La crisi è finita, diceva Silvio e anche Monti ora dice che il peggio è passato.
Salta la seconda compagnia aerea: mito ungherese Malev non volerà più
New York - Dopo Spanair, un’altra società aerea europea "resta a terra", soffocata dai debiti. Si tratta della compagnia di bandiera ungherese Malev che, dopo 66 anni di attività, da questa mattina alle 6 ha definitivamente chiuso i battenti per la perdita improvvisa di liquidità. Ad annunciarlo è la stessa società sul suo sito web. "Purtroppo - scrive l'amministratore delegato Limburger Lorant - abbiamo fatto del nostro meglio per evitare questo esito. Negli ultimi giorni c'era ancora la speranza di una ripresa e la fiducia dei passeggeri era intatta. Purtroppo, i nostri fornitori hanno chiesto il pagamento anticipato dei servizi forniti e questo ha svuotato del tutto le casse della società".
Il gruppo ungherese ha circa 2.600 dipendenti e i suoi velivoli trasportavano 3 milioni di passeggeri all'anno, ma registrava debiti superiori ai 60 miliardi di fiorini (200 milioni di euro). La situazione si era aggravata con la recente richiesta arrivata dalla Commissione europea di ripagare le sovvenzioni statali, ricevute nel periodo 2007-2010, per all'incirca altri 200 milioni di euro.
Malev era stata privatizzata da una compagnia russa, fallita successivamente, e lo stato ungherese, per salvarla, aveva dovuto riacquistarla nel 2009 con un esborso notevole di fondi. La compagnia di bandiera è stata mantenuta in vita con una serie di aumenti di capitale da parte dello stato ungherese, operazione giudicata ora illegale dalla Commissione Ue.