Idee e grafici. - Cap. 1 (4 lettori)

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dondiego49

Forumer storico
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15/02/2012 16:51
Mills: 5 anni a Berlusconi. Le conseguenze sul titolo
Rossana Prezioso


Chiesti 5 anni per Silvio Berlusconi nell'ambito del processo Mills. Primo riflesso sulle Borse, con il titolo Mediaset che sui blocca a 2,39 euro con una flessione dell'1, 16%. Due fattori da considerare: Hsbc che stamattina ha alzato il target price da 2,10 a 2,50 euro (rating underweight stabile) e il taglio di i Deutsche Bank da buy a hold. Prezzo in calo (da 3,6 a 2,9 euro) con previsioni al ribasso. Non buone le stime degli esperti che prevedono un ulteriore ribasso dovuto a un potenziale downside connesso al piano di taglio costi. Purtroppo la fase di sottoperformance è solo all'inizio e il blocco del movimento, con conseguente stagnazione del titolo non è da escludere. Anche perché in questo caso l'unica cosa da aspettarsi è la mancanza di un obiettivo che possa far nascere interesse negli investitori. Il settore televisivo d'altra parte non attraverso certo la sua fase migliore a causa per lo più di una crescita del mercato pubblicitario e delle nuove tecnologie. Nessuna riipresa nemmeno in zone estere: la stessa Deutsche Bank ha portato il rating di Mediaset Espana da buy a sell, (target price da 5,8 a 4,2 euro), insieme a Hsbc che ha rivisto il suo giudizio da neutral a underweight, (prezzo confermato a 4,60 euro). Sul piano giudiziario, basti dire che adesso il magnate della comunicazione si troverà a dover affrontare tutti i giudizi a lungo rimandati sul suo operato, pubblico o privato che fosse. A prescindere dalle effettive colpe o meno dell'imputato, purtroppo, resta da osservare che l'unico problema realmente serio da affrontare sarà il potenziale deperimento, se non addirittura il crollo, del suo impero. E come al solito a rimetterci potrebbero essere piccoli azionisti e dipendenti. Fonte: News Trend-online
 
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dondiego49

Forumer storico
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15/02/2012 17:04
Mps. addio al 15% dello storico banco di credito
Rossana Prezioso



15 febbraio doveva essere e 15 febbraio è stato. Un numero ricorrente nella ristrutturazione del debito di Mps, la banca più antica del mondo, che è stata costretta a cedere il 15%. Le banche alle quali il presidente della fondazione Gabriello Mancini si era rivolto a dicembre per un finanziamento da girare ai creditori, non avevano accettato ulteriori margini di trattative e da qui la necessità della storica decisione. Purtroppo, la solidità dell'istituto, baluardo in ogni periodo di crisi, non sembra essere così tanto inattaccabile, tanto da far temere non solo una sua nazionalizzazione, anche solo parziale, ma addirittura la messa in ginocchio di gran parte dell'economia senese, sempre generosamente finanziata, nelle sue iniziative, dall'istituto ultra secolare. Si, perché il debito accumulato arriva a sfiorare i 43 miliardi di dollari con un portafoglio composto, tra l'altro di 300 milioni di dollari in titoli spagnoli (200 milioni) e portoghesi (100 milioni). E la Fondazione non si trova in acque migliori: 1 miliardo di debito. Ma stavolta si parla di euro. Le proiezioni della European Banking Authority (Eba) fanno intuire la necessità di un capitale di 3,3 miliardi di euro per riuscire a pianificare le prime necessità. Da parte sua la Fondazione ha intenzione di cedere come detto il 15% della quota dell'Istituto ma senza perdere il diritto di veto in assemblea, per questo motivo è in bilancio il controllo del 33,5% delle azioni. Fonte: News Trend-online
 

starman45

non affrettare il viaggio
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15/02/2012 16:51
Mills: 5 anni a Berlusconi. Le conseguenze sul titolo
Rossana Prezioso


Chiesti 5 anni per Silvio Berlusconi nell'ambito del processo Mills. Primo riflesso sulle Borse, con il titolo Mediaset che sui blocca a 2,39 euro con una flessione dell'1, 16%. Due fattori da considerare: Hsbc che stamattina ha alzato il target price da 2,10 a 2,50 euro (rating underweight stabile) e il taglio di i Deutsche Bank da buy a hold. Prezzo in calo (da 3,6 a 2,9 euro) con previsioni al ribasso. Non buone le stime degli esperti che prevedono un ulteriore ribasso dovuto a un potenziale downside connesso al piano di taglio costi. Purtroppo la fase di sottoperformance è solo all'inizio e il blocco del movimento, con conseguente stagnazione del titolo non è da escludere. Anche perché in questo caso l'unica cosa da aspettarsi è la mancanza di un obiettivo che possa far nascere interesse negli investitori. Il settore televisivo d'altra parte non attraverso certo la sua fase migliore a causa per lo più di una crescita del mercato pubblicitario e delle nuove tecnologie. Nessuna riipresa nemmeno in zone estere: la stessa Deutsche Bank ha portato il rating di Mediaset Espana da buy a sell, (target price da 5,8 a 4,2 euro), insieme a Hsbc che ha rivisto il suo giudizio da neutral a underweight, (prezzo confermato a 4,60 euro). Sul piano giudiziario, basti dire che adesso il magnate della comunicazione si troverà a dover affrontare tutti i giudizi a lungo rimandati sul suo operato, pubblico o privato che fosse. A prescindere dalle effettive colpe o meno dell'imputato, purtroppo, resta da osservare che l'unico problema realmente serio da affrontare sarà il potenziale deperimento, se non addirittura il crollo, del suo impero. E come al solito a rimetterci potrebbero essere piccoli azionisti e dipendenti. Fonte: News Trend-online

Qualche giorno fa avevo dato un'occhiata al titolo.
Mediaset sta soffrendo l'area 2,58, dopo un buon impulso rialzista.
Comunque, secondo me, è necessario arrivare a quota 3 euro per valutare l'effettiva direzionalità del titolo.
 
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