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01/03/2012 18:26
Piazza Affari sorretta da Mario Draghi
Giancarlo Marcotti
La siringa da cavallo utilizzata da Mario Draghi per iniettare liquidità nelle Banche che ne avevano l'assoluta necessità, ha avuto lo stesso effetto di una maschera ad ossigeno applicata ad una persona che ha perso i sensi a causa del monossido di carbonio. In pratica è equivalente a riportarlo in vita. E le Borse hanno festeggiato a loro modo, per il mercato non importa come le Banche utilizzeranno il denaro che è loro entrato, anzi, se non verrà intermediato tanto meglio, l'importante è risolvere i problemi impellenti di capitalizzazione che le stavano asfissiando. Così si giustificano i rialzi da capogiro che tutti gli Istituti bancari hanno avuto oggi, non importa se si vanno a coprire i debiti con altri debiti, non importa se per ottenere questi fondi si andava ad elemosinare qua e là qualsiasi cosa da poter portare in garanzia, tutti questi sono problemi che saranno procrastinati, per ora bisogna festeggiare la sopravvivenza. Così Piazza Affari surclassa tutti i listini mondiali, i 116 miliardi arrivati nelle casse delle Banche italiane non sono però passati inosservati alla Bundesbank, e nientemeno che il Presidente Weidmann ha affidato alle colonne del prestigioso Frankfurter Allgemeine Zeitung una aspra critica al comportamento del nostro Presidente della Bce, reo di utilizzare l'Istituto che presiede al di fuori delle regole che erano state imposte. Insomma chi ha ragione? A nostro avviso, come spesso accade, la verità sta nel mezzo, non si può essere rigidi, ma ora i cordoni della borsa sono più che allentati, praticamente in due tranches sono stati iniettati nelle banche europee oltre 1.000 miliardi di euro che, per capirci, sono circa due milioni di miliardi di vecchie lire, insomma non proprio una cifra da ridere. , Il nostro Ftse Mib (+2,92%) supera così quota 16.800, al di là delle performance del comparto bancario occorre sottolineare il boom di Fiat (+4,88%) dopo gli eccellenti dati di Chrysler, ci verrebbe da chiosare: ora è chiaro a tutti perché quell'operazione è stata così tanto voluta da Marchionne! Torna a respirare anche Generali (+4,14%) che forse termina con la seduta odierna un'apnea che durava da inizio anno, continua a salire Prysmian (+4,01%) che termina sul massimo di giornata, così come Enel (+3,25%), Azimut (+3,14%) e Buzzi Unicem (+3,12%). In questo contesto non sono però mancate alcune frecce rosse, in particolare le vendite hanno colpito A2A (-3,18%) dopo che gli svizzeri di Alpiq hanno annunciato la loro uscita. Prese di beneficio per Luxottica (-0,81%), Giù anche Ansaldo (-0,53%) ed Stm (-0,45%). Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro. Fonte: News
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