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13/03/2012 15:30
Crisi da stress post traumatico
Rossana Prezioso
Negli Stati Uniti il livello dei licenziamenti si è notevolmente calmato, con una particolare coincidenza che riguarda l'aumento della vendita di automobili. Una coincidenza, appunto proprio perchè ricorda lo stato dell'economia Usa pre-crisi. Intanto, però, gli investitori sono ancora assenti. Impauriti? Può darsi, in fondo adesso va molto di moda la cosiddetta psicologia di mercato. In altre parole sono i trader a produrre il mercato o viceversa? Domanda più che legittima visto che se le premesse sono le stesse di un livello precrisi ci si aspetta che gli investotori ritornino. Ma non è cosìdunque qual'è la sola differenza tra allora e oggi? Una sola che oggi si sa come è andata a finire. In pratica è lo stesso procedimento dei film horror, proprio quando tutto sta andando per il meglio, arriva il mostro. E il mostro nel caso in questione sarebbe un nuovo scandalo Lehman Brother. Interessante un ramo preciso della psicologia dei mercati, cioè la finanza comportamentale. In pratica l'influsso delle parole sul comportamento degli investitori. Un esempio? I retail nel panico alla sola espressione crisis retail. Deducibile una teoria non azzardata: essendo in tempi di crisi, non sarà mica a causa delle continue argomentazioni (spread, differenziale, default, swap et similia) che gli investitori esitano? E se invece gli argomenti fossero un pochino più invitanti al rischio? L'azzardo a volte è la base dello scambio finanziario, d'accordo, ma un minimo di contemplazione e logica ci deve pir essere e pare proprio che questa logica venga chiamata in causa grazie (o a causa) proprio dei continui riferimenti a elementi di crisi. Inconscio allora l'accostamento fra gli avvenimenti del 2008 e la paura che si possano ripetere, affiancati anche alla sensazione di esere una sorta di "survivor", sopravvissuti che fortunatamente non hanno perso il posto o rocambolescamente hanno saputo rimettersi in gioco e ritagliarsi (a fatica) un ruolo nuovo in una realtà più instabile e indomabile. Meglio, allora, lasciare stare il cane che dorme. Alla fine anche allora tutti cantavano vittoria e il giorno dopo venne la crisi. Fonte: News
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