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15/03/2012 09:39
Smith si dimette: alla Goldman ci sono i muppet
Rossana Prezioso
Dopo 12 anni di "onorato servizio" Greg Smith dirigente della divisione derivati Europa, Africa e Medio Oriente di Goldman Sachs, abbandona la carica e denuncia un ambiente avvelenato e letteralmente distruttivo. Le ragioni che lo hanno spinto a questo gesto clamoroso le spiega lui stesso in un editoriale del New York Times, specificando che il più grande, forse, istituto di investimenti al mondo, ha perso ogni valore etico e ogni misura morale. Per quale motivo? Le accuse sono agghiaccianti. Secondo il dirigente ormai i clienti sono ridotti a burattini, piccoli buffoni buoni solo per essere ingannati. Chiamati in gergo "muppets" ora sono vittime, stando a quanto scrive lui stesso, dei continui raggiri della banca. Una leadership che si conquista non a suon di idee ma di semplice produttività ottenuta in qualsiasi modo, i mezzi evidentemente non contano. Il lavoro di squadra e l'interesse dei clienti intesi ancora prima come cittadini è stato sostituito dall'arrivismo allo stato puro. Secondo Smith è arrivata l'ora che i vertici si accorgano della cosa e si disfino di persone in "bancarotta morale" indipendentemente dalla quantità di soldi che portano in cassa. Naturlamente è arrivata l'immediata smentita di Goldman Sachs che fa replicato alle accuse dicendo che il successo dell'istituto è direttamente proporzionale a quello dei propri clienti. Fonte: News
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