Idee e grafici. - Cap. 1 (8 lettori)

Stato
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Embolo

Nuovo forumer
Ciao a tutti,vado a fare testa o croce...............
Meno male che abbiamo chiuso alle 17.40, altrimenti avrei perso anche la moneta da un euro!!!!
Una volta erano i famosi 100 lire per testa o croce!!!!!!!!!!!!!!!!
;):ciao:
 

dondiego49

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09/02/2012 18:03
Il Vaticano ritira i suoi soldi dalle banche italiane
Rossana Prezioso
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Lo Ior, la banca del Vaticano, ha tolto dalle banche italiane tutti i suoi depositi. La decisione presa in seguito a quella della Banca d'Italia che ha considerato l'istituto per le opere di Religione, alla stessa stregua di una banca extra comunitaria. All'Italia, è stata preferita la Germania, patria del Sommo Pontefice (attualmente suo unico azionista) e giudicata, in seguito alla superiore potenzialità di crescita, come zona di migliori investimenti e maggiore stabilità finanziaria.In realtà l'operazione ha avuto inizio l'anno scorso, ma solo adesso ne è stata data notizia, in seguito al controllo dei rapporti finanziari da parte della procura di Roma in seno alle attività, presunte di riciclaggio avviate dalla banca vaticana. Il tutto partito dal sequestro di 23 milioni di euro "sospetti". A perdere il prestigioso cliente sono stati ben nove istituti di credito tra cui Unicredit e Intesa Sanpaolo. Immediata la replica della Santa Sede che ha voluto precisare che lo Ior non è una banca ma una Fondazione di diritto sia civile che canonico regolata da un proprio statuto La prova? Il fatto che non emette prestiti. Forse un po' poco per giustificare una mossa un po' "strana", soprattutto in un momento di grave carenza di liquidità da parte delle banche, sempre più costrette a rifiutare mutui per carenza di garanzia, come una recente indagine della stessa Banca d'Italia ha reso noto in una sua indagine conoscitiva. La particolarità di questo istituto di credito ordinario (infatti è giuridicamente riconosciuto come tale e non come Fondazione di diritto), creato nel 1941, è quella di non avere sportelli e bilanci molto discreti: sono infatti noti solo al Papa e a tre cardinali. Il che in tempi di necessarie trasparenze antiusura e antievasione suonano ancora molto "antiquate". Per questo motivo più di una volta lo Ior è stato coinvolto, a vari livelli, in scandali di natura economica. , Nonostante questo ancora i dirigenti dell'Istituto si rifiutano di cambiare le disposizioni interne e di aprire i propri bilanci anche agli ispettori in fase di indagine. Delle due l'una: o è una banca extra comunitaria (quindi controllabile) o non lo è (quindi non deve amministrare capitali, né avere un'organizzazione mondiale di banche controllate). Tertium non datur Fonte: News Trend-online
 

dondiego49

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09/02/2012 18:09
Domani a Piazza Affari: necessario un nuovo allungo subito
Alberto Susic
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Tornano gli acquisti sulle Borse europee che dopo la chiusura incerta di ieri hanno ripreso la via dei guadagni quest'oggi, pur accontentandosi di un rialzo più contenuto di quello segnato nell'intraday, frenate dall'incertezza di Wall Street. Il Ftse100 è salito dello 0,33%, mentre sono riusciti a fare un po' meglio il Cac40 e il Dax30 che si sono apprezzati rispettivamente dello 0,43% e dello 0,59%. non è riuscita a sintonizzarsi con l'andamento delle altre Borse europee Piazza Affari che dopo essere stata l'unica ieri a chiudere in positivo, quest'oggi non è stata capace di proseguire lungo la via dei guadagni. Il Ftse Mib si è fermato a 16.653 punti, con un frazionale calo dello 0,09%, dopo aver toccato un massimo a 16.848 e un minimo a 16.554 punti. L'indice ha aggiornato, anche se di poco, il top della vigilia, ma è stato respinto dall'area dei 16.850 punti, riportandosi a ridosso dei 16.650 in chiusura di sessione. Proprio in area 16.850 si è disegnato un potenziale doppio massimo che, se confermato, potrebbe favorire un ritorno più corposo delle vendite nel breve. Segnali in questa direzione arriveranno dal mancato superamento di area 16.850 e da discese sotto i 16.500 punti. La perdita di questo livello aprirà le porte a ripiegamenti in direzione dei 16.250, con successivo passaggio verso i 16.150 prima e i 16.000 nella peggiore delle ipotesi. Il raggiungimento di quest'ultimo supporto dovrebbe essere accompagnato da un ritorno in campo dei ribassisti, ma in assenza di ciò saranno da mettere in conto flessioni in direzione dei 15.850 e dei 15.700. Segnali di forza arriveranno con la tenuta di area 16.500 e con il constestuale superamento dei 16.850 che andrà a negare il doppio massimo disegnatosi in quest'area. Sopra di essa ci sarà spazio per un approdo in area 17.000/17.050, corrispondente ai massimi di fine ottobre, dove in prima battuta non è da escludere un ritorno delle vendite. Se l'indice riuscirà ad andare anche oltre i 17.000/17.050, allora potrà ambire al raggiungimento del target successivo dei 17.500, prima di pensare ad un'estensione rialzista verso i 18.000 punti. , Per l'ultima seduta della settimana, sul fronte macro Usa si segnala il dato sulla bilancia commerciale che in riferimento al mese di dicembre dovrebbe restituire un saldo negativo di 48,5 miliardi di dollari, in peggioramento rispetto al rosso di 47,75 miliardi registrato a novembre. Per il dato preliminare della fiducia Michigan di febbraio si prevede una lettura a 74 punti, in frenata rispetto ai 75 della rilevazione precedente. Per domani si segnala inoltre un discorso di Sandra Pianalto, presidente della Fed di Cleveland, e a prendere la parola sarà anche Ben Bernanke, presidente della Fed, che parlerà del mercato immobiliare. In Europa si guarderà alla Germania dove sarà diffuso il dato definitivo dell'inflazione di gennaio, vista in calo dello 0,4%, in linea con l'indicazione preliminare e in flessione rispetto al rialzo dello 0,7% di dicembre. In Francia si conoscerà la produzione industriale di dicembre, attesa in contrazione dello 0,9% dal +1,1% precedente, mentre per l'Italia le stime parlano di un ribasso dello 0,5% dalla crescita dello 0,3% di novembre. A Piazza Affari saranno da seguire i titoli del settore petrolifero dopo che i prezzi dell'oro nero si sono spinti a ridosso dei 100 dollari al barile. Diversi i titoli a piccola e media capitalizzazione che presenteranno i conti degli ultimi tre mesi del 2011 e dell'intero anno. Si tratta di Damiani, Indesit e Reno De Medici. Fonte: News Trend-online
 

dondiego49

Forumer storico
News

09/02/2012 18:26
Borse: i bancari frenano
Giancarlo Marcotti
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Partenza a razzo per il nostro Ftse Mib (-0,09%) che dopo pochissimi minuti dall'inizio delle contrattazioni è arrivato a toccare quota 16.848,25 punti, resterà però il massimo di giornata, in quanto da quel livello è cominciata una discesa di circa 300 punti. I buoni dati macro, comunicati prima dell'apertura di Wall Street, facevano tornare il nostro indice principale in guadagno, ma un successivo ritracciamento degli indici a stelle e strisce riportava il Ftse Mib, al fixing, poco sotto la parità. I dati sull'occupazione si sono dimostrati, infatti, particolarmente brillanti, le prime richieste di sussidi sono ulteriormente diminuite fermandosi a quota 358.000 (meno delle attese 370.000) ed anche quelle continuative (3,515 milioni) sono risultate migliori del consenso (3,525 milioni). Nonostante le buone nuove, però, Wall Street, come ormai usualmente accade negli ultimi tempi, inizialmente ha preso la strada del ribasso, facendo sgonfiare anche i listini europei che però sono rimasti in territorio positivo. A pesare in particolare il comparto bancario che ha subito, soprattutto in alcuni casi, pesanti storni che possono anche essere denominate "prese di profitto", ma rimangono un campanello d'allarme. Banca MPS (-5,12%) è risultata la peggiore di giornata, ma non è andata molto meglio a Banco Popolare (-3,41%) e Banca Popolare di Milano (-3,26%). In negativo anche le due Big, Intesa (-1,19%) e Unicredit (-0,98%). Hanno mantenuto buoni rialzi Ubi Banca (+0,92%) e Banca Popolare Emilia Romagna (+1,96%). Ma oggi è stata la giornata soprattutto della galassia Agnelli, nonostante infatti la chiusura non sia avvenuta proprio sui massimi di giornata i rialzi sono rimasti "corposi", Fiat (+2,90%), Fiat Ind. (+2,43%) ed Exor (+1,78%). , Dopo due storni consecutivi rimbalza Salvatore Ferragamo (+2,89%) e conferma il buon recupero con il terzo rialzo di fila Tenaris (+1,97%) tornato sopra una quota particolarmente interessante, quella dei 15 euro. Ma occorre sottolineare soprattutto l'ennesimo rialzo di Lottomatica (+1,56%) che da un mese esatto sta avendo un andamento rialzista da manuale. Guardando invece la parte bassa della classifica non si può non rimarcare l'immediato storno di Ansaldo (-4,38%) che si rimangia con gli interessi tutto il guadagno della vigilia. Nuove prese di beneficio su Diasorin (-3,02%) ed analogo calo per Mediaset (-2,99%). Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro Fonte: News Trend-online
 

PAOLONE

Forumer storico
Buondi'.

Secondo me' il mercato e' molto positivo , e proprio per questo invece penso che mollino. 500-600 punti , non dico 2000, ma qualcosina mollano , per ripartire a rialzo piu' forti di prima.
Poi la prossima settimana i market han bisogno di far scadere le opzioni tra 16185 e 16895 , (in base ad un mio conteggio) e dunque uno stornino per rifiatare , ci sta' proprio bene da questi livelli , e se in questi 2 giorni lo fanno , io lunedi' sera mi compro 4 call 16000 febbraio da portare alla scadenza di venerdi.
:ciao:
 
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