future sul Dow Jones Industrial Average cede 28 punti a 12.598, mentre quello sull'S&P 500 arretra di 2,9 punti a 1.308,5. Positivo invece quello sul Nasdaq 100 (+12,5 punti a 2.450 grazie soprattutto ad Apple). In Europa il Ftse 100 di Londra segna un -0,6%, mentre il Dax di Francoforte perde lo 0,43% e il Cac di Parigi l'1%. I listini dopo un'apertura positiva in scia ai conti di gran lunga superiori alle attese di Apple hanno virato in negativo in seguito ai dati sull'Ifo tedesco di gennaio. Il sentiment sul mercato non si è deteriorato e gli operatori continuano a prendere profitto. Molti trader invece attendono una correzione significativa per poter entrare sul mercato. Per questa sera intanto cresce l'attesa per il meeting di politica monetaria del Fomc. Non riteniamo che ci siamo novità di rilievo, fatta eccezione per le modalità di comunicazione delle aspettative sui tassi dei Fed Funds nel medio termine. In ogni caso visto il sensibile miglioramento in atto dell'economia statunitense e il rallentamento dei prezzi al consumo, la Federal Reserve potrà rivelare che i tassi rimarranno a questo livello (0-0,25%) per un periodo relativamente lungo. Italia: Ftse Mib prese di profitto A Piazza Affari il Ftse Mib cede l'1,2%, dopo aver rotto temporaneamente al rialzo il livello dei 16.000 punti. Segnaliamo il buono spunto di Unicredit (+1,4%), dopo che la banca ha comunicato di riacquistare bond ibridi sul mercato secondario, in ottica di ottimizzazione del Tier 1. Deciso rialzo per Luxottica (+4,55%) dopo i conti migliori delle attese. Ancora in rosso Telecom (-2,55%) dopo le voci sul taglio al dividendo. , Valute: euro in calo contro dollaro, yen continua a indebolirsi Tra le valute, continua a mostrarsi un'area importante quella intorno all'1,30 per il cambio euro/usd. Questa mattina il cross ha aperto in area 1,3030 e dopo il dato Ifo è tornato sotto la soglia di 1,30, trovando supporto temporaneo a 1,2975. Discorso diverso per i cambi contro lo yen. Sia il dollaro che la moneta unica infatti mantengono una certa forza, dopo il dato sulla bilancia commerciale nipponica del 2011 pubblicato nella notte. Il cross euro/yen riduce lievemente i guadagni a 101,40, dopo aver testato la resistenza collocata a 101,80 nei primi scambi in Europa, mentre il cambio dollaro/yen è salito a 78,20 e si accinge al test della resistenza collocata a 78,30. Si indebolisce invece la corsa della sterlina dopo i dati deludenti sul Pil britannico del 4° trimestre, che ha mostrato una flessione dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (0,1% le attese, +0,8% sull'intero anno). Ormai tutti i dati macro mostrano che l'economia inglese è in deciso rallentamento e sorprende che nelle minute dell'ultimo meeting della Banca centrale britannica (BoE) ci sia stata una decisione unanime sul mantenimento invariato dei tassi di riferimento e del quantitative easing. Ci attendiamo che un'apertura a una politica più accomodante ci possa essere già a partire da febbraio. Macro: Ifo conferma debolezza situazione corrente Sul fronte macro, l'ifo di gennaio ha mostrato un rialzo superiore alle attese a 108,3 punti dai 107,3 di dicembre. Si tratta del valore più alto da agosto 2011. Da una lettura approfondita del dato si evince che è migliorata solo la componente delle aspettative (passata a 100,9 punti dai 98,6 precedenti), mentre quella sulla situazione corrente ha registrato un lieve calo a 116,3 punti dai 116,7 del mese scorso. Riteniamo che il dato non sia stato sorprendente e abbia sostanzialmente confermato che lo scenario attuale rimane particolarmente debole, come hanno confermato anche le stime del Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale nei giorni scorsi. Le imprese tedesche in questo momento ritengono che la depressione in Europa possa pregiudicare le esportazioni e che un ritorno alla crescita ci sarà solo nella seconda metà del 2012. Nella notte in Giappone la bilancia commerciale nel 2011 ha registrato un deficit pari a circa 25 miliardi di euro, a causa di un aumento delle importazioni e di un calo delle esportazioni. Sull'import hanno pesato principalmente gli acquisti di energetici (petrolio e gas naturale), mentre sull'export ha inciso la componente auto e quella dei semiconduttori, a causa anche dello tsunami dello scorso marzo. Per oggi focus sui dati del mercato immobiliare Usa. , Titoli di Stato: asta tedesca in linea con le attese Sul fronte governativo, buona domanda per l'asta tedesca sul comparto a 30 anni questa mattina. Il rendimento si è attestato al 2,62%, ai minimi dall'introduzione dell'euro. Stasera il Tesoro Usa collocherà T-note a 5 anni per 35 miliardi di dollari. Commodity: deboli oro e petrolio Tra le commodity, in calo l'oro nonostante l'andamento negativo dei listini azionari. Il cfd con scadenza a febbraio cede lo 0,7% a 1.655,6 dollari/oncia. Scende anche il petrolio, con il cfd sul Light Crude con scandenza a marzo a 98,33 dollari/barile (-0,9%). Oggi attesi i dati settimanali sulle scorte di greggio in Usa. Vincenzo Longo, Market Strategist of IG Markets Italy Fonte: News Trend-online